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Gustav Klimt. La Secessione e l’Italia

Gustav Klimt, tra i più significativi artisti a cavallo fra Ottocento e Novecento e protagonista della Secessione viennese, torna in Italia con alcuni dei suoi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna e dalla Klimt Foundation, tra i più importanti Musei al mondo a custodirne l’eredità artistica.

Un grande progetto per celebrare il più amato artista della secessione viennese: GUSTAV KLIMT: Roma Capitale e il Comune di Piacenza, con la regia di Arthemisia, promuovono due grandi mostre, diverse e complementari, per raccontare uno dei capitoli più entusiasmanti della storia dell’arte del Novecento.

A partire dal 27 ottobre 2021e fino al 27 marzo 2022, il Museo di Roma a Palazzo Braschi apre le sue porte al pubblico per un evento espositivo eccezionale che celebra la vita e l’arte di uno dei più grandi maestri e fondatori della Secessione viennese.

Gustav Klimt, tra i più significativi artisti a cavallo fra Ottocento e Novecento e protagonista della Secessione viennese, torna in Italia con alcuni dei suoi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna e dalla Klimt Foundation, tra i più importanti Musei al mondo a custodirne l’eredità artistica.

A distanza di 110 anni dalla sua partecipazione all’Esposizione Internazionale dʼArte del 1911, Gustav Klimt torna in Italia e due grandi eventi espositivi celebrano il percorso artistico di uno dei più grandi esponenti della secessione viennese, sottolineandone rispettivamente la dimensione pubblica e privata.

Un evento espositivo che segna il ritorno in Italia di alcuni dei suoi capolavori provenienti dal Belvedere Museum di Vienna, dalla Klimt Foundation e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz. Una mostra che ripercorre le tappe dell’intera parabola artistica di Gustav Klimt, il suo aspetto “pubblico”, e, oltre a presentarne il ruolo di cofondatore della Secessione viennese, per la prima volta indaga sul rapporto dell’artista con l’Italia, narrandoci dei suoi viaggi e dei suoi successi espositivi.
La rassegna – curata da Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundationdi Vienna – presenta anche una selezione di dipinti e sculture di altri artisti, che supporta il racconto del periodo della Secessione viennese e dell’influsso di Klimt in Italia.

Ospite d’eccezione della mostra sarà Ritratto di Signora (1916-17), trafugato dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato nel 2019.

Ricci Oddi – Ritratto di signora di Gustav Klimt

A seguire Piacenza – dove saranno rinnovate le prestigiose collaborazioni internazionali – che presso la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e altri spazi contigui ospiterà la mostra Klimt intimo, che si terrà dal 5 aprile 2022, secondo grande evento curato da un comitato scientifico composto da Gabriella Belli, Elena Pontiggia, Lucia Pini, Valerio Terraroli.

Klimt e gli artisti della sua cerchia sono rappresentati da oltre 200 opere tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture, prestati eccezionalmente dal Belvedere Museum di Vienna e dalla Klimt Foundation, tra i più importanti musei al mondo a custodire l’eredità artistica klimtiana, e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.

L’esposizione offre al pubblico uno sguardo inedito e particolare sulla vicenda del grande artista viennese. Partendo dall’opera ritrovata della Galleria Ricci Oddi, la mostra si propone come scoperta di un “Klimt ritrovato” anche nella sua dimensione più intima e personale, fino ad ora sfuggente, restituendo attraverso opere e documenti lo spessore di una vicenda umana e artistica a un tempo.

Klimt pubblico e Klimt privato, due mostre che si completano e si integrano, da visitare entrambe per conoscere a fondo il grande artista.

Gustav Klimt
Ritratto di signora in bianco, 1917-1918
Olio su tela, 70×70 cm
Belvedere, Vienna
© Belvedere, Vienna

La mostra a Roma propone al pubblico opere iconiche di Klimt come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) (1907) e Amalie Zuckerkandl (1917-18). Sono stati anche concessi prestiti del tutto eccezionali, come La sposa (1917-18), che per la prima volta lascia la Klimt Foundation, e Ritratto di Signora (1916-17), trafugato dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato nel 2019.

