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vieni a sentire FIATO @ Doctor Sax

vieni a sentire FIATO @ Doctor Sax
vieni a sentire FIATO @ Doctor Sax

FIATO_vieni a sentire. Atto visivo/artistico/musicale con sonorità sperimentali che spaziano dall’elettronica industrial-noise alla psichedelia onirico contemplativa. Canale Arte propone qui uno stralcio di testo critico-creativo

FIATO_ vieni a sentire
@ Doctor Sax _ murazzi lato sx _ Torino
Inaugurazione 26 ottobre, dalle 21.00
Collettivo underground
Videoinstallazioni di Sandro Sandri
Azioni visive con Luca Atzori, Martina Manera, Vanessa Depetris, Ivan Fassio
Fotografia di Vincenzo Bruno
Musica Sperimentale con Maurizio Pustianaz e Fabio Favetta
Sessione di Brainwave Entrainment a cura di Lucia Urgese
IMIBALA di Emanuele Francesconi, Michele Anelli, Nicholas Remondino – 26-27-28 ottobre 2016 (Ingresso Up To You)

È il ramo selvaggio della morale. Una striscia di terra, di tramite, con le consuete parvenze d’esistere. Petrolio da cui tutto si genera, finanche lo scatto di luce – eppure un peccato da riferire, quale messaggio –. Gestualità riprodotta, divisa in potenza, frazione di calcolo sull’eterna sostanza energetica. Necessaria, per-altro. Questo collega il fiato all’origine: la finta, le spalle che scuotono, il fenomenico scarto che ci allaccia all’inutile, e l’indifferenza. Sogno e farnetico ancora, io Dio.
In somniis video, gridavo da tempo, eppure son desto, per sempre, per bisogno vitale! Resto così, in forza d’inerzia, nella quieta speranza che aggiunge l’orario allo spazio. Visione riaccesa teletrasmessa, seriata memo-dipinta, mi hai fatto, strafatto: il tuo scacco è il mio scacco! Insieme siam vinti!

(i.f.)

Molto ha imparato l’umano dalla stretta del fiato, troppo dimenticato, poco ne ha inteso in realtà, dacché il mattino si è fatto più cupo col passare del tempo. Non era l’aurora cambiata da sé, ma la nostra visione, poiché siamo colloquio per vivere in pace, con equilibrio: mai questa consueta ragione tramata e poi tramandata, un linguaggio deviato. Non temiamo del canto il presto avvenire, oramai, da sempre monito interno del fuori, un respiro soltanto. Funzione dei palpiti, tacito conteggio di termini codici, improponibili all’altro se non per fusione.
Infine, oh sacre potenze, è vincolo in voi, in noi, il segno d’amore. Ancora! L’estasi e la sostanza che ci implicate, nel sogno, nella cara illusione. Sapere, mio cuore, non è essere ovunque, vedere. Sarebbe, semmai, sensazione, adesione abissale della coscienza, ma dove? Speranza cresciuta al momento, effetto perenne di azione: un tuffo nel sangue toccato, non fatto, non detto, né confidato.
Un silenzio di luce.

FIATO_vieni a sentire

About Ivan Fassio

Poeta, scrittore, curatore d'arte contemporanea.

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