venerdì , 11 Ottobre 2024

Nello studio di Pino Oliva tra fumetti e arte contemporanea

Con in tasca una laurea in Giurisprudenza mai utilizzata, da oltre 30 anni Pino Oliva si divide tra illustrazione, graphic novel e dipinti.

Pino Oliva nel suo studio
Pino Oliva nel suo studio

Appassionato di disegno fin da bambino, oggi Pino Oliva è un artista, illustratore e graphic novelist materano, ma, come dice lui stesso, fare di un sogno il proprio lavoro non è facile: “Disegnare è sempre stata la mia passione. Sono riuscito a farlo diventare il mio mestiere con tanti sacrifici. I sogni vanno accompagnati, hanno un percorso molto lungo, ma realizzarli ti rende davvero felice”.

Archiviata da subito la laurea in Giurisprudenza, da più di 30 anni Oliva lavora nel mondo dell’immagine occupandosi di progetti grafici, fumetti, illustrazione, arte contemporanea ed esponendo le sue opere in Italia e all’estero. Tra le mostre più importanti, dal 2005 ad oggi, il Premio Celeste a Siena, dove si è guadagnato una menzione speciale, Plot Art Europa a Valencia e Spirited Cities and City Spirits a Mumbay. “Ci sono un paio di progetti di nuove mostre ma per adesso dipingo. L’importante per un artista è lavorare, essere ispirato – osserva Oliva -. Le esposizioni vengono dopo. Ho fatto moltissime mostre, una settantina, ma ho sempre pensato che esporre sia un passo successivo. Tra l’altro adesso, grazie ai social, far conoscere i propri lavori è diventato molto più semplice. Negli spazi della Galleria Opera Arte & Arti, poi, Enrico Filippucci si occupa delle mie opere e questo è un bene. Affidarsi a un gallerista permette di lavorare con più serenità”.

"Dei fuochi non dimenticarti" @ Pino Oliva
“Dei fuochi non dimenticarti” @ Pino Oliva

Nei dipinti di Oliva è evidente il lavoro sul colore, un processo tutt’altro che istintivo che nasce dall’esigenza di liberarsi del segno per lasciare spazio solo alle forme cromatiche e al gesto pittorico. “Di norma lavoro con una serie di schizzi preparatori prima di partire con un nuovo quadro – spiega -. Nasco come disegnatore ma nei miei quadri sento la necessità di emanciparmi dal disegno. Lavorare solo con il colore è complesso. Specie con le tinte forti, che uso molto, si rischia di creare caos. Ecco perché stabilisco prima quali colori utilizzare. Tutta la struttura del quadro è pensata guardando alla teoria dei colori complementari e agli equilibri tra i colori. Questo mi permette di lavorare con tinte accese senza risultare aggressivo”.

"In fondo al tuo cuore" @ Pino Oliva
“In fondo al tuo cuore” @ Pino Oliva

Da qualche anno Oliva ha iniziato a inserire Matera nelle sue opere pittoriche: “Non avevo mai dipinto i Sassi da ragazzo. Ho cominciato di recente, però do alla città una forma nuova, colorandola. Il colore è vita e Matera è cresciuta tantissimo negli ultimi 15 anni”. Pino cerca di portare alla luce la “memoria arcaica” che Matera conserva nelle pietre, negli abitanti, nel paesaggio che la circonda. Ricorrono spesso nei suoi quadri delle silhouette scure, quasi delle madonne laiche, che si aggirano per la Murgia e tra le case-grotta dei Sassi. “Sembrano le madonne nere tipiche della tradizione religiosa del Sud Italia. C’è un forte senso di sacralità che accompagna la storia di Matera, lo testimoniano tra le altre cose le oltre 150 chiese rupestri sparse intorno alla città. Ho cercato di recuperare questa sacralità in una forma diversa, laica”.

