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“William Blake”: la grande mostra alla Tate Britain

William Blake, Capaneus the Blasphemer (1824-1827
) © National Gallery of Victoria, Melbourne

Dall’11 settembre al 2 febbraio 2020, a Londra, la mostra dedicata alle opere di William Blake, pittore, incisore e poeta

Ha aperto al pubblico l’11 settembre e resterà alla Tate Britain fino al 2 febbraio 2020 “William Blake”, la grande mostra dedicata alle opere del visionario poeta, incisore e pittore britannico (1757-1827).

Nel corso della sua vita Blake ha creato alcune delle immagini più iconiche della storia dell’arte inglese, ed è stato fonte di ispirazione per artisti, musicisti, scrittori e performer di tutto il mondo per oltre due secoli.

William Blake, ‘Europe’ Tavola i Frontespizio, ‘The Ancient of Days’ 1827
 © The Whitworth, The University of Manchester

L’ambiziosa esposizione alla Tate Britain, curata da Martin Myrone e Amy Concannon, riunisce oltre 300 opere, molte delle quali esposte raramente al pubblico, per permettere di riscoprire l’importanza di Blake anche come artista visivo per il XXI secolo. E reimmagina il lavoro dell’artista nel modo in cui lui voleva che venisse vissuto.

L’arte di Blake era un prodotto dei suoi tempi tumultuosi, con la rivoluzione, la guerra e le politiche progressiste che agivano come un crogiolo per la sua immaginazione unica. E nonostante questo, Blake faticò non poco a venire compreso e apprezzato nel corso della sua vita. Famoso oggi soprattuto come poeta, Blake aveva anche grandi ambizioni come artista visivo e immaginava grandiosi affreschi che non vennero però mai realizzati.

Willam Blake, The Spiritual Form of Pitt Guiding Behemoth (1805
) © Tate

Per la prima volta “The Spiritual Form of Nelson Guiding Leviathan” (1805-9 circa) e “The Spiritual Form of Pitt Guiding Behemoth” (1805 circa) sono stati ingranditi e proiettati sulle pareti della galleria, nelle dimensioni immaginate da Blake. Le opere d’arte originali sono esposte poco distanti, in una riproposizione della sfortunata mostra di Blake del 1809, l’unico tentativo di rilievo dell’artista di farsi un nome come pittore. La Tate ha ricreato la stanza domestica sopra il calzificio di famiglia dove venne allestita la mostra, permettendo al pubblico di oggi di avvicinarsi ai dipinti nello stesso modo in cui lo fecero persone morte da oltre duecento anni.

La mostra offre anche una vivida cornice storica all’interno della quale inserire e considerare la vita e le opere di Blake. C’è un approfondimento su Londra, la città dove Blake nacque e visse per la maggior parte della sua vita. La fiorente metropoli era una costante forte di ispirazione per l’artista, offrendogli un ambiente dove si mescolavano aspre realtà e pura immaginazione.

William Blake, Jerusalem, tavola 28, impressione di prova
 © Yale Center for British Art (New Haven, USA)

La libertà creativa di Blake dipendeva anche profondamente dal sostegno costante delle persone a lui più vicine: i suoi amici, i familiari, i sostenitori e mecenate. Nella mostra viene messa in evidenza la presenza vitale della moglie Catherine Blake, che offrì all’artista anche sostegno paratico, diventando un aiutante valida, per quanto non riconosciuta, nella produzione di incisioni e libri illuminati.

Esposte per il pubblico a Londra una serie delle illustrazioni realizzate nel 1824-27 per “Il pellegrinaggio del cristiano” di John Bunyan, allegoria cristiana in forma di romanzo pubblicata per la prima volta nel 1678, e una copia del libro “The complaint, and the consolation Night Thoughts” (1797), che adesso si pensa sia stata colorata da Catherine.

