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Riapre Palazzo Barberini a Roma!

Lunedì 1° febbraio 2021 riapre al pubblico Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, dal lunedì al venerdìdalle 10.00 alle 18.00.

Riapre Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica.

“Sono stati mesi di grande malinconia, in cui però abbiamo anche lavorato molto, portando avanti la ricerca e i progetti del Museo, oltre al restauro di molte opere e nuove acquisizioni”, dichiara la direttrice Flaminia Gennari Santori, che prosegue: “Noi siamo qui per il pubblico, perciò siamo entusiasti di riaccogliere i nostri visitatori. Ovviamente il tema della sicurezza sarà prioritario, per fare in modo che tutti possano godere al meglio delle nostre collezioni e delle nostre mostre”.

Norme di sicurezzaL’accesso sarà regolamentato nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio disposte dalla legge. In particolare, all’ingresso di Palazzo Barberini tutti i visitatori, che dovranno necessariamente indossare la mascherina per tutto il tempo della visita, saranno sottoposti al controllo della temperatura. Saranno poi indirizzati lungo un percorso unidirezionale con distinzione di punto di ingresso e di uscita per garantire la fruibilità delle sale nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale. Gel igienizzante e informazioni sulle norme da seguire saranno a disposizione prima dell’ingresso e lungo il percorso di visita. Gli ambienti di servizio, le sale e le superfici comuni saranno ripetutamente puliti e sanificati.

Guardaroba: Il servizio guardaroba non sarà disponibile, quindi si invitano i visitatori a non portare con sé caschi, zaini o valigie, non ammessi all’interno del museo.

Mostre in corso: In occasione della riapertura saranno visitabili tre mostre temporanee allestite in questi mesi di chiusura e ancora mai aperte al pubblico.

Mattia Preti, Banchetto del ricco epulone.

–       Plasmare l’idea. Pierre-Étienne Monnot, Carlo Maratti e il monumento Odescalchi, a cura di Maurizia Cicconi, Paola Nicita e Yuri Primarosa fino al 2 maggio 2021
L’esposizione celebra l’acquisto da parte dello Stato italiano dalla famiglia Odescalchi del grande modello per il monumento funebre di papa Innocenzo XI in San Pietro in Vaticano, eseguito attorno al 1695-1697 da Pierre-Étienne Monnot. In mostra altre 10 opere tra cui l’importante serie di apostoli realizzata da Andrea Sacchi e Carlo Maratti, che testimoniano l’influenza e la suggestione esercitate dalle opere di Carlo Maratti sulle scelte iconografiche di Pierre-Étienne Monnot.

–       La Cananea restaurata. Nuove scoperte su Mattia e Gregorio Preti, a cura di Alessandro Cosma e Yuri Primarosa fino al 2 maggio 2021
Progetto incentrato sulla grande tela raffigurante Cristo e la Cananea di Mattia Preti, restaurata dal laboratorio delle Gallerie Nazionali. Accanto a questo dipinto saranno esposti alcuni quadri di grande formato eseguiti autonomamente o a quattro mani dai fratelli Gregorio e Mattia Preti nella seconda metà del Seicento.

–       L’ora dello spettatore. Come le immagini ci usano, a cura di Michele Di Monte fino al 5 aprile 2021.
La mostra esplora attraverso 25 opere, provenienti dalle collezioni delle Gallerie Nazionali e da istituzioni italiane o europee (fra cui la National Gallery di Londra, il Museo del Prado di Madrid, il Rijksmuseum di Amsterdam, la Galleria degli Uffizi di Firenze), la centralità dello spettatore nell’estetica della pittura tra Cinquecento e Settecento, evidenziando in 5 sezioni sempre più incalzanti i modi in cui le immagini “includono” lo spettatore all’interno della loro dinamica estetica, narrativa, affettiva e simbolica. In mostra opere, fra gli altri, di Memling, Poussin, Rembradt, Savoldo, Tiepolo, etc.

Gregorio Preti, Nozze di Cana.