Un disegno preparatorio di "Chitaridd, il bandito di Matera"
Un disegno preparatorio di “Chitaridd, il bandito di Matera”

Ma Pino non è “solo” un pittore. Molti suoi racconti a fumetti sono stati pubblicati su riviste nazionali del fumetto d’autore e, dal 2007 ad oggi, ha pubblicato quattro graphic novel, con La Stamperia Liantonio “Cronache materane degli anni ‘70” (2007), “Telline. Cronache metapontine negli anni ‘70” (2009), “Tutto succederà. Cronache materane degli anni ’80” (2011) e, nel 2014, con Lavieri Edizioni, “Matera 21 settembre 1943”.

I primi tre volumi sono racconti autobiografici che per certi versi costituiscono anche un’analisi sociologica di come si viveva 30 anni fa a Matera e sulla costa ionica, dove Oliva ha trascorso la sua infanzia. L’ultimo graphic novel, invece, uscito nel 2014 e realizzato insieme allo storico Francesco Ambrico, racconta ciò che accadde a Matera il 21 settembre 1943, giorno dell’insurrezione popolare contro l’occupazione nazi-fascista. In quella giornata fu perpetrato un crimine di guerra, la cosiddetta “strage di Matera”: i nazisti rinchiusero 16 persone nel Palazzo della Milizia, che poi fecero saltare in aria. Per il coraggio dimostrato e per le perdite umane la città di Matera è stata insignita della medaglia d’argento al valor militare e della medaglia d’oro al valore civile. “Con Ambrico abbiamo ricostruito dettagliatamente quello che accadde il 21 settembre del 1943, avvalendoci di circa 200 documenti storici, in parte recuperati in Inghilterra quando, qualche anno fa, sono stati desecretati molti atti militari. Solo così siamo venuti a conoscenza di particolari che hanno dato nuova luce a un episodio drammatico della nostra storia”.

Una vignetta da "Chitaridd, il bandito di Matera"
Una vignetta tratta da “Chitaridd, il bandito di Matera”
Una tavola tratta da "Chitaridd, il bandito di Matera"
Una tavola di “Chitaridd, il bandito di Matera”

Da qualche anno, Oliva sta lavorando a un nuovo graphic novel che racconterà la storia di “Chitaridd”, ultimo brigante operante in Basilicata con cui probabilmente si concluse il fenomeno del brigantaggio post-unitario per evolversi in banditismo. Il nuovo libro si intitolerà “Chitaridd, il bandito di Matera” e sarà realizzato a sei mani. Insieme a Oliva sono impegnati nella realizzazione Silvio Teot, che si occupa del soggetto, e Nanni Teot, colorista: “Sono necessarie sei mani perché si tratta di un lavoro estremamente lungo e complesso. Quando lavoro a un romanzo a fumetti a carattere storico cerco di essere il più dettagliato possibile nelle ambientazioni, nei vestiti e anche nelle fisionomie dei personaggi. Ho studiato tantissime fotografie dell’epoca per capire i tratti dei contadini di allora, che avevano lineamenti molto più marcati dei materani di oggi e una diversa statura”. Un’altra enorme difficoltà è dipesa dall’assenza di immagini di Chitaridd. Del brigante esiste una sola fotografia, sgranata, che lo ritrae negli istanti dopo la morte. Oliva ha dovuto faticare per ridargli un volto. Ad oggi sono state realizzate 40 tavole di “Chitaridd, il bandito di Matera”. Ne mancano circa un centinaio perché il nuovo romanzo a fumetti possa vedere finalmente la luce.

About Sabrina Colandrea

Giornalista professionista materana, classe 1986, ho vissuto, studiato e lavorato a Pisa, Genova, Torino e Roma. Dal 2013 ho scritto soprattutto di cultura, arte e spettacolo per Mentelocale, La Repubblica Torino, Uncò Mag, Goa Magazine, Il Quotidiano della Basilicata. Ho all’attivo una serie infinita di stage, degni di nota e zuppi di sudore i due mesi a Rainews24 e i tre mesi nell’ufficio stampa e relazioni esterne dell’Università di Torino. Dopo un’esperienza nella redazione del talk show “Avanti il prossimo” su TV2000, ho lavorato come addetta stampa e videomaker freelance per emittenti tv, festival e associazioni culturali. Dal 2019 sono in forze nella redazione della web radio Activa, dedita alla divulgazione tecnologica. Con Canale Arte torno al mio primo amore, la parola scritta.

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