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Conversazione con Tiziana Carpinello, manager collezionista e anima dello Spazio Lancia a Torino

Ben prima del Grattacielo Intesa San Paolo di Renzo Piano che ha ridefinito lo skyline della città, alla fine degli anni ‘50 Torino aveva nel grattacielo Lancia un esempio di architettura urbana avveniristica e di grande eleganza, che ancora oggi mantiene intatte caratteristiche di modernità, stile e originalità.

Qualità che gli hanno permesso di attraversare i decenni con invidiabile aplomb e affrontare il nuovo secolo con un aspetto sempre attuale, in grado di evocare l’anima più autentica degli anni d’oro dell’industria automobilistica, aristocratica e produttiva. Costruito a cavallo tra il 1954 e il 1957, l’edificio di 17 piani fu commissionato dall’industriale Gianni Lancia per riunire in un unico edificio gli uffici amministrativi e tecnici dello stabilimento di borgo San Paolo. Il progetto è dell’architetto Nino Rosani, con la consulenza di Giò Ponti, Alberto Rosselli e Antonio Fornaroli (autori del grattacielo Pirelli costruito a Milano tra il 1956 e il 1961 che richiama da vicino l’edificio torinese, a partire dalla disposizione degli uffici e dei locali di servizio). L’altra particolarità che lo rende unico è che il grattacielo è a ponte su strada e poggia su travi reticolari dalla struttura a maglia quadrata compresa tra due testate a diedro in cemento armato.

 

Veduta_del_Grattacielo_Lancia_Torino_anni_Cinquanta

Sede Lancia fino alla fine degli anni ‘80, è passato di mano a diverse proprietà sino a trovare nella Bentley Soa un interlocutore attento e consapevole dell’importanza del genius loci: all’inizio proprietaria di due piani acquisiti per i propri uffici e progressivamente di altri piani (incluso il primo e il 17° fuori terra) Bentley Soa, nella persona della presidente Tiziana Carpinello, manager e collezionista, ha assunto il ruolo di  mecenate moderno che, oltre a continuare con successo la propria attività imprenditoriale, punta alla parziale riconversione dell’edificio per farne un luogo multidisciplinare: un hub culturale che dialoghi attivamente con il contemporaneo,  nel pieno rispetto del progetto architettonico originario.

L’idea di partenza è stata quella di riconvertire il primo piano, quello caratterizzato dalle strepitose pareti fenestrate a triangoli capovolti, in un spazio espositivo e multifunzionale. A questo si aggiungerà a breve anche l’ultimo piano, uno spazio a pianta libera con una doppia prospettiva sulla città, fra le più elevate e affascinanti di Torino, caratterizzato da una balconata panoramica che corre lungo tutto il lato verso la collina.

Spazio Lancia

Spazio Lancia, questo il nome scelto, ha inaugurato lo scorso ottobre con una personale dell’artista Erik Saglia, che intelligentemente ha realizzato opere pittoriche in stretto dialogo con le nette geometrie degli ambienti. Attualmente e fino al 28 aprile, lo spazio ospita la mostra Van Gogh – Multimedia & Friends caratterizzata da una sezione multimediale, quella dedicata alla realtà virtuale e la “Stanza dei segreti”, dove sono esposte alcune opere originali di Monet, Renoir, Degas e dello stesso Van Gogh, tutte inedite al grande pubblico poiché provenienti da collezioni private che non le hanno mai esposte in precedenza (info suwww.vangoghmultimediaexperience.it).

Ne abbiamo parlato con Tiziana Carpinello, che ci accolto con grande disponibilità negli uffici al 7° piano arricchiti dapreziose installazioni in bronzo dislocate tra uffici e corridoi.

Tiziana Carpinello

 

Partirei proprio da qui: in queste sculture che partecipano alla vita della società si legge già una sincera passione per l’arte…

Scultura di Valter Kopp

Si, queste sono le sculture di Walter Kopp, un artista tedesco che vive gran parte dell’anno in Italia e che io ammiro molto, opere che sono della società e in parte provengono dalla mia collezione personale: un artista a cui mi piacerebbe molto dedicare presto una mostra personale. Personalmente ho bisogno di circondarmi del Bello, a partire da questo straordinario edificio dove siamo ora.

