Artissima 2017 dimostra ancora una volta il proprio carisma sotto la guida di Ilaria Bonacossa.
Le quattro giornate, dal 2 al 5 novembre, che hanno portato a Torino galleristi e collezionisti di tutto il mondo hanno dimostrato una cosa: Artissima funziona e anche bene.
Il cambio di vertice ha confermato quanto piaceva della formula consolidata e ha aggiunto alcune novità. Tra queste la nuova sezione Disegni volta a valorizzare la più antica e contemporanea delle forme d’arte. L’idea è quella di dare vita a nuove forme di collezionismo e probabilmente ha funzionato.
206 le gallerie all’Oval di Torino. 32 le nazioni presenti. 62% le gallerie straniere, oltre 700 gli artisti presentati e più di 2.000 le opere in fiera.
Alla succitata sezione Disegni erano affiancate le sezioni già consolidate: Main Section, New Entries, Dialogue, Editions & Publishing, Present Future e Back to the Future.
Il Premio Fondazione Ettore Fico, dedicato ai giovani artisti, è andato a David Edouard presentato dalla Galerie Chantal Crousel.
David Haines, presentato dalla galleria Upstream, ha vinto il Refresh Premio Irinox dedicato alla sezione Disegni.
Il Campari Art Prize è stato invece assegnato a Sári Ember presentata dalla Ani Molnár Gallery.
Cally Spooner è la vincitrice dell’edizione 2017 del Premio illy Present Future, sostenuto da illycaffè dal 2001 e assegnato all’artista considerato più interessante nella sezione Present Future dedicata ai talenti emergenti.
Il Premio Sardi per l’Arte Back to the Future, riservato alla galleria con il progetto più interessante in termini di rilevanza storica e di presentazione dello stand, è stato attribuito alla Galleria Loevenbruck di Parigi con un progetto su Jean Dupuy.