domenica , 6 Ottobre 2024

Pietre Mesmeriche a Spazio Parentesi. La Principessa / Interferenze / Cani Isterzu

Luca Atzori, ph. Carola Allemandi
Luca Atzori, ph. Carola Allemandi, Spazio Parentesi

Inaugura domani, sabato 17 novembre 2018 dalle 17,30 presso Spazio Parentesi in Cavallerizza (II piano, stanza 4C), in via Giuseppe Verdi 9 a Torino, la mostra-evento Pietre Mesmeriche: presentazione di Cani Isterzu, lettura teatrale musicale su testi di Luca Atzori, azione di Sandro C, musiche e voce di Annalisa Pascai Saiu. Interferenze, serie fotografica di Giada Maccioni. Sistema interattivo di Giuseppe Critelli a cura di Ennio Bertrand. Installazione materica di Delia Gianti. Canale Arte presenta una serie di testi di presentazione dell’evento. Fino al 30 novembre a Spazio Parentesi, tutti i giorni dalle 17 alle 20 o su appuntamento (info: 3382270563)

Giada Maccioni, Interferenze, Spazio Parentesi
Giada Maccioni, Interferenze, Spazio Parentesi

“# Interferenze”, 2018: il progetto parte dall’ascolto dei suoni di un luogo naturale, incontaminato e non sfiorato dalla comunemente detta “evoluzione”. Le fotografie interrogano il fruitore, permettendogli di concentrarsi sul suono prodotto e richiamabile alla mente attraverso l’osservazione e il ricordo, si propongono come possibilità di un’interferenza con il reale. Il progetto chiama in causa tanto il patrimonio insito nel bagaglio culturale dell’osservatore – in questo caso esperienze e ricordi legati alla montagna – quanto la sensibilità e la capacità di estraniarsi dalla velocità cittadina, di creare uno spazio di ascolto. Ad esempio, di fronte alla prima immagine della serie – un albero posto al centro del paesaggio, circondato da uno sfondo verde fatto di altri alberi di diverse tonalità e sfumature – l’osservatore potrà rispondere alla domanda “Does it sounds?” in base alla sua capacità di riafferrare un suono dalla memoria, e di percepire la voce del vento che muove i rami oppure il verso degli animali che cantano, così da riportare, o meno, alla luce quel bagaglio semantico ed emotivo di rapporto con la natura. Sotto la seconda foto è invece scritto “How does it sound?”, con cui si invita l’osservatore a recuperare più dettagli di quella sua memoria sonora; Il terzo rimando è “Listen”, non più una forma interrogativa, ma un invito vero e proprio all’ascolto di quello specchio d’acqua che riflette cielo e terra.”

Giada Maccioni

(Spazio Parentesi)

 

Sandro C., ph. Carola Allemandi
Sandro C., ph. Carola Allemandi

Cani isterzu (a Spazio Parentesi)
Regia Luca Atzori
Con
Sandro Cafone
Annalisa Pascai Saiu
Luca Atzori

La sfiga è la figa del nuovo millennio.

1

Sandro Cafone sarà esposto al pubblico ludibrio in qualità di uomo inutile. Come voi che frequentate le mostre e le performance d’arte. E a voi sarà richiesto di giudicare se Sandro Cafone potrà ricevere una pensione o essere giustiziato.

2

Boati sardi.
Un uomo venuto dal continente che risulta un alieno. In certi momenti rifacimento sardo del celebre film di spielberg ET. Tenerezza dunque.

Lo spoiler è la mia forma di narrazione preferita.

3

Ma non siamo tanto meglio di Sandro Cafone. Anzi peggio.

4

Canti sardi. Primitivismo. Futurismo. La metamorfosi del teatro punk per sole voci. Uno spettacolo moralista e pieno di insulti. Perché l’odio libera, da voi.

Fine

Applausi

Insulti

 

Delia Gianti, Installazione, ph. Carola Allemandi
Delia Gianti, Installazione, ph. Carola Allemandi

About Ivan Fassio

Poeta, scrittore, curatore d'arte contemporanea.

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