Il giornalista Rocco Moliterni fa il punto sullo stato della cultura torinese

Un paradosso secondo Moliterni visto che la Torino capitale dell’arte contemporanea, in un momento in cui l’arte povera è in auge, non è riuscita ad affidare Rivoli, dice sempre Moliterni, ad esperti, a persone capaci di valorizzarlo.
La fotografia sembra un esempio da seguire. Dopo anni di stasi il settore sta ripartendo.
Per Moliterni voler bene alla nostra città è anche far vedere al mondo le nostre opere. Non solo mettere in mostra le centinaia di migliaia di pezzi chiusi nei magazzini, ma anche portarli al mondo. Fare esattamente come fa la concorrenza. Produrre mostre che possano girare il mondo.
E’ grave, conclude Moliterni, che la politica torinese in 10 anni non sia stata in grado di dare alla città una sede museale che non sia lo “scantinato” della GAM.