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The Others_Szena Gallery, ph. Claudia Baldino

The Others: piattaforma di sperimentazione culturale under 35.

The Others, catalizzatore di nuove sinergie creative, è considerata la principale fiera indipendente italiana. Nata a Torino nel 2011, da un’idea di Roberto Casiraghi, già fondatore di Artissima, è stata concepita per valorizzare espositori giovani, grazie al suo format originale di promozione dell’arte internazionale: costi di partecipazione contenuti, orari di apertura serali che facilitano la partecipazione del pubblico, un interessante programma di eventi interdisciplinari.

The Others_Foku, ph. Baldino Claudia

È appena terminata la settimana dell’arte contemporanea torinese, con Artissima, fiera mainstream che ha festeggiato i suoi 25 anni di attività, affiancata da realtà più giovani, ma già consolidate come la stessa The Others, nata nel 2011 con una missione ben definita, ovvero individuare giovani talenti, spazi emergenti e progetti culturali che interpretino la complessità fluida e permeabile del panorama artistico contemporaneo.

The Others

The Others, ideata da Roberto Casiraghi e dal 2015 diretta dal figlio Andrea, è sempre stata ospitata in luoghi non convenzionali, come gli spazi delle Ex Carceri le nuove fino al 2015 – con un evento espositivo collaterale presso l’Ex Borsa Valori – e, dal 2016, nella struttura dismessa dell’ex Ospedale Regina Maria Adelaide.
Si tratta di location cariche di memorie che si intrecciano e si trasformano attraverso le nuove visioni dell’arte.
The Others si è affermata come una nuova piattaforma culturale che si dedica all’arte giovane e internazionale e ai suoi percorsi interdisciplinari, che passano dall’arte al teatro, alla performance, alla conversazione, alla fotografia, attivando collaborazioni con realtà territoriali, come Piemonte dal Vivo per concerti e spettacoli e con lo IED, Istituto Europeo di Design, per percorsi didattico-formativi che includono gli studenti come fotografi ufficiali della manifestazione, secondo una formula propositiva che attrae un pubblico tra i 20 e i 45 anni.

The Others_Szena Gallery, ph. Claudia Baldino

Sono state circa quaranta, tra gallerie e associazioni culturali, le organizzazioni presenti quest’anno dall’1 al 4 novembre, presso la sede dell’ex Ospedale Maria Adelaide, divise in 4 sezioni: Main, Specific, Special Projects ed Expanded Screen, di cui il 65% è stato rappresentato da realtà straniere, individuate grazie alla ricerca del rinnovato board curatoriale, in sintonia con le ultime tendenze della creatività internazionale. Si tratta di un gruppo di ambasciatori dell’arte, under 35, come Yulia Belousova, Pietro Della Giustina, Alejandro Alonso Diaz, Iben Bach Elmstrøm e il collettivo SUPERDEALS – che vivono tra Berlino, Mosca, Parigi, Santander, Copenaghen e Bruxelles – coordinati, per l’occasione, dal curatore torinese Bruno Barsanti.

Un nutrito team di curatori internazionali ed una sezione dedicata alle video installazioni – Expanded Screen – sono le novità dell’edizione 2018 di The Others, che ha attratto circa 16.000 visitatori nel corso della sua durata, con un incremento sul 2017 di circa il 30%. Il pubblico, non solo italiano, ha dimostrato un buon interesse agli acquisti anche grazie all’accessibilità dei prezzi delle opere, che oscillavano tra i 60 e i 5.000 euro.

The Others è una manifestazione inclusiva e in continua evoluzione. Infatti, accanto a progetti culturali di rigenerazione urbana come EdicolArte per Aurora, baluardo della creatività contemporanea nella periferia torinese, tra i quartieri Aurora e Barriera di Milano, the Others ha ospitato spazi artistici indipendenti di respiro internazionale come Sydhavn Station. Così un progetto, che ha visto la trasformazione di un chiosco di giornali abbandonato in galleria d’arte a cielo aperto, ideato dall’artista e curatrice Rosy Togaci, è stato affiancato da uno spazio espositivo no-profit aperto nel 2012 nell’ex -biglietteria della stazione ferroviaria Sydhavn di Copenaghen. Questa realtà, oggi conta 12 artisti membri, presentati in fiera attraverso un progetto multidisciplinare, Intra Station, a cura di Camilla Rasborg, con un focus speciale sulla condizione dell’essere umano, sempre in bilico tra l’impermanenza del corpo e lo spazio insondabile della mente. Un luogo che dà voce alla diversità dell’arte e diventa strumento attivo di cambiamento sociale, sostenuto anche a The Others dalla Danish Arts Foundation, organo culturale istituzionale che supporta le progettualità di promozione dell’arte danese.

The Others_East of Elsewhere, ph. Nisticï Matteo

Inoltre, tra le altre , si sono distinte tre realtà internazionali, a cui sono stati assegnati i Premi della fiera: lo spazio estone FOKU, per la nuova sezione Expanded Screen, che ha presentato un’articolata videoinstallazione dell’artista Mari-Leen Kiipli, ponendo l’attenzione sull’urgenza del tema ambientale; East of Elsewhere collettivo curatoriale di Berlino che per la sezione Specific – in cui l’artista si è misurato con gli spazi fortemente connotati dell’ambiente ospedaliero – ha presentato le opere – carboncino su carta, installazione e video – dell’artista siriano Fadi Al-Hamwi, che esplora l’espressione di violenza e desiderio insita nella società di ieri e di oggi, ponendole a confronto e la szena gallery di Mosca, per il Miglior Progetto Curatoriale (Main + Special Projects), che ha proposto, con colori ad olio, spray e grandi tele cucite e sovrapposte, l’inconvenzionalità del mezzo pittorico. A tutti i vincitori dei premi, è stata data la possibilità di partecipare all’edizione 2019 di The Others a titolo gratuito.

The Others si conferma una realtà in continua crescita, in dialogo con la città e aperta all’internazionalità e al cambiamento; attendiamo di scoprire quali altre sorprese accoglieranno espositori e pubblico l’anno prossimo!

About Elena Inchingolo

Elena Inchingolo (Torino, 1976) è storica dell'arte, curatrice e archivista d’arte contemporanea. Laureata in Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Università degli Studi di Torino, città dove vive e lavora, è stata coordinatrice del progetto di ricerca e sviluppo degli Archivi della Collezione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e ha gestito una galleria d’arte contemporanea in Torino, come responsabile della curatela e dell’allestimento di progetti espositivi e fieristici in Italia e all’estero. Si dedica all’ideazione e alla curatela di proposte espositive d’arte contemporanea per istituzioni e gallerie. Collabora con diverse testate giornalistiche scrivendo di arte, cultura e design. Si interessa di conservazione e catalogazione del patrimonio storico-artistico contemporaneo e, nell’estate 2017, è stata selezionata per partecipare al primo Workshop per Archivisti d’Arte Contemporanea attivato dal CRRI - Castello di Rivoli Research Institute.
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