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Pierre Schneider. Louvre, Mon Amour!

Saul Steinberg in Louvre Mon Amour di Pierre Schneider,  Johan & Levi
Saul Steinberg in Louvre Mon Amour di Pierre Schneider, Johan & Levi

Pierre Schneider, Louvre, Mon Amour!, Johan & Levi Editore, 2012

“Louvre, Mon Amour!” di Pierre Schneider: alla Ricerca di Affinità e Fonti d’Ispirazione

Coinvolgenti ed evocatrici, le conversazioni di Pierre Schneider, pubblicate da Johan & Levi Editore, rivelano la linea sottile che unisce la sperimentazione della modernità alla lezione dei classici…

Durante gli Anni Settanta, Pierre Schneider, uno dei più autorevoli esperti della pittura di Henri Matisse, invitò undici importanti artisti dell’epoca ad accompagnarlo attraverso le sale del Louvre. La domanda posta ad ognuno di essi suonava piuttosto perentoria ed insidiosa: “È necessario dare fuoco al Louvre per affermarsi tra i grandi maestri del proprio tempo?”. Il volume, recentemente pubblicato da Johan & Levi Editore, raccoglie undici incontri con alcuni tra i più celebri esponenti della pittura e della scultura contemporanee. Rivelatrici e suggestive, tutte le conversazioni riescono a svelare l’abisso che separa e, allo stesso tempo, unisce la sperimentazione della modernità ai classici della storia occidentale ed ai maggiori esempi di arte antica.
La riflessione sulla funzionalità e sulla problematicità dell’approccio museale si snoda attraverso opinioni e stati d’animo dei massimi esponenti delle avanguardie Novecentesche. Al di là delle disparate concezioni personali sull’entità-museo – palestra ideale, libro aperto a cui attingere, cimitero dell’inventiva o ponte gettato tra tradizione e futuro? – ogni interlocutore riesce a dialogare mirabilmente con le opere esposte, facendo emergere o stabilendo inaspettate similarità tra la propria pratica estetica ed affini esperienze del passato.
La commozione di Marc Chagall di fronte alla poetica di Gustave Courbet ci stupisce. Sam Francis confessa a Pierre Schneider la propria ammirazione per il Ritratto di Donna di Fayum, risalente all’epoca romano-egizia (II sec. d.C.). La predilezione di Alberto Giacometti per l’autoritratto del Tintoretto rivela un’attenzione ai concetti di realismo e distanza.
Joan Mirò esulta di fronte all’Amazzonomachia, mosaico del IV sec. d. C., esprimendo il desiderio di proporne una versione monumentale in Place de la Concorde. Barnett Newmann insiste con Pierre Schneider sull’impostazione schematica e prospettica delle opere di Eugène Delacroix. Davanti all’Amore e Psiche di François-Édouard Picot, Jean-Paul Riopelle segnala il divino seduttore che scosta le tende dell’alcova per fuggire. Pierre Soulages riscopre le geometriche linee di forza che strutturano la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello.
Il San Francesco di Giotto, vestito di un saio, è inginocchiato ai piedi della montagna. Nei lineamenti del dipinto, Saul Steinberg intravede l’originaria forma comune della scrittura, in cui ogni massa ricopia l’apparenza di una lettera dell’alfabeto. Bram van Velde osserva il mondo immaginario insinuarsi nella concretezza delle opere di Rembrandt. Elena Maria Vieria da Silva argomenta la tensione del disegno nel San Sebastiano di Mantegna. Zao Wou-Ki scopre il prodigioso disfacimento dei piani prospettici nella Maestà di Cimabue: una scelta che avvicina la composizione ad un paesaggio cinese dell’antichità!

Pierre Schneider
Louvre, mon amour
Johan & Levi Editore
Collana Saggistica d’arte e cultura
Dicembre 2012
Lingua: italiano
ISBN: 978-88-6010-060-3
Formato: 15,5 x 23 cm
Pagine: 192 – 22,00 euro
http://www.johanandlevi.com/

About Ivan Fassio

Poeta, scrittore, curatore d'arte contemporanea.

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