Massimo Siragusa. In cento scatti il racconto al Museo di Roma in Trastevere!
Curata da Giovanna Calvenzi, la mostra resterà aperta fino al 10 gennaio 2021.
La periferia di Roma e le sue contraddizioni, un viaggio nelle borgate della capitale, attraverso circa 100 fotografie a colori, che Massimo Siragusa (Catania 1958) conosce e studia da tempo, raccontate attraverso lo sguardo attento della sua macchina fotografica, quasi un documentario, con paesaggi in cui reperti del passato e dell’antico splendore di Roma coesistono con le palazzine degli anni sessanta, con le strade trasformate in parcheggi e con le costruzioni abusive.
Attorno alla Roma celebrata dall’iconografia classica, alla città della grande bellezza dal fascino monumentale e un po’ decadente, con i suoi luoghi iconici invidiati dal mondo intero, sorge un’altra città. Nascosta e estranea ai flussi turistici. Un’area abitata e vissuta da oltre la metà dei cittadini romani. Una città caotica, spesso abusiva. Con i suoi cancelli, ringhiere, muri, alberi, reperti archeologici, auto, che si sovrappongono e si confondono in un caos visivo straordinario e unico. È la periferia. Anzi, le periferie. Diverse tra loro ma accomunate tutte dalla stessa anarchia visiva e architettonica. In questo lavoro, che si è snodato per oltre due anni lungo il perimetro della città, Siragusa ha cercato relazioni, passaggi, dialoghi, quasi a volere tentare di mettere in ordine il caos della realtà.
Nato a Catania, Massimo Siragusa vive a Roma, dove insegna fotografia allo IED, Istituto Europeo di Design. Le sue opere sono state esposte in diversi Musei e Gallerie in Italia e all’estero e le sue fotografie sono state pubblicate sulle più importanti riviste internazionali. Con le sue opere di corporate racconta l’identità delle più importanti industrie italiane: Lavazza, ENI, Provincia di Milano, My Chef, IGP, Auditorium di Roma, Autostrada Pedemontana, ENI, A2A, Bosh, F2i, Aeroporti di Milano, Versace, Conad, Bisazza, Kartel, Unipol Banca, Telecom Italia, EF-Solare, Poste Italiane, Università Cattolica, Cantine Antinori, Aeroporto di Napoli, Ferrari.
È rappresentato dall’Agenzia Contrasto in Italia e dall’Agence VU in Francia e all’estero.
Vincitore di quattro World Press Photo (2009 – 3° Premio Contemporary Issues – World Press Photo, 2008 – 2° Premio Arts Stories – World Press Photo, 1999 -1° Premio Arts Stories – World PressPhoto, 1997 – 2° Premio Daily Life – World Press Photo)
Giovanna Calvenzi, curatrice della mostra, sottolinea come le periferie raccontate dall’artista non abbiano bisogno di nomi, ma si inseguano tra loro, diverse e uguali. Le periferie di Massimo Siragusa sono il limite, i margini di una metropoli che può espandersi o implodere, che soprattutto nei decenni a ridosso del dopoguerra è andata incontro a un’espansione incontrollata, incurante del rispetto delle cromie storiche o degli spazi altrui. Roma si riconosce ogni tanto dalle emergenze di statue o capitelli, “segnali” che ci ricordano che non potremmo essere altrove. L’atmosfera, la luce, ma soprattutto l’anarchia che accomuna – pur ignorandoli – storia, ricordi, progetti passati e futuri, ci conferma dove siamo. La Roma di Massimo Siragusa è una città dove tutto è possibile e tutto è impossibile.
La mostra è una selezione dei lavori raccolti nel volume “Roma” edito da Postcart edizioni che esce nel mese di ottobre 2020, che contiene una sceneggiatura inedita di Ugo Gregoretti, testi di Marco Maria Sambo, Giovanna Calvenzi e un racconto di Tommaso Giagni.
Ingresso contingentato, per fasce orarie e solo previo accreditamento.
Si ricorda a tutti i partecipanti di attenersi a quanto disposto dalla vigente normativa contenente misure
riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus.
È obbligatorio indossare la mascherina e mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro per tutto il tempo di permanenza nella sede museale. È prevista la misurazione della temperatura con termoscanner.
Roma. Massimo Siragusa
Progetto fotografico dedicato all’area urbana intorno a Roma: le periferie.
Luogo
Orario
Dal 16 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021
Da martedì a domenica ore 10.00 – 20.00. La biglietteria chiude alle ore 19.00
24 e 31 dicembre 10.00 – 14.00
Chiuso lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio
CONSULTA SEMPRE LA PAGINA AVVISI prima di programmare la tua visita al museo.
Biglietto d’ingresso
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Per i possessori della MIC Card l’ingresso al museo e alle mostre è gratuito.
Informazioni
Tel. 060608 (tutti i giorni 9.00 – 19.00)
Promossa da
Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale – Sovraintendenza Capitolina ai Beni Culturali
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