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Greta Pllana vince il Videoinsight® Prize 2022

Greta Pllana vince il Videoinsight® Prize 2022 dedicato ai temi del “Love Bombing” e del “Gaslighting”, l’amore manipolatore e il narcisismo patologico, tema della mostra al Centro Videoinsight® di Torino

Rebecca Russo e Greta Pllana

Sarà visibile sino al 2 febbraio 2023 la mostra “Love Bombing. Gaslighting”, promossa e realizzata dalla Fondazione Videoinsight® in occasione della 29esima Edizione di Artissima presso il Centro Videoinsight® di Torino, spazio per l’Arte legato alle attività della Fondazione, fondato nel 2010.

La mostra costituisce l’atto conclusivo di una open call, lanciata nel gennaio del 2022, rivolta ad artisti nazionali e internazionali, chiamati a confrontarsi sul tema dell’amore manipolativo e del narcisismo patologico con ampia libertà di media ed esecuzione, su proposta della Presidente della Fondazione Videoinsight® Rebecca Russo, psicoterapeuta, ricercatrice scientifica, filantropa, collezionista d’arte.

Alla call hanno risposto 112 artisti europei: in mostra sono esposte le 44 opere finaliste che hanno concorso per il Videoinsight® Prize 2022, giunto alla sua 11° edizione; il premio, proprio da quest’anno, considerati il successo e la proficua collaborazione dei partecipanti all’iniziativa, manterrà la formula della chiamata pubblica e successiva selezione da parte del comitato scientifico della Fondazione. Tutte le opere – sculture, pitture, installazioni neon, video – sono pubblicate nel catalogo realizzato per la mostra; l’opera vincitrice, proclamata la sera dell’inaugurazione, è destinata ad entrare per acquisizione nella Collezione Videoinsight®, raccolta di Opere d’Arte Contemporanea che persegue la finalità della Cura attraverso l’Arte.

Vale la pena ricordare come la Fondazione Videoinsight®, istituzione no profit creata in Italia nel 2013, si distingua nel panorama delle Fondazioni per l’Arte per la visione e la finalità, uniche nel loro genere:  ha infatti come missione la prevenzione, la promozione e la cura del benessere psicofisico attraverso il Metodo Videoinsight®: la metodologia di diagnosi e cura psicologica con l’arte contemporanea ideata nel 2000 da Rebecca Russo, da lei sperimentata nel setting psicoterapeutico e nella medicina. Rivoluzionario è il concetto alla base: Videoinsight® significa avere un Insight, cioè un’intuizione che causa la soluzione dei disagi interiori e la promozione del benessere psicofisico. Tutte le opere vengono scelte in base alla presenza dell’insight che si trasmette allo spettatore attraverso la visione dell’opera d’arte, per provocare in chi guarda una reazione emozionale ed intellettuale che, dalla pura empatia, diventa azione terapeutica.

Greta Pllana, Hangover, 2022, olio e rafite su tela, 75 x 100 cm.

Il tema scelto per quest’anno è frutto, in linea coerente e profonda con i temi scelti per le mostre precedenti, di un’attenta riflessione di Rebecca Russo sui bisogni “urgenti” e di maggiore rilevanza riscontrati in ambito terapeutico – non si è mai interrotta la sua attività professionale scientifica, in parallelo a quella nel campo dell’arte  – e,  più in generale, nel contesto socio-culturale del nostro tempo, come ella stessa ci spiega: “Il Narcisimo patologico è radicato nella natura umana, è profondamente connesso alla Storia, alla Religione, alla Cultura, alla Tradizione. Ha causato guerre, violenze, omicidi, suicidi, danni sociali.  Continua a mortificare la vita, a renderla pericolosa, ingiusta, pesante.  Erich Fromm definisce il Narcisismo Maligno come ‘la patologia più grave alla radice della distruttività viziosa e disumana’. Il Narcisismo Patologico è caratterizzato da eccessivo egocentrismo, deficit nella capacità di provare empatia verso le altre persone, bisogno spasmodico di essere ammirati, tendenza alla violenza. Le vittime di relazioni tossiche con i Narcisisti Patologici presentano una condizione psicofisica traumatica, caratterizzata da impotenza psicologica, crollo dell’autostima, ansia, depressione, sintomi psicosomatici, dipendenza affettiva. La mostra vuole focalizzare l’attenzione sul problema, risvegliare le coscienze, sollevare interrogativi, suggerire salvataggi.  Questo intento motiva la quantità elevata delle Opere Finaliste: più immagini focalizzate sul tema si guardano, si introiettano, si elaborano, più si attivano pensieri, insight, funzionali per il cambiamento, per la cura”.

