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Nadja Michael nell'opera "Salomé" alla Royal Opera House di Londra © Robbie Jack - Corbis. Corbis Entertainmen

Opera: passione, potere e politica al Victoria & Albert Museum

Fino al 25 febbraio a Londra la mostra dedicata all’Opera e alla sua storia centenaria

Un viaggio imperdibile in oltre 400 anni di una storia fatta di passione, potere e politica. È quello che è possibile compiere al Victoria & Albert Museum di Londra, in collaborazione con la Royal Opera House, fino al 25 febbraio, attraverso la mostra dedicata all’Opera.

Prima esibizione di questa portata a esplorare l’opera su grande scala, permette al pubblico di immergersi in alcuni dei momenti chiave della storia del genere, dagli albori nell’Italia del Rinascimento fino al presente, concentrandosi su sette prime svoltesi nel corso del tempo in altrettante città.

“Milano”, dalla serie “Fratelli d’Italia”
© Matthias Schaller

La mostra mira a evidenziare il carattere multi-sensoriale dell’opera, che unisce in sé diverse forme d’arte, e i fattori social, politici, artistici ed economici che hanno interagito nel corso della sua storia, che è anche la storie dell’Europa.

“Si tratta di un progetto ambizioso anche per il V&A Museum, da sempre leader indiscusso dell’innovazione in ambito museale ed espositivo – ha spiegato il curatore della mostra, Kate Bailey – Lavorare a stretto contatto con la Royal Opera House è stato eccezionale, e ci ha permesso di portare l’opera in vita in questo nuovo spazio”.

Allestimento della mostra “Opera: passione, potere e politica”
© Victoria and Albert Museum, Londra

Opera: passione, potere e politica” si compone di filmati digitali di performance operistiche e di oltre 300, straordinari, reperti. Tra i più interessanti, il costume disegnato dal pittore Salvador Dalí per la produzione del 1949 di “Salomè” di Peter Brook; “Concerto nei Giardini delle Tuileries” di Edouard Manet, un capolavoro della pittura mondiale, che contestualizza l’approccio moderno di Wagner alla musica nella Parigi del 1860; la partitura originale del “Nabucco” di Giuseppe Verdi dall’Archivio Storico Ricordi di Milano; uno dei due brani sopravvissuti della prima opera messa in scena per il pubblico (“L’incoronazione di Poppea”).

Il materiale originale della première della “Lady Macbeth del Distretto di Mcensk” di Stostakovich, tenutasi a San Pietroburgo nel 1934, inclusa la partitura originale del compositore, le indicazioni per gli interpreti sul palcoscenico, il libretto, i modelli e i costumi, viene riunito ed esposto per la prima volta al di fuori della Russia.

Sette le città e le première tra cui si muove l’esposizione. Si parta dalla Venezia di fine Seicento per “L’incoronazione di Poppea” di Claudio Monteverdi, per spostarsi poi a Londra per il “Rinaldo” di Georg Friedrich Händel (1711), a Vienna per “Le nozze di Figaro” di Mozart (1786), a Milano per il “Nabucco” di Verdi (1842). E ancora a Parigi per l’opera in tre atti di Richard Wagner “Tannhäuser” (1861), a Dresda per la “Salomè” di Richard Strauss (1905) e a San Pietroburgo, ultima tappa dell’ideale viaggio, per la “Lady Macbeth del Distretto di Mcensk” del compositore russo Stostakovich.

Attraverso cuffie e altoparlanti le sale della mostra sono invase da rappresentazioni operistiche di livello mondiale, che cambiano dinamicamente mentre lo spettatore esplora oggetti e città, creando un’esperienza sonora evocativa e immersiva. La mostra include anche una nuova registrazione del Coro della Royal Opera che canta “Va, pensiero” (il coro degli schiavi ebrei) dal “Nabucco” di Verdi, in un’installazione sonora a 360 gradi.

Prova generale dell’opera “Einstein on the Beach” di Philip Glass
© Lawrence K. Ho Los Angeles Times Getty Images

“Opera: passione, potere e politica” è la prima mostra pensata appositamente per la Sainsbury Gallery del Victoria & Albert Museum. Ad accompagnarla, fino alla data di chiusura del 25 febbraio, eventi live e tutta una serie di iniziative promosse da BBC Arts in collaborazione con il Museo, la Royal Opera e compagnie operistiche di alto profilo provenienti da tutto il Regno Unito, per avvicinare a questo mondo il più ampio pubblico possibile.

Perché come mostrano i filmati delle première del XX e del XXI secolo, posti come simbolica conclusione del percorso espositivo, l’opera, dalla sua culla europea, si è poi spostata nel corso del tempo arrivando a conquistare tutto il mondo, assumendo sempre nuove forme.

 

“Opera: passione, potere e politica” sarà aperta al Victoria & Albert Museum di Londra fino al 25 febbraio.

About Roberta Turillazzi

Giornalista per passione e professione dal 2015. Mamma e moglie giramondo, che attualmente vive a Londra. Lettrice a tempo pieno. Amo l'arte, il cinema, i libri e il calcio.

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