Ermanno Barovero. Due Rose su fondo nero

Ermanno Barovero, Due Rose (fondo nero), courtesy Studio Fornaresio
Ermanno Barovero, Due Rose (fondo nero), courtesy Studio Fornaresio

Ermanno Barovero, Due Rose (fondo nero), acquaforte, acquatinta, carborundum, esposizione a cura di Gianni Fornaresio

Ermanno Barovero. Fiori come Segni Ancestrali, Sogni Originari

“Due rose su fondo nero” di Ermanno Barovero, eclettico tentativo di sintesi postmoderna, rappresenta una rilevante prova tra le proposte dello stesso artista esposte in permanenza presso lo Studio Fornaresio a Torino

L’oscurità dello sfondo richiama, più che una notte, un inchiostro. Materia indistinta e primordiale della scrittura, il nero si impone come sorgente della rappresentazione. Rose di un rosso violento esplodono ad una distanza minima dal colore che le precede. Se dovessimo descriverle a chi non può vederle, potremmo riferirci ad esse come ad allucinazioni, improvvise apparizioni, epifanie. Se, invece, siamo presenti di fronte al quadro, ne percepiamo la somiglianza con le immagini che compaiono in noi ogni volta in cui chiudiamo gli occhi. Simulacri del dormiveglia, abbozzano il momento ultimo precedente al sonno. L’estrema percezione, che deflagra prima della discesa nell’indistinto spazio onirico, è fissata nella frazione di tempo che sfiora l’assenza di sensibilità.
Ermanno Barovero dipinge corolle di carne, piante seducenti, misteri vegetali su lamiere smaltate, ferro, tavole e tele. La sua pratica artistica tenta l’eclettismo degli stili. Una sorta di approccio postmoderno filtra archetipi della storia dell’arte e li amalgama in una sintesi decorativa. Metafore barocche e movimento futurista s’intrecciano in un discorso che sembra procedere da una base astratta per ritornare alla riconoscibilità della figura: svolgimento a ritroso della rivoluzione avanguardistica novecentesca. Attraverso i secoli, l’artista ha concentrato, nella trama delle proprie opere, la carica di modelli ricorrenti. Come in un rapporto ancestrale con la pittura, l’immagine scaturisce dalla forza del tratto e dalla consuetudine con l’utilizzo del segno elementare. Immaginarie pareti evanescenti di un mondo antico, supporti metallici e tele si aprono a noi, appena scende la notte. Accoglieranno la nostra riproduzione del visibile, l’incisione della nostra esperienza, la copia della copia del nostro primo sogno.

Ermanno Barovero, Due Rose (fondo nero)
STUDIO FORNARESIO
Via Le Chiuse, 1/a
10144 Torino
Tel. & Fax: 011-19702207
http://www.fornaresio.com/
http://www.ermannobarovero.it/

About Ivan Fassio

Poeta, scrittore, curatore d'arte contemporanea.

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