Da Tiziano a Van Dick: il volto del ‘500

Alla Casa dei Carraresi di Treviso, dal 26 settembre al 3 febbraio, la mostra dedicata alla pittura veneta del Cinquecento, da Tiziano a Van Dick

Cinquanta opere, cinquanta storie, cinquanta emozioni per rivivere il fascino e il volto del Cinquecento. Aprirà al pubblico il 26 settembre, per restare visitabile fino al 3 febbraio 2019, “Da Tiziano a Van Dyck. Il volto del ‘500” la mostra organizzata da ARTIKA, curata da Ettore Merkel e allestita presso la suggestiva cornice della Casa dei Carraresi di Treviso.

Per l’esposizione si è attinto in forma integrale da una delle maggiori collezioni private del Veneto, quella creata a partire dal secondo dopoguerra da Giuseppe Alessandra. I dipinti selezionati propongono un affascinante percorso che dal Rinascimento passa al Manierismo fino a toccare i confini del Barocco.

Sebastiano Bombelli, Procuratore Veneziano, 1685-90

L’idea è quella di mettere in risalto, attraverso la suddivisione delle opere, l’evoluzione della pittura veneta nel Cinquecento, passando da una scuola tradizionale e dal lavoro delle grandi botteghe, come quella di Tiziano e dei Bassano, fino alle nuove espressioni.

La scelta di accostare, alle opere dei grandi maestri, quelle realizzate dalle loro cerchie e botteghe mira proprio a focalizzare l’attenzione del pubblico sul modello creativo dell’epoca e a ripercorrere le complesse tangenze che hanno fatto del XVI il secolo della grande arte in terra veneta ma non solo.

“Da Tiziano a Van Dyck. Il volto del ‘500” si articola in sei sezioni. La prima e la seconda comprendono un nutrito corpus di opere finalizzato all’analisi della pittura veneta dalla fine del ‘400 alla fine del secolo successivo.

Sebastiano del Piombo, Ritratto di Ippolito de’ Medici, 1529-30

Dalla bottega dei Bellini all’ultimo Tiziano, questa parte della mostra analizza alcune fra le maggiori personalità del Rinascimento veneto come Giorgione, Tiziano e Tintoretto, le cui opere sono presentate accanto ai dipinti realizzati da artisti usciti dalle loro botteghe (come Sebastiano del Piombo, Palma il Giovane e Lodovico Pozzoserrato). Di Tiziano è presente, fra gli altri, il “Ritratto di Ottavio Farnese” (1545-46).

Nella terza e quarta sezione si affrontano le vicende artistiche contemporanee in area lombarda e in Centro Italia. La quinta sezione guarda agli artisti d’Oltralpe le cui vicende hanno influenzato le arti figurative nel Nord Italia. Qui si trovano il “Ritratto di Gentiluomo” di Hans von Aachen e la “Testa di Carattere” di Van Dyck. L’ultima parte della mostra ci porta dentro le vicende del Barocco.

Antoon van Dyck, Testa di carattere 1613-21

Tutte le opere provengono dalla Collezione di Giuseppe Alessandra, che, a partire dal 1956, inizia a creare il suo personalissimo fondo di meraviglie culturali in cui trovano spazio sculture, opere di pittura antica e contemporanea, grafica, mobilia di ogni genere, una fornita biblioteca e oggetti legati alla sua seconda grande passione: i cani.

La mostra “Da Tiziano a Van Dyck. Il volto del ‘500”, quindi, oltre a raccontare il Secolo d’oro della pittura veneta può anche essere considerata come il racconto di una grande passione, quella di Giuseppe Alessandra per l’arte.

 

Da Tiziano a Van Dick: il volto del 500

26 settembre 2018 – 3 febbraio 2019

Dal martedì al venerdì: 9.00 – 18.00
Sabato, domenica, festivi: 10.00 – 20.00
24 e 31 dicembre: 9.00 – 18.00
1 gennaio: 14.00 – 20.00
Natale chiuso
Lunedì aperto solo con prenotazione di gruppo

Casa dei Carraresi
Via Palestro 33/35, 31100 Treviso | Italia

mostre@artikaeventi.com

About Roberta Turillazzi

Giornalista per passione e professione dal 2015. Mamma e moglie giramondo, che attualmente vive a Londra. Lettrice a tempo pieno. Amo l'arte, il cinema, i libri e il calcio.

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