Fanno da cornice a questi grandi lavori del maestro austriaco e contribuiscono al racconto del periodo della Secessione viennese, anche dipinti e sculture del Museo Belvedere, firmati da altri artisti, quali Josef Hoffmann, Koloman Moser, Carl Moll, Johann Victor Krämer, Josef Maria Auchentaller, Wilhelm List, Franz von Matsch e molti altri.

Cartoline autografe documentano in mostra i viaggi in Italia di Klimt, che visitò Trieste, Venezia, Firenze, Pisa, Ravenna – dove si appassionò ai mosaici bizantini – Roma e il lago di Garda, cui si ispirarono alcuni suoi paesaggi. Questi viaggi furono importanti per l’evolversi della sua ricerca creativa e ne accrebbero l’influsso sugli artisti italiani. Per questo al Museo di Roma a Palazzo Braschi le opere di Klimt saranno messe a confronto con quelle di artisti italiani come Galileo Chini, Giovanni Prini, Enrico Lionne, Camillo Innocenti, Arturo Noci, Ercole Drei, Vittorio Zecchin e Felice Casorati che – recependo la portata innovativa del linguaggio klimtiano molto più dei pittori viennesi del loro tempo – daranno vita con diverse sensibilità e declinazioni alle esposizioni di Ca’ Pesaro e della Secessione romana.

Grandi capolavori ma non solo. Al Museo di Roma, infatti, grazie alla collaborazione tra Google Arts & Culture Lab Team – nuova piattaforma di Google dedicata all’approfondimento delle arti – e il Belvedere di Vienna, tornano in vita tre celebri dipinti conosciuti come Quadri delle Facoltà – La Medicina, La Giurisprudenza e La Filosofia -, allegorie realizzate da Klimt tra il 1899 e il 1907 per il soffitto dell’Aula Magna dell’Università di Vienna e rifiutate da quest’ultima perché ritenute scandalose. Ciò che rimane di queste opere andate perdute nel 1945 durante un incendio scoppiato al castello di Immendorf in Austria, sono solo alcune immagini fotografiche in bianco e nero e articoli di giornale. La sfida di Google Arts & Culture è stata quindi di ricostruire digitalmente i pannelli a colori, attraverso il Machine Learning (un sottoinsieme dell’Intelligenza Artificiale) e con la consulenza del dott. Franz Smola, curatore della mostra e tra i maggiori esperti di Klimt al mondo.

Gustav Klimt
Johanna Staude, 1917-1918
Olio su tela, 96×68,5 cm
Belvedere, Vienna
© Belvedere, Vienna
Photo: Johannes Stoll

Partendo da una ricerca condotta dallo stesso Smola su descrizioni che gli studiosi del tempo e giornalisti avevano fatto dei tre dipinti ancora esistenti, il materiale raccolto è stato messo a confronto con le colorazioni utilizzate da Klimt nei dipinti realizzati in quello stesso periodo e ancora esistenti. Da qui, Emil Wallner, programmatore creativo per Google Arts & Culture, ha programmato un algoritmo di machine learning per creare un modello statistico di texture, motivi e colori di ciò che rimaneva dei Quadri delle Facoltà; Smola e Wallner hanno quindi hanno preso i riferimenti cromatici e li hanno aggiunti con cura ai tre dipinti di Klimt.
Mettendo insieme le testimonianze in bianco e nero e i riferimenti cromatici, il modello statistico è stato ingrado di collegare i motivi in scala di grigi con le colorazioni dei dipinti di Klimt ancora esistenti, restituendo ai Quadri delle Facoltà i loro colori originali.

