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Sandra Baruzzi. Dall’Orizzonte all’Origine

Sandra Baruzzi, Approdo alla Nuvola, 2016
Sandra Baruzzi, Approdo alla Nuvola, 2016

Ancora oggi, domenica 16 ottobre, è visitabile la mostra In Quale Orizzonte? di Sandra Baruzzi presso Casa Gallo a Castellamonte nell’ambito di Terra! a cura di Olga Gambari. Le città di Sandra Baruzzi sono esposte anche a Torino per la mostra d’arte collettiva Origine a cura di Amalia de Bernardis e Ivan Fassio nella Cripta di San Michele Arcangelo con il Patrocinio della Città di Torino

La nostra vita, analiticamente, implica una rassegnazione all’instabilità e allo squilibrio. È la fissità delle sue forme a renderla possibile e testimoniabile. All’interno di queste strutture ci muoviamo, in un percorso a ostacoli, tentando di scardinare e, successivamente, rifondare canoni e regole.
Sotto le meraviglie delle superfici dei mari, sognano, insieme, la materia più grezza, il nutrimento più denso, i gioielli di mille e mille tesori. La crosta terrestre garantisce il nostro passo, là dove il cratere non si è ancora affacciato. I cieli, infine, avrebbero consistenza di lenzuola aeree ripiegate, per chi non sapesse respirare l’ossigeno: oltre le macchie delle nubi fino alla cassettiera atmosferica.
Abbiamo la curiosità di indagare tra le crepe del mondo, creando connessioni insperate, stendendo e stirando la nostra magnetica attrazione nei confronti della sinestesia: orizzonte variabile, sensibile – nostro malgrado – ai cambi di umore e di stagione.
La ricerca della verità, a questo modo, – proprio nella tentazione che impone ad ogni esperienza artistica – non può sfuggire a un metodo. Continue riproposizioni e imposizioni di pratiche la renderanno assimilabile ad un percorso di raggiungimento dell’estasi. Così, fare violenza alle consuetudini sarà sempre il criterio costituente di ogni estetica.
Alzare la temperatura per assimilare nuovi colori. Prendere coscienza di un’identità per poi abbandonarla. Credere nell’ordine di un’architettura per scontrarsi perennemente nella casualità o nella causalità. Frequentare la folla per sentirsi soli. Affrontare una traversata personale come se si trattasse dell’Esodo di un’intera popolazione. Ecco la magia della narrazione, intervento tanto apotropaico da poter svelare d’un tratto un significato, velando gli occhi a parte d’una sensibilità.
L’esercizio dell’eterna e inevitabile finzione ci manterrà, sempre più flebilmente, ancorati alle nostre percezioni. Giungeremo a un passo dall’irraggiungibile e perfetta visione. Fino a quando un improvviso bagliore illuminerà il deserto e ci costringerà alla realtà, dove spazio e tempo svaniranno senza lasciare via di scampo al caso: limbo perpetuo, luccichio della vanità.

Per Sandra Baruzzi, queste sono le case che abitiamo, le navi che comandiamo inconsapevolmente: dovunque, al di là di ogni immagine pretestuale o residuale. I territori, che colonizziamo, mantengono una vista sulla scogliera, aprono una finestra sul firmamento. Miracolo dei tetti: progresso della tana, della paglia.

Le lapidi immortalano nella storia individuale e comunitaria un attimo invariabile: la condizione d’essere al mondo. Folgorazione estrema: non fossero orchidee, rosa giglio tulipano saprebbero comunque galleggiare.

Sandra Baruzzi, In Quale Orizzonte? : http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=162015
Sandra Baruzzi per Origine, Torino: http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=162690

About Ivan Fassio

Poeta, scrittore, curatore d'arte contemporanea.

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