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NUDE SELFIE DI SE HYUNG CHO

Nude selfie. Ultimi giorni per essere testimoni dell’esordio di un promettente artista coreano, Se Hyung Cho, a Milano fino al 17 Luglio. Dalla pubblicità, alla moda, all’arte, l’attenzione per il corpo è la firma dell’artista. Il disegno è il suo mezzo di espressione principale. Il colore è la pozione con cui ci attira per catturarci e stordirci piacevolmente. Non ha scelto la strada più semplice, il concept che sta dietro la sua prima mostra personale, nella milanese fucina di talenti di The small, si interroga su un fenomeno sociale vastissimo. I selfie.

Iniziamo a conoscere l’artista al suo esordio nel mondo dell’Arte. Se Hyung Cho si è laureato in Graphic Design in Corea, dove ha lavorato per quattro anni nella pubblicità per il settore moda. Ma l’urgenza di esprimere la propria creatività l’ha portato a trasferirsi in Italia. Quale città avrebbe potuto scegliere se non Milano?
A Milano studia Fashion Design presso l’Istituto Marangoni e per dieci anni lavora in uno studio di Moda, facendo consulenza per vari brand. Matita e acquerelli in mano, Sehyung Cho ha creato “sofisticati” modelli, poi inseriti in collezioni importanti. E così alcune sue creazioni hanno sfilato sulle passerelle di Milano, sia per l’Haute Couture che per collezioni di accessori uomo e donna.
Ha lavorato tra i tanti per Servizio Vip Ports 1961 Men e Mila Schon Tokyo  Cadini.

E arriviamo oggi alla sua prima mostra personale. Tanto prepotente è la passione per il disegno e i colori, così forte la voglia di esprimersi, che il risultato ha la potenza creativa di un Big Bang.
Se Hyung Cho si concentra sulla rappresentazione del nudo maschile. Allo stesso tempo entra nell’intimità più profonda del concetto reale e percepito di mascolinità e lo lega ad un fenomeno sociale che ha invaso tutto il mondo social, i selfie, fino a straripare nella vita reale.
“Oggi il selfie sostituisce la fototessera, è il modo in cui molti scelgono di presentare se stessi al mondo” sottolinea Se Hyung Cho.

Domenico, Se Hyung Cho

L’artista ha studiato il modo in cui le persone comunicano sui principali social per cercare di capire questo fenomeno. Iniziato come semplice scatto per testimoniare la propria presenza davanti al monumento storico o al paesaggio esotico, il selfie si è evoluto fino a diventare specchio della propria identità. Per poi andare oltre. “Tutti, belli o brutti, grassi o magri, adesso si fanno un selfie nudi, scattato tra le mura sicure di casa, da condividere sui social. Non è solo una tendenza. E’ allo stesso tempo un modo per mostrarsi allo sguardo degli altri e per nascondersi non mostrando il volto. Ho trovato molto ironico il fatto che questi due aspetti così diversi convivano nella stessa persona.”
Una fragilità nascosta dietro ad un atteggiamento apparentemente sfrontato che Se Hyung Cho coglie nei suoi lavori.

Joseph, Se Hyung Cho

L’acquarello è la tecnica che dà voce allo stile artistico di Se Hyung Cho, ma in questa mostra quasi tutti i lavori sono ad olio. La tecnica ad olio rende vivi e brillanti i colori. L’artista però li usa molto diluiti, le pennellate volutamente visibili e i bianchi, come nell’acquerello, sono dati dal colore della tela.
“Mi piace giocare con i colori da quando ho iniziato a studiare arte. Li uso in modo molto istintivo alla ricerca di un’armonia estetica”. Arancio, rosso, blu e viola evidenziano le diverse parti del corpo, le linee del disegno ne definiscono i confini. Si può leggere nei colori un contrasto tra luce e ombra, attivo e passivo, ma non è questo lo scopo dell’artista. E’ l’armonia estetica che scaturisce direttamente dalla sua sensibilità.  Se Hyung Cho usa l’intero spettro dei colori dai più caldi ai più freddi. Uno manca in realtà, il verde. “Il verde assoluto è il colore più calmo che ci sia: non si muove, non esprime gioia, tristezza, passione, non desidera nulla, non chiede nulla” da Lo spirituale nell’arte, W. Kandinsky. Come dice ancora il maestro è un colore riposante che però può portare alla noia. La passività è la sua caratteristica, è un elemento immobile, soddisfatto.

Non stupisce quindi che manchi nella tavolozza del nostro artista, che con il colore esprime emozioni forti e indaga l’uomo.

Jin, Se Hyung Cho

I corpi nudi e muscolosi di Se Hyung Cho gridano la loro mascolinità. Le pose, passive, invece di confermare l’immagine di un uomo sicuro di sé ne svelano i punti deboli.
Le pose nascono dalla ricerca fotografica di Se Hyung Cho. Difficile trovare i modelli giusti per interpretarle. E così è l’artista stesso che riproduce le pose scattandosi un sefie, e le modifica poi leggermente, ma solo per rispondere ad un’esigenza estetica. C’è però un ritratto tra queste figure di gladiatori e uomini comuni. L’identità riconoscibile dal profilo, l’unico, e da un tatuaggio sulla schiena.

GP, Se Hyung Cho

E’ Giancarlo Petriglia proprietario del locale che ospita la mostra, The small. Collezionista d’arte contemporanea e da ben 11 anni mecenate di molti artisti esordienti, nonché designer di moda. (www.giancarlopetriglia.com)

The Small è un Bistrot pensato come una casa. Tre diverse stanze si susseguono una dietro l’altra, ogni stanza espone opere d’arte acquistate in momenti diversi, che testimoniano il gusto di Giancarlo e lo scorrere del tempo. Come in una vera casa, infatti, le opere si sono stratificate, riempiendo di volta in volta una nuova stanza parallelamente alla crescita del locale. E quando sei anni fa si è trattato di decidere cosa fare del nuovo spazio acquistato, un ex deposito di gomme, la scelta fatta è sembrata naturale agli affezionati del locale. Una galleria no profit per ospitare artisti esordienti. Il motto di The Small era ed è del resto “Voglio più spazio per l’arte”. Unico vincolo richiesto agli artisti l’esclusività. Le opere esposte dovevano essere pensate per lo spazio e presentate al pubblico per la prima volta. Ed è ancora così. Alcuni artisti:

Mangiare con l’arte
Il cibo è tutto di origine italiana: la burrata di Corato con i pomodori Pachino, le polpette, tartare di fassona piemontese. Il menù segue le ricette storiche italiane, quasi fossero state raccolte dalle confidenze delle nostre nonne. Qui il “commensale” si sente coccolato, ritrova sapori perduti e rassicuranti.

 

Nude selfie di Se Hyung Cho 

fino al 17 luglio

The Small

Lun / Sab: 20:00 – 00:00
Mar / Ven: 12:30 – 14:30 / 20:00 – 00:00

Via Niccolo Paganini 3 Angolo Piazza Argentina, Milano

www.kirinjose.com

www.thesmall.it

About Diana Cicognini

Diana. Dea cacciatrice! Il mio territorio è Milano, la mia preda l'Arte ... che racconto, scrivo, disegno e metto in mostra. Giornalista pubblicista, la mia Nikon mi accompagna sempre per testimoniare la bellezza e là dove il mio obiettivo fotografico non arriva...un grazie dichiarato ad artisti, gallerie ed uffici stampa che mi concedono "uno scatto" per le mie parole.

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