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Modenantiquaria: bilancio positivo per la XXXIII edizione

La trentatreesima edizione di Modenantiquaria, la fiera che fa incontrare collezionisti d’arte, appassionati, arredatori, designer ed esperti si chiude con un bilancio positivo per gli ingressi e le vendite

Si chiude con un notevole incremento di pubblico – e di vendite – la XXXIII edizione di Modenantiquaria, appuntamento divenuto imperdibile per gli appassionati di arte antica, che dal 9 al 17 febbraio negli spazi di ModenaFiere è riuscita a conquistare anche nuove fasce di pubblico.

“Quella di Modena è una mostra di altissimo livello, piena di tentazioni per chi, come me, ha il vizio dell’arte”, ha commentato lo storico dell’arte Philippe Daverio. A Modenantiquaria gallerie di fama internazionale, italiane e straniere, propongono capolavori di artisti di primaria importanza, da Canaletto a Lucio Fontana, calati in una cornice suggestiva ed estremamente curata nei dettagli.

L’edizione numero trentatré ha mantenuto le aspettative, puntando sulla qualità e la cura dei dettagli e proponendo anche qualche interessante novità, e i numeri (sia quelli relativi agli ingressi che quelli delle vendite) lo confermano.

“Siamo molto soddisfatti – spiega Alfonso Panzani, presidente di ModenaFiere. – La formula è quella giusta e i risultati ci danno ragione. Modenantiquaria rimane tra le più longeve e visitate fiere d’alto antiquariato in Italia””.

Soddisfazione, dunque, per l’incontro tra il pubblico di appassionati provenienti da tutte le regioni d’Italia e le 112 gallerie. E non vanno dimenticati gli ospiti di spicco, dai critici Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio, alla direttrice delle Gallerie dell’Accademia di Firenze Cecilie Hollberg fino allo psichiatra Paolo Crepet, che confermano come la manifestazione sia divenuta il punto di riferimento per l’arte antica a livello nazionale.

Molto apprezzate, nei nove giorni di apertura, anche la sezione Petra, con le sue 70 gallerie, le proposte di antiquariato per esterni e i pezzi unici per la ristrutturazione e l’arredo originale di case di campagna.

Edizione promossa non solo dagli organizzatori ma anche dagli espositori, in particolar modo da alcune importanti new entry, come Matteo Salamon, titolare dell’omonima e prestigiosa galleria milanese.

“Per la mia galleria qui a Modenantiquaria è stato un debutto positivissimo: ho già prenotato lo stand per il 2020. Quello che mi ha conquistato è l’altissimo livello della manifestazione e il suo pubblico molto preparato; ora che l’ho toccata con mano posso dire senza dubbio che dopo la Biennale questo è l’evento più importante in Italia per il settore. Aggiungo che a fare la differenza è anche il minuzioso lavoro della collezione di esperti che esamina i pezzi esposti prima dell’apertura: un vetting rigoroso, che contribuisce a mantenere alta la qualità delle opere proposte”.

Soddisfatti anche i veterani, come Marco Longari, di Longari Arte, altra importante galleria milanese.

“Da diversi anni espongo a Modenantiquaria: è una mostra bellissima, curata nei minimi dettagli, dall’allestimento degli stand alla comunicazione. Il pubblico, poi, è molto eterogeneo: è visitata non solo dai collezionisti, ma anche da gente comune, amante del bello, che si ferma, osserva, chiede informazioni e prezzi. Quello che mi auguro per l’intero settore è un’ulteriore spinta alle vendite che deve arrivare dallo scenario economico”.

Calato il sipario sulla XXXIII edizione già si pensa al 2020, come spiega Panzani. “L’obiettivo adesso è fare conoscere oltre confine questa importante manifestazione, che ha tutte le caratteristiche per ambire a un mercato ancora più ampio”.

 

About Roberta Turillazzi

Giornalista per passione e professione dal 2015. Mamma e moglie giramondo, che attualmente vive a Londra. Lettrice a tempo pieno. Amo l'arte, il cinema, i libri e il calcio.

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