Sono inoltre lieta del fatto che la mostra renda un omaggio speciale algenius loci, testimoniando illegame che Gustav Klimt strinse con l’Italia, e con Roma in particolare, durante la sua vita. Un esempioper tutti è il padiglione austriaco progettato da Josef Hoffmann in cui furono presentati otto dipinti diKlimt, che fu senza dubbio una delle attrazioni della grande Esposizione internazionale tenutasi a Romanel 1911. La mostra rievoca anche le due partecipazioni del pittore alla Biennale d’arte di Venezia del1899 e del 1910 – quest’ultima soprattutto fu un grande successo per Klimt. Le recensioni e i resocontiprevalentemente positivi apparsi sui giornali dell’epoca, e non ultimo l’acquisto di due importanti opereklimtiane da parte degli enti culturali pubblici italiani, indicano che nessun altro Paese al di fuoridell’Austria comprendeva l’arte del maestro viennese come l’Italia.
Stella RolligDirettrice generale del Belvedere, Vienna

Klimt. La Secessione e l’Italia è una mostra promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna. La mostra vede comemain sponsor Acea, special partner Julius Meinle Ricola, partner Catellani & Smith, radio partner Dimensione Suono Softed è consigliata daSky Arte. A Piacenza la mostra, prodotta e organizzata da Arthemisia, vedrà anche la partecipazione del Comune di Piacenzae della Galleria Ricci Oddi.

Dal 27 ottobre il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospita un evento espositivo eccezionale: “Klimt. La Secessione e l’Italia”. Una mostra che ripercorre la vita e la produzione artistica del pittore austriaco, con un focus inedito sulla sua esperienza in Italia.

Informazioni

Luogo

Museo di Roma a Palazzo Braschi, Piazza San Pantaleo, 10-00186 Roma

Orario

Dal 27 ottobre 2021 al 27 marzo 2022

Dal lunedì al venerdì ore 10.00-20.00
sabato, domenica ore 10.00-22.00
1 novembre e 8, 27, 28, 29 e 30 dicembre ore 10.00-22.00
La biglietteria chiude un’ora prima
24 e 31 dicembre ore 10.00 – 14.00
Chiuso 25 dicembre, 1 gennaio

Siti internet

www.museodiroma.it
www.museiincomuneroma.it
www.arthemisia.it

CONSULTA SEMPRE LA PAGINA AVVISI prima di programmare la tua visita al museo.

Biglietto d’ingresso

€ 13,00 intero
€ 11,00 ridotto
€ 4,00 speciale scuola ad alunno (preacquisto obbligatorio esclusivamente allo 06 82077777, ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni)
€ 22,00 speciale Famiglie (preacquisto obbligatorio esclusivamente allo 060608, 2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni)

Audioguide Mostra in Italiano e inglese: € 5,00

CONVENZIONE
Grazie a un accordo con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea – dove è esposta l’opera di Klimt Le tre età della donna -, i visitatori che esibiranno il biglietto della mostra Klimt. La Secessione e l’Italia godranno del biglietto ridotto di € 7,00 per la visita alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.
Verrà altresì concesso il biglietto ridotto di € 11,00 alla mostra di Klimt. La Secessione e l’Italia ai visitatori che presenteranno il biglietto della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Tale riduzione non è cumulabile con altre forme di scontistica previste dalle due sedi museali.

La mostra non rientra nelle gratuità della prima domenica del mese.

Per maggiori dettagli consultare la pagina: Biglietti

Info allo 060608 tutti i giorni (ore 9.00 -19.00)
Prenotazione obbligatoria dell’INGRESSO per gruppi e scuole allo 06 82077777 (ore 9.00 -19.00)
Prenotazioni di VISITE GUIDATE per gruppi e scuole allo 06 82077777 (ore 9.00 -19.00)
Tariffe gruppi € 90,00; scuole € 70,00 (biglietto escluso, prenotazione obbligatoria, max 25 persone)
Le attività didattiche per scuole di Roma e Città Metropolitana sono gratuite fino ad esaurimento delle disponibilità, previa prenotazione e pagamento del biglietto di ingresso.

Main sponsor ACEASpecial partner Julius Meinl e Ricola, Partner Catellani & Smith, Radio partner Dimensione Suono Soft, Media coverage by Sky Arte

Tipo

Mostra|Arte Contemporanea

Catalogo

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