Galleria Varsi di Roma presenta “Ubiquitas”, un’istallazione realizzata dall’artista spagnolo Borondo.
Composta da 15 pannelli di vetro infrangibile Visarm, ognuno dei quali realizzato con la tecnica del “graffio su vetro” con cui l’artista interviene nello spazio pubblico dal 2011.
Desiderio dell’artista è quello di animare il dipinto facendo fluttuare la figura femminile che sembra spostarsi da un pannello all’altro. Le lastre possono essere posizionate nello spazio che le ospita come istallazioni “site-specific” creando movimenti e dialoghi ogni volta differenti. La trasparenza del vetro permette di giocare con la luce, sia essa naturale o artificiale e, attraverso la sovrapposizione, di creare un leggiadro dinamismo.
Gonzalo Borondo è un artista contemporaneo spagnolo. Artista poliedrico, sono molti i lavori portati a termine negli spazi pubblici di tutta Europa, da Londra a Madrid, da Parigi a Roma.
Biografia
È nato a Valladolid nel 1989 e presto si è trasferito a Segovia, dove ha trascorso l’infanzia. Figlio di uno psichiatra e restauratore di arte religiosa, inizia da bambino a disegnare. Il sacro, il comportamento umano e la fragilità della psiche influenzano il suo pensiero e, insieme con l’elemento naturale, sono rielaborati attraverso la pittura. Nel 2003 si trasferisce a Madrid, dove comincia a realizzare arte nella strada, che diventa il suo luogo di espressione privilegiato.
Nel 2005, comincia a frequentare lo studio del pittore José García Herranz e a studiare i vecchi maestri. Nel 2010 partecipa a un festival artistico pubblico a Istanbul e inizia a occuparsi di pareti di grandi dimensioni. Da allora ha realizzato numerose opere in tutto il mondo, installazioni urbane e interventi murali. Dal 2012 ha presentato progetti espositivi in gallerie e musei dappertutto Europa, tra cui “Animal”, la sua mostra personale a Londra nel 2015, che ha consolidato l’inclinazione e la volontà dell’artista di creare un dialogo tra diversi media e tecniche.
Il 2017 ha visto l’artista confrontarsi con un corpo più maturo di opere che esplorano il aspetti installativi di interventi in spazi pubblici tra cui interazione, suoni, luce e video e l’inaugurazione della mostra “Matiére Noire”, curata da Carmen Main e co prodotta con Edoardo Tresoldi Edoardo Tresoldi a Marsiglia.