William Blake, Newton (1795-1805 ca.
) © Tate

William Blake fu un convinto sostenitore del ruolo fondamentale dell’arte nella società e dell’importanza della libertà artistica. Modellate dalle sue lotte personali in un periodo di terrore politico e oppressione, dalle sue innovazioni tecniche e dal suo impegno politico, queste convinzioni hanno ispirato intere generazioni successive e restano pertinenti ancora oggi.

La mostra alla Tate Britain si apre con “Albion Rose” (1793 circa), una visualizzazione esuberante della mitica fondazione della Britannia, creata in contrasto con la commercializzazione, l’austerità e il populismo rozzo dei suoi tempi. Una parte dell’esposizione è anche dedicata ai libri, come ad esempio “Songs of Innocence and of Experience” (1794), il suo massimo risultato come poeta radicale.

William Blake, Albion Rose (1793
 ca.) © Gentile concessione dell’Huntington Art Collections

Tra le opere più interessanti in mostra, alcune delle più famose e conosciute di Blake, come “Newton” (1795-1805 circa) e “Ghost of a Flea” (1819-20 circa). Questo complicato dipinto è stato ispirato da una visione indotta da una seduta spiritica, ed è esposto insieme a uno schizzo preliminare. La mostra si chiude con “The Ancient of Days” (1827), illustrazione per un’edizione di “Europe: A Prophecy”, completata solo pochi giorni prima della morte dell’artista, il 12 agosto 1827.

William Blake, The ghost of a flea (1891 ca.) © Collezione privata

Da settembre a febbraio, durante il periodo di allestimento di “William Blake”, la Tate Britain organizza una serie di eventi collegati alla mostra, visite private, incontri e performance. A seguire alcuni dei più interessanti.

  • WILLIAM BLAKE: A LIVE LITERATURE CELEBRATION
    Venerdì 20 settembre, 18.30-20.00 | Visita privata 20-21
    Unendo musica, danza, parlato e immagini, questa performance unica nel suo genere riflette il potere spirituale delle opere di Blake. A seguire, una visita privata della mostra.
  • WINE TASTING AND DINNER
    Sabato 21 settembre, 18.30-23.00
    Una visita privata della mostra seguita da una cena di tre portate nel Rex Whistler Restaurant della Tate Britain.
  • THE POETRY OF LONDON
    Giovedì 24 ottobre, 18.30–20.00
    Questo particolare panel di discussione riunisce artisti contemporanei e poeti per analizzare il modo con cui la visione di Londra di William Blake abbia ispirato i loro lavori, e come considerano la città oggi.
  • LAURA GRACE FORD ON WILLIAM BLAKE
    Giovedì 28 novembre, 18.30–20.00
    Nel giorno del compleanno di William Blake (28 novembre 1757), l’artista e scrittrice Laura Grace Ford parla dei suoi lavori, che molto spesso si ispirano alle idee di Blake.
  • EXHIBITION TOUR: SACRED VISION FOR MODERN BRITAIN
    Venerdì 24 gennaio 2020, 18.30–20.30
    Il reverendo Ayla Lepine guida in una visita serale della mostra, esplorando le connessioni tra la Bibbia e l’immaginario di William Blake.
  • BLAKE NOW
    Venerdì 31 gennaio 2020, 18.30–20.00
    Questa tavola rotonda prende in considerazione nuove prospettive sui lavori di Blake, emerse nel corso del XXI secolo.

 

William Blake ha contribuito a creare l’immaginario collettivo inglese dal Settecento fino a oggi, con le sue poesie, le sue incisioni e i suoi dipinti, la sua fervida immaginazione. La mostra alla Tate Britain permette di riscoprire il grande artista, inserendolo all’interno del suo contesto storico e valutandone la persistenza dell’eredità fino al presente.

 

William Blake

11 settembre 2019 – 2 febbraio 2020
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00

Tate Modern
Millbank | Londra SW1P 4RG

 

About Roberta Turillazzi

Giornalista per passione e professione dal 2015. Mamma e moglie giramondo, che attualmente vive a Londra. Lettrice a tempo pieno. Amo l'arte, il cinema, i libri e il calcio.

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