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Giovanni BOLDINI, Nudo Di Ragazza.

TEFAF Maastricht 2018

Quest’anno al TEFAF Maastricht 2018 (9 – 18 marzo), appuntamento fieristico mondiale dedicato all’arte, all’antiquariato e al design, una serie di proposte pittoriche interessanti. La selezione presentata quest’anno è ispirata ai dipinti dal Neoclassicismo al primo Novecento.

Michelangelo PACETTI. Scena di caccia.

A conferma di tale interesse per la pittura italiana, verrà presentato un raro e prezioso olio di Giovanni BOLDININudo di donna, 1890, esposto per la prima volta nel 2015 alla più importante mostra monografica dedicata all’artista ferrarese “Giovanni Boldini lo spettacolo della modernità” tenutasi a Forlì e testimonianza della fama internazionale raggiunta dal suo autore nella Parigi dell’Ottocento, capitale assoluta dell’arte moderna. Il dipinto è caratterizzato da una pittura ricca di forza vitalistica e libertà espressiva, nonché da una pennellata dinamica e impetuosa, tipica del miglior Boldini dove l’artista riesce a far emergere la seducente sensualità del corpo femminile. La giovane modella è distesa nel disordine di un letto scomposto, con i capelli sciolti e gli occhi chiusi; il dipinto emana una forte carica erotica, mantenendo la scena stabilmente elegante.

Giovanni BOLDINI. Nudo Di Ragazza.

Di interesse storico-artistico i tre dipinti realizzati da Giulio Aristide Sartorio. I pannelli costituiscono un importante ritrovamento di parti del grande fregio decorativo intitolato Dalla caduta di Roma imperiale alle conquiste ultime della scienza, realizzato da Sartorio per la Sala del Lazio in occasione dell’Esposizione Internazionale del Sempione a Milano nel 1906. Il fregio, dipinto “en grisaille” ad olio su tela, era composto da una teoria di pannelli, con i quali l’artista intendeva illustrare “l’energia dell’Italia nella Storia, tramite dell’idea classica al mondo moderno”e fu considerato dalla critica una delle più riuscite imprese decorative di Sartorio. Il fregio fu poi riadattato nel 1924, in occasione della Crociera della Regia Nave Italia, quando l’artista, con la carica di Commissario per le arti con il compito di diffondere la conoscenza dell’arte italiana, compì in otto mesi il periplo dell’America latina. .

Giulio Aristide Sartorio. Dal mito delle Forze brute.
Giulio Aristide Sartorio. Dalle grandi scoperte traverso.

Nei tre pannelli esposti, rispettivamente Dalle grandi scoperte traverso le tristi età, al risorgere vivo della Stirpe, Dal mito delle Forze brute domate alle conquiste ultime della scienza eAvvenimento d’Arte e di Cultura, l’artista anticipa nello sviluppo della composizione, nella ricercata eleganza stilistica e nel movimento fluido e dinamico delle figure quella che sarà la sua maggiore opera monumentale, la decorazione dell’aula parlamentare a Montecitorio a Roma, di pochi anni successiva.

Giulio Aristide Sartorio. Avvenimento d’Arte e di Cultura.

La grande tela Primavera datata 1925 di Cagnaccio di San Pietro, uno dei maggiori iperrealisti italiani, la cui pittura delineata, compatta e precisa e il particolarissimo colore smaltato, quasi vitreo è  il manifesto del “Realismo Magico”, la corrente artistica elaborata in Italia negli anni ’20 con evidenti contatti con la Nuova Oggettività e il Magischer Realismus nord europeo. Il dipinto, proveniente da una collezione privata italiana,  ha rivelato una storia affascinante fino ad oggi sconosciuta: attraverso le approfondite ricerche condotte e all’esame radiografico eseguito in sede di pulitura si è scoperto che il dipinto è stato esposto per la prima volta a Ca’ Pesaro nel 1923 con il titolo Primavera, due anni dopo l’artista, più consapevole delle ragioni della sua pittura e nel clima del  “Realismo magico” sente il bisogno di eliminare dal quadro il troppo evidente naturalismo rendendo di fatto il quadro il manifesto della nuova corrente artistica. In quell’occasione lo firma e lo data 1925 e da quel momento in poi verrà esposto con il titolo Le due Sorelle o La lettera.

Cagnaccio di San Pietro. Primavera.

Il dipinto Ritratto di Giorgione di Antonio Canova viene esposto al pubblico per la prima volta. L’artista dipinse la tavola alla maniera di Giorgione presentandola al Principe Abbondio Rezzonico, con lui decisero di mostrarla agli ospiti invitati a cena con quell’attribuzione per vedere la loro reazione. Come scrisse Antonio D’Este nelle Memorie di Antonio Canova nel 1864 “Il principe invitò a pranzo varie persone, fra le quali Angelica Kauffman, l’Hamilton, il Volpato, il Cades, il Cavallucci ed il Burri abile ristauratore di quadri… e ed unanimemente giudicarono essere originale, esclamando questo è Giorgione; come è dipinto! come è disegnato! che bell’effetto di colore !”.

Antonio Canova. Ritratto di Giorgione.

Galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art

Nata dalla fusione di due storiche gallerie antiquarie presenti sul mercato da diverse generazioni, la Galleria Francesca Antonacci Damiano Lapiccirella Fine Art, con sede in un suggestivo cortile del centro storico di Roma, è un punto di riferimento per gli appassionati di dipinti del “Grand Tour”, per disegni e sculture di artisti europei tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo e con uno sguardo attento agli artisti dei primi anni del XX secolo. La Galleria partecipa a diverse Mostre dell’Antiquariato: TEFAF Maastricht, Salon du Dessin, Parigi, Biennale des Antiquaires a Grand Palais, Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Palazzo Corsini a Firenze, Fine Art Paris e la Mostra Internazionale di Palazzo Venezia a Roma.

Galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art | Via Margutta 54 – 00187 Roma

Tel +39.06 45433036 | Fax +39.06 45433054

info@al-fineart.com | www.al-fineart.com

Edita Broglio. Mezzogiorno.

GALLERIA ANTONACCI LAPICCIRELLA FINE ART

AL TEFAF MAASTRICHT 2018

Preview stampa: giovedì 8 marzo 2018, ore 10,00-19.00

Inaugurazione: giovedì 8 marzo 2018, ore 11,00-19,00

Apertura al pubblico: 9 – 18 marzo 2018, ore 11,00-19,00

STAND n. 345

 

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