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Come si valuta un’opera d’arte

Dal mercato alla formula matematica e al coefficiente assegnato a un artista: tutto quello che c’è da sapere su come si valuta un’opera d’arte

Come si effettua la valutazione di un’opera d’arte? Detto in altre parole, come si calcola il prezzo di un quadro, di una scultura, di un disegno d’autore sul mercato? Che ruolo giocano nella valutazione l’artista, il mezzo su cui è realizzata l’opera, la galleria che la espone per la prima volta?

Per i professionisti che frequentano abitualmente il mondo dell’arte – artisti, galleristi, collezionisti – queste sono domande banali. Ma per tutti gli altri, chi di arte è appassionato ma non ha mai avuto modo di vedere le cose da “dietro le quinte”, il prezzo di un’opera è uno degli argomenti più curiosi e interessanti (merito anche delle vendite da record, come l’ultima in ordine di tempo, il “Salvator Mundi” di Leonardo, battuto all’asta da Christie’s per 450 milioni di dollari).

Ne parliamo nella nostra guida.

 

IL MERCATO DELL’ARTE

Il mercato dell’arte segue logiche precise, e vede la partecipazione di numerosi attori, non solo gli artisti, ma le gallerie, i musei, gli archivi, le case d’asta e le case editrici, i collezionisti. È un mercato complesso, che si compone di due segmenti base: il “mercato primario”, dove le opere nuove vengono proposte per la prima volta, e il “mercato secondario”, dove le opere vengono rivendute, solitamente attraverso case d’asta o gallerie.

Se nel secondo tipo di mercato i prezzi sono più trasparenti, il primo viene definito “opaco”, conoscere il costo di un lavoro in vendita non è facile e soprattutto, è bene ricordarlo, i prezzi non equivalgono a un valore comprovato. Quali fattori quindi determinano la price list, il documento detenuto dalle gallerie? Principalmente tre: la qualità del lavoro, la reputazione dell’artista e il prezzo.

LA FORMULA MATEMATICA

Per stabilire il prezzo di un’opera (dipinti, fotografie, sculture) si usa una formula matematica: la somma della base e dell’altezza dell’opera per il coefficiente attribuito all’artista, moltiplicato dieci.

 

IL COEFFICIENTE

Il coefficiente è un numero che viene attribuito all’artista e deciso secondo gli accordi con il gallerista. Per stabilirlo ci si basa sul curriculum dell’artista, tenendo conto della partecipazione a mostre collettive o personali, dei premi vinti, delle pubblicazioni o acquisizioni da parte di musei.

Il coefficiente cambia nel corso del tempo. Quando un giovane artista viene venduto in galleria parte da un coefficiente 1 nel calcolo del prezzo al pubblico, ma viene acquistato a un prezzo inferiore dal suo gallerista che deve poi intervenire con la promozione e l’esposizione dell’opera.

Il coefficiente sale quando i prezzi cominciano a essere confermati, e l’artista emergente a costruirsi un proprio curriculum partecipando a mostre o esponendo in galleria o alle fiere. Il coefficiente può salire sempre di più o nel peggiore dei casi rimanere stabile ma molto raramente diminuisce.

 

IL MEDIUM

Può accadere che il coefficiente di un artista vari in base all’opera, ma anche in base al medium (per decenni i lavori su tela e gli acrilici sono stati considerati di maggior valore rispetto alle opere su carta). Questa visione delle cose è cambiata negli anni ‘60 del Novecento, quando molti artisti hanno reso la carta il loro medium principale.

ALTRI FATTORI DA CONSIDERARE

Ci sono altri fattori da considerare quando si cerca di capire come si calcola il prezzo di un’opera d’arte. Quelle che abbiamo esposto, infatti, sono le norme nel mercato dell’arte per opere di artisti emergenti ma si possono applicare anche ad opere di artisti storicizzati con qualche eccezione nella valutazione del coefficiente (che sale ad esempio notevolmente in seguito a fortunati passaggi in asta, che ne fanno salire la richiesta e quindi il valore sul mercato).

Le linee guida per la definizione del prezzo di un’opera vengono complicate dalla presenza di altri fattori: l’essere in vita dell’artista; la presenza di un’autentica o di un certificato di archiviazione attendibile; la pubblicazione sul catalogo generale o ragionato dell’artista; la presenza sul mercato di falsi accertati.

 

GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Oggi, per chi vuole approfondire l’argomento o prepararsi in vista di un’asta, esistono una grande varietà di strumenti di valutazione consultabili online, dai database sui risultati delle aste – Artnet e ArtPrice sono i principali – a quelli relativi alla reputazione (ArtReview Power 100, KunstKompass, l’Art Rank Index) fino alle notizie sugli artisti e sul mercato (Larry’s List, Artsy, Intependent Collectors, ArtForum, The Art Newspaper).

 

About Roberta Turillazzi

Giornalista per passione e professione dal 2015. Mamma e moglie giramondo, che attualmente vive a Londra. Lettrice a tempo pieno. Amo l'arte, il cinema, i libri e il calcio.

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