Lei è collezionista?

Io e mio marito siamo collezionisti, ho una passione per ciò che mi emoziona profondamente nell’ambito delle arti e in special modo in quello dell’arte contemporanea: sono una collezionista di emozioni, non mi sono mai sentita condizionata dal nome e tanto meno dall’investimento.

Come è nato il vostro incontro con il Grattacielo Lancia?

Come società abbiamo acquisito progressivamente dal 2009 alcuni piani dell’edificio, incluso il primo piano e l’ultimo. Nel 2017 abbiamo aperto gli spazi in occasione di Open House Torino, progetto che permette di visitare luoghi di grande interesse architettonico normalmente chiusi al pubblico. La risposta è stata straordinaria, in tre giorni avevamo avuto 1200 passaggi e il grattacielo risultava il terzo sito più visitato di Torino. Una risposta così calorosa, un sincero senso di appartenenza, a partire dagli stessi abitanti di Borgo San Paolo, ci ha stupito ma anche convinto che la nostra idea di ripensare lo spazio per aprirlo alla città era una giusta intuizione. Abbiamo quindi dato il via alla ristrutturazione del primo piano con l’obbiettivo non solo di ospitare serate o eventi, ma di restituirlo come patrimonio cittadino: questo ci sembrava l’aspetto più significativo. Un tassello importante che andava ad arricchire un quartiere già ricco di presenze culturali di grande rilievo innestate su riconversioni di edifici industriali, dalla Fondazione Merz, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, alle Ogr. A breve partirà anche la ristrutturazione dell’ultimo piano.

In pochi mesi avete inaugurato Spazio Lancia…

Si, con una mostra di Erik Saglia, di cui abbiamo anche acquisito un’opera in permanenza per questi spazi: vogliamo fare di Spazio Lancia un laboratorio aperto alle idee, ci sarà una programmazione artistica di livello con mostre e laboratori sponsorizzati dalla nostra società: arte e cultura troveranno un giusto contesto. Naturalmente accogliamo anche delle proposte esterne, quella in corso ci è sembrata interessante, una mostra multimediale su Van Gogh di alto livello: un’iniziativa importante anche per l’apporto didattico, è visitata da molte scuole e questo sicuramente è un aspetto a cui prestiamo molta attenzione.

Di cosa si occupa la Bentley Soa?

Siamo un organismo di attestazione, una delle 17 società d’Italia che danno l’autorizzazione alle imprese per partecipare ai bandi pubblici per gli appalti di lavori. Un lavoro complesso che richiede molta competenza tecnica. Gli uffici si trovano al 6°e al 7° piano, nel tempo abbiamo acquisito altri piani, alcuni li metteremo in vendita ma intendiamo rispettarne la funzionalità che non è stata concepita per un uso abitativo, ma al contrario è molto razionale e adatta per il accogliere uffici operativi. Vorremmo anche che i prossimi proprietari cogliessero la forte identità di questo edificio.Personalmente sono molto legata a questo luogo, abbiamo avuto la fortuna di conoscere il figlio dell’Ing.Rosani e alcuni storici dirigenti della Lancia, un’industria, come emerge dai loro racconti, che aveva già allora un’impostazione moderna e che aveva creato un clima di grande affezione tra tutti i dipendenti, un grande esempio di team building valido ancora oggi.

Come vede questo luogo tra cinque anni?

Un luogo dove convivranno cultura nella sua declinazione più ampia – arte, musica, design, food – imprenditoria e management. Non possiamo dimenticare che in questo edificio si sono scritti alcuni dei capitoli più importanti dell’industria e dell’imprenditoria italiana quindi il nostro intento è che l’impresa e l’imprenditoria, come l’arte e la cultura, tornino ad avere in questo luogo un punto di riferimento per tutta la città e il suo territorio.

Per informazioni

Spazio Lancia

Via Lancia 27, Torino

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.

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