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Vetri, ceramiche e poesia: Tristano di Robilant al Museo della Ceramica di Mondovì

Sarà visibile sino all’8 gennaio 2023 al Museo della Ceramica di Mondovì Galassie peculiari, personale di Tristano di Robilant (Londra, 1964), con opere in vetro e ceramica accostate ad alcuni componimenti poetici dell’artista.

Tristano di Robilant
Soldato Innamorato, 2022
Vetro soffiato, Ph. Francesco Barasciutti
Courtesy: l’artista

Il percorso di mostra, a cura di Jean Blanchaert con il coordinamento di Irina Eschenazi, presenta una trentina di opere, di cui almeno la metà create espressamente per la mostra, a cui si aggiungono otto poesie scritte dall’artista e scelte per questo contesto. Dopo aver lavorato con materiali diversi – dal bronzo all’alluminio alla ceramica – nel 2005 Tristano di Robilant inizia a concentrarsi sulla produzione di opere in vetro, collaborando in modo continuativo col maestro vetraio Andrea Zilio, alla fornace Anfora di Murano.

Tristano di Robilant
Illustri inganni, 2022
Vetro soffiato Ph. Francesco Barasciutti
Courtesy: l’artista

Le sue sculture in vetro trasparente mettono in equilibrio forme geometriche, luce e colore. In tutte le sue creazioni si ritrovano forme primitive non antropomorfe che conferiscono linearità, semplicità e arcaicità alla materia lavorata: forme irregolari e apparentemente casuali, sorprendenti e affascinanti, sono spesso abbinate a titoli enigmatici che l’artista, poeta, prende in prestito da un vasto archivio di influenze letterarie, filosofiche e storiche.

Tristano di Robilant
Foto gruppo di Giochi di Sole, 2022
Ceramica smaltata, Ph. Francesco Barasciutti
Courtesy: l’artista


Cresciuto tra l’Italia e l’Inghilterra, Tristano di Robilant vive e lavora a Ripabianca (Perugia), paese umbro con una ricca tradizione nella produzione e nella lavorazione della terracotta.

Veduta dell’installazione. ph. Andreina D’Agliano

Ma la sua relazione artistica con la maiolica ha origini lontane e più profonde, che lo vedono realizzare le prime opere ceramiche alla Bottega Gatti di Faenza ormai più di 25 anni fa ed esporre con maestri come Giacinto Cerone.

Tristano di Robilant
Foto gruppo di Al di la’ dell’Acqua, 2022
Ceramica smaltata
, Ph. Francesco Barasciutti
Courtesy: l’artista


Nello spirito multidisciplinare del Museo della Ceramica di Mondovì, la mostra Galassie peculiari si completa con una selezione di poesie in lingua inglese scritte dallo stesso di Robilant e qui in dialogo tanto con le opere esposte quanto con la collezione permanente.

Tra le missioni del Museo della Ceramica di Mondovì, da anni, diretto da Christiana Fissore, vi è quello di accogliere artisti contemporanei attivi sulla scena nazionale e internazionale,  intenti a sperimentare la materia ceramica anche in relazione ad altre arti applicate.

Tristano di Robilant
Amber Chamber, 2022
Vetro soffiato, Ph. Francesco Barasciutti
Courtesy: l’artista

Il Museo della Ceramica Vecchia Mondovì, voluto da Marco Levi che ne è stato ideatore e fondatore, è gestito dalla Fondazione Museo della Ceramica Vecchia Mondovì, presieduta da Andreina d’Agliano. Le due istituzioni procedono di concerto costruendo un ponte fra passato e futuro, come evidenziato anche da questa mostra che, idealmente, collega il Museo della Ceramica di Mondovì al Museo dei Vetri e Cristalli di Chiusa di Pesio (Cuneo), dove sono esposti importanti manufatti della Regia Fabbrica di Vetri e Cristalli, trasferitavi da Torino nel 1759 da Carlo Emanuele III di Savoia.

Tristano di Robilant Oscure Tradizioni-Cose Lontane, 2022
Terracotta ingobbiata terracotta ingobbiata con pittura a freddo.
Ph. Francesco Barasciutti
Courtesy: l’artista

L’iniziativa è realizzata con il contributo della Fondazione CRC.

Tristano di Robilant Nato a Londra nel 1964, è cresciuto tra l’Italia e l’Inghilterra. Si è Laureato presso la University of California Santa Cruz, dove ha seguito le lezioni del critico e storico dell’architettura Reyner Banham (1922-1988), subendone l’influsso. La sua prima mostra personale si è tenuta alla Holly Solomon Gallery di New York. In seguito, ha collaborato con il gallerista e curatore Lance Fung alla serie di sculture Domestic Temples, oggi parte della Sol Lewitt collection. Le sue opere sono state esposte in numerose occasioni sia in Europa che negli Stati Uniti: si ricordano le mostre personali alla galleria Annina Nosei e a The National Exemplar Gallery di New York, alla Galleria Bonomo di Roma e Bari, e alle gallerie Faggionato e Tristan Hoare di Londra. Nel 2016 è stato invitato in California per una mostra personale al Museum of Contemporary Art San Diego. Sempre nel 2016 ha presentato un’installazione permanente nel Parco dell’Infanzia ad Origgio, accanto a opere di Louise Bourgeois e Giovanni Rizzoli. Nel 2018 ha esposto un gruppo di fotografie inedite scattate alla fine degli anni Settanta nella mostra Gioventù al Museo della Fotografia e Informazione di Senigallia, a cura di Nicola Brandt ed Elisa Scharr. Nel 2019 ha esposto insieme ad Andrew Huston alla Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery di Venezia, in occasione della mostra bipersonale VENICE WORKS

Tristano di Robilant. Ph. Andreina d’Agliano

Opere di Tristano di Robilant si trovano in varie collezioni sia pubbliche che private, tra cui le collezioni del MAXXI di Roma e del Museo del Vetro di Murano, del Museum of Contemporary Art di San Diego e della Albright Knox Art Gallery Buffalo di New York, e nel parco del Wormsley Estate vicino a Oxford.

Attualmente vive e lavora tra Roma e Ripabianca.

PER INFO

Museo della Ceramica di Mondovi

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.

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