Martedì 21 gennaio 2020, il Circolo Ultima Thule in via Cigna 39 (ingresso da via Pesaro) a Torino, propone la settima puntata di VersiDiversi, l’appuntamento con la poesia performativa e musicata, curato dal pianista Andrea Cavallo. Per l’occasione, Canale Arte presenta un approfondimento sul format e sulla serata di martedì, in cui verrà proposta la presentazione della prima silloge poetica di Cetty Di Forti per i tipi di Raineri Vivaldelli. A seguire, un testo critico-teorico dedicato alla raccolta.
Ecco il primo VersiDiversi degli Anni Venti: l’aperitivo interattivo completo di la poesia, musica e performance artistica, curato dal pianista Andrea Cavallo. Il consueto incontro dei versi dei poeti con le note del pianoforte di Andrea Cavallo, questa volta ci offrirà delle novità: oltre all’Open Mic, infatti, Cetty Di Forti presenterà il suo ultimo lavoro, fresco di pubblicazione. La raccolta Psithirisma, edita dall’editore Raineri Vivaldelli, ispirerà le poesie e le note che si alterneranno sul palco di VersiDiversi.
Insieme a lei, ad aprire la strada ci saranno il poeta Davide Bava e il fumettista illustratore Riccardo Cecchetti, insieme a tutti coloro che vorranno condividere i loro testi poetici a VersiDiversi.
La novità e la nascita, accese nei modi del linguaggio dalle più disparate vie: storia dell’uomo,forza della natura,seduzione della donna,miraggi della geografia,tepore della madre,le frizioni della contemporaneità nel mondo locale globale. Psithirisma, in greco, ha significato intraducibile in altri idiomi: rumore caro del vento tra le fronde, musica che accorpa il tempo, indistinguibile continuo canto della vita.
Vestiti bianchi, mai indossati, riposano, nella nostalgia degli armadi: l’attesa della curiosità di un’estranea, le forme del corpo desiderato. Utili agli esercizi di libertà della mente, gli abiti abbandonati contengono soltanto gesti ortografici, grammaticali, sintattici compiuti in esasperata e voluta solitudine. Sono e siamo strumenti musicali, adatti a modellare, enunciare, manifestare. Mentre i volti dipingono, immaginati, le speranze sulle pareti di un’altra casa; è ormai un pianoforte a suonare noi, che, inizialmente sperduti, tentiamo di articolare le risposte al mondo. Queste ultime sono anime sorelle: ci accompagnano, lievi, di là dalla rabbia lasciata alle spalle, verso la spiaggia della poesia. Imparare ad essere il proprio seme per individuare e calcolare con occhio esperto le inevitabili distanze che perfezionano. Annullare l’arido pianto e ricollocare il proprio dolore nella solenne luce d’un maestoso mosaico. Le escrescenze di noia annegheranno nel mare fragile, e stelle come tombe accoglieranno, nella pace, ossessioni e ire. Ci accenderemo e fluttueremo come una cometa, puntini smarriti in cielo e infine eterei, nella musica che è divenire.
(in corsivo, parole dalle poesie di Cetty)