Simona Correnti è stata recentemente premiata nella categoria “Onestà” nell’ambito della mostra DamArs dalle curatrici Eva Amos e Anastasia Lavrikova e dal critico d’arte Giacomo Maria Prati. presentiamo qui un approfondimento sull’opera esposta a Palazzo Durini a Milano e inserita nel catalogo di questa edizione.
Simona Correnti, milanese, classe 1991, si muove agilmente e passionalmente nei confini di un’arte di denuncia delle tendenze spersonalizzanti contemporanee: il disagio della civiltà mercificata, la spettacolarità sorda alle esigenze dell’animo umano. A partire dal disegno, in cui la stilizzazione nitida pian piano si delinea con accuratezza simbolica, l’autrice approfondisce cromatismi volutamente scarni e freddi, nella perseguita funzionalità del fine sociologico. Lo sfondo, monocromo sfumato, mostra le potenzialità della pittura. Nella minaccia del grado zero, ben sintetizzata dalle due pistole alle tempie, si insinuano le tematiche narrative del sacrificio personale. La clessidra, il sangue e il denaro, oltre alle evidenti implicazioni oniriche, si riferiscono a tutte le esperienze individuali. Il vero segreto rivelato è il poetico approdo di queste istanze all’universalità del linguaggio estetico e relazionale.
Simona Correnti nasce a Caltanissetta nel 1991. Dopo essersi diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, si trasferisce a Milano dove studia grafica e illustrazione presso l’Istituto Europeo di design e comincia a lavorare per l’editoria. Trascorre nel 2017 un anno molto pesante e travagliato, in cui si rende conto di dover mollare tutto per dedicare la sua vita ad una nuova ricerca artistica, ai suoi ideali e alla sua libertà di espressione, che ritiene sia il suo bene più prezioso.
Scrive di sé: “Simona Correnti è un’artista emergente che vive e lavora a Milano. La sua ricerca ha carattere di protesta nei confronti di una società che priva l’uomo della sua essenza più vera e profonda, quella dei sentimenti, a favore invece del denaro, dell’economia e della produttività. Di animo fortemente sensibile, non riesce a trovare una sua dimensione in questo mondo se non in quello dell’arte, l’unica sfera in cui riesce a esprimere se stessa. Il suo linguaggio è molto influenzato dalla corrente surrealista, che agevola l’utilizzo di simboli tramite cui riesce a illustrare il suo stato d’animo con maggior impatto possibile”.