Irene Balia, Once I has a love and it was a gas, 2022, acrilico su tela, 120 x 140 cm

Le opere selezionate, perfettamente allestite negli spazi neutri e ariosi del Centro, conducono lo spettatore ad una riflessione sempre più profonda sui temi dell’amore tossico, che può manifestarsi sotto vesti diverse e multiformi (come ben illustrato dalla pluralità di visioni che gli artisti hanno espresso) e manifestarsi in molteplici relazioni affettive, che includono non solo il rapporto d’amore, ma anche la genitorialità, l’amicizia, i legami familiari. Relazioni che passano dal “bombardamento” dell’illusione amorosa e seduttiva, condotta attraverso un’azione mirata e manipolatrice, sino allo stadio di iper-controllo e, nelle forme più gravi, di violenza psicologica (sino a far vacillare la vittima nei propri convincimenti e dubitare della propria sanità mentale) e fisica. Situazioni note in letteratura scientifica proprio con i nomi scelti per il titolo della mostra, da cui è difficilissimo prendere le distanze e “salvarsi”, e talvolta persino “riconoscerle”, prendendone coscienza.

Pierpaolo Lista, Maneggiare con cura, 2022, stampa imkjet su carta cotone Hahemuhle, 40 x 50 cm

Preziosa e originale la scelta, condotta anche in passato, di aver prodotto un catalogo che non si propone come una mera raccolta di immagini schedature e biografie, ma costituisce un vero e proprio manuale scientifico sull’argomento, adatto a tutti poiché spiegato nelle varie accezioni e manifestazioni con chiarezza dalla stessa Rebecca Russo; il fatto che sia corredato dalle opere in mostra, che illustrano con pertinenza e immediata efficacia la validità del Metodo, lo rendono al contempo un godibile volume d’arte contemporanea.

Helene Pavlopoulou, Parallel Universes 2022, tecnica mista su tela, 100 x 100 m Andrea Nuovo Home Gallery, Napoli

Ed è proprio la Presidente ad illustrarci le motivazioni del premio: “Il Premio Videoinsight 2022 è stato assegnato a Greta Pllana per l’opera Hangover, 2022, olio e grafite su tela: il dipinto mostra due figure femminili in relazione, in contatto attraverso un abbraccio. Una è ferita. L’altra sembra triste. Una sorregge l’altra. Sembrano rappresentare due parti che sono sempre presenti dentro la personalità: quella sana e quella malata, quella forte e quella vulnerabile, quella terapeutica e quella regressiva, distruttiva. Le due dimensioni interiori dialogano, confliggono, si alternano, sul continuum del tempo della vita, del passato e del futuro. Guardano fuori e dentro sé stesse allo stesso tempo, con ambivalenza. Quando si è in crisi, si soffre, si è malati, è la parte sana che sostiene quella caduta, addolorata, depressa, sofferente. Occorre estendere, aumentare, rinforzare la parte integra, terapeutica, per superare le difficoltà, sopravvivere, evolvere, salvarsi. La figura più energica sembra quella ferita, forse perché soffrire, sopportare abusi, subire traumi, ammalarsi, fortifica, rende più coraggiosi, più energici, piú empatici.

Silvia Paci, Seven deadly sins, 2020, olio e stucco su tela, 150 x 150 cm.

Le vittime del Narcisista patologico, le Eco empatiche, altruiste e masochiste, per salvarsi devono dialogare con la parte dipendente, debole, illusa, delusa, depressa per riuscire a recuperare esame di realtà e autostima, per attivare la cura di sé. L’opera di Greta indica la via per la Cura. La Cura è la mission della Fondazione Videoinsight®”.

Rebecca Russo ricorda inoltre come il Metodo Videoinsight® sia un concetto teorico, un progetto, un processo psicologico, una motivazione, una finalità. Si basa sulle esperienze di scambio e di integrazione tra l’Opera d’Arte Contemporanea e la Psicologia delle persone che con essa si rapportano. L’Opera d’Arte provoca, scatena un’esperienza intellettuale ed emozionale: fa pensare, fa sentire, fa cambiare. L’Arte è un’avventura percettiva, mentale e affettiva, veicola significati che riguardano bisogni primari e universali. È uno specchio che, come una tavola di Rorschach, riflette la parte più intima di chi la osserva. Le Opere d’Arte possono rivelarsi efficaci per conoscere la Personalità di chi le guarda, oltre che di chi le crea, perché attivano proiezioni, pensieri e risonanze emotive soggettive. Le immagini dell’Arte possono curare perchè promuovono il cambiamento in modo profondo, provocano, toccano le parti più nascoste della personalità.

Il Programma Videoinsight® Art for Care, attivato dalla Fondazione Videoinsight® a livello internazionale, integra Arte, Psicologia, Psicoterapia, Medicina, ai fini della Prevenzione, della Cura del Disagio Psicologico, della Riabilitazione Psicofisica, della Promozione della Qualità della Vita. 

PER INFO

Fondazione Videoinsight®

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.

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