Approfondimenti digitali: E’ stato possibile e lo sarà fino alla chiusura prepararsi alla visita con una serie di materiali presenti sul sito barberinicorsini.org:

–       Plasmare l’idea. Pierre-Étienne Monnot, Carlo Maratti e il monumento Odescalchi un dossier racconta l’allestimento e le opere in mostra attraverso un ricco apparato fotografico; a disposizione anche un tour virtuale a 360° per esplorare le sale allestite, approfondire le opere esposte e leggere i supporti didattici.
https://www.barberinicorsini.org/evento/plasmare-lidea-pierre-etienne-monnot-carlo-maratti-e-il-monumento-odescalchi/

 

–       La Cananea restaurata. Nuove scoperte su Mattia e Gregorio Preti: un dossier racconta l’allestimento e le opere in mostra attraverso un ricco apparato fotografico; a disposizione anche un tour virtuale a 360° per esplorare le sale allestite, approfondire le opere esposte e leggere i supporti didattici.

https://www.barberinicorsini.org/evento/la-cananea-restaurata-nuove-scoperte-su-mattia-e-gregorio-preti/

 

–       L’ora dello spettatore. Come le immagini ci usano un dossier racconta l’allestimento e le opere in mostra attraverso un ricco apparato fotografico; a disposizione anche un video-racconto del curatore che illustra la tematica della mostra.
https://www.barberinicorsini.org/evento/lora-dello-spettatore-come-le-immagini-ci-usano

 

Galleria Corsini rimarrà invece chiusa al pubblico per il protrarsi degli interventi di manutenzione e riallestimento delle sale espositive.

Palazzo Barberini, Cananea, Foto Mostra.

Gallerie nazionali d’arte antica

Le Gallerie nazionali d’arte antica sono un’istituzione museale di Roma articolata in due distinte sedi espositive, una a Palazzo Barberini e l’altra a Palazzo Corsini.

Palazzo Barberini, il prototipo del palazzo barocco, è frutto del lavoro dei più importanti architetti del Seicento: Carlo Maderno, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini. Il palazzo Barberini infatti fu progettato per papa Urbano VIII da Carlo Maderno (1556–1629) sulla precedente collocazione di Villa Sforza. Il soffitto del salone centrale fu decorato da Pietro da Cortona con il panegirico Allegoria della Divina Provvidenza e del potere Barberini per glorificare la famiglia Barberini.
Oggi si accede al palazzo da via delle Quattro Fontane attraverso la facciata porticata, su cui si innalza una finta loggia vetrata, disegnata con ogni probabilità da Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), che succede a Carlo Maderno nella direzione del cantiere nel 1629.

Il palazzo Corsini, noto in precedenza come palazzo Riario, è un edificio del XV secolo risistemato nel XVIII secolo dall’architetto Ferdinando Fuga per il cardinale Neri Maria Corsini.
La storia di palazzo Corsini inizia nel 1511 con l’edificio fatto costruire dal cardinale Raffaele Riario (1461-1521) sui terreni di via della Lungara. L’edificio originario viene modificato tra il 1659 e il 1689, quando diviene la residenza dalla regina Cristina di Svezia, trasferitasi a Roma nel 1655 dopo la conversione al cattolicesimo.
La proprietà del palazzo passa ai Corsini solo nel 1736 dopo l’elezione al soglio pontificio di Lorenzo (Firenze 1652 – Roma 1740), divenuto papa con il nome di Clemente XII.
I Corsini utilizzarono il palazzo fino al 1883, quando il principe Tommaso junior vende la proprietà e dona l’intera collezione al Regno d’Italia, contribuendo alla nascita della prima Galleria Nazionale italiana. Una parte del palazzo è oggi sede dell’Accademia dei Lincei, nella cui biblioteca è confluita la collezione di libri del cardinal nipote Neri Corsini, mentre la straordinaria collezione di stampe costituisce il nucleo più antico dell’attuale Istituto Nazionale della Grafica. Il giardino, risistemato da Fuga nei lavori settecenteschi, costituisce oggi l’Orto Botanico di Roma.

La collezione della galleria comprende lavori di Bernini, Caravaggio, van Dyck, Holbein, Beato Angelico, Lippi, Lotto, Preti, Poussin, El Greco, Raffaello, Tiepolo, Tintoretto, Rubens, Murillo, Ribera e Tiziano.

Palazzo Barberini.

Lunedì 1° febbraio 2021

riapre Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica

Roma, via delle Quattro Fontane 13

 

Mostre:

    Plasmare l’idea. Pierre-Étienne Monnot, Carlo Maratti e il monumento Odescalchi

      La Cananea restaurata. Nuove scoperte su Mattia e Gregorio Preti

–      L’ora dello spettatore. Come le immagini ci usano

 

INFORMAZIONI:

www.barberinicorsini.org | gan-aar.comunicazione@beniculturali.it

 

SEDE: Roma, Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane, 13 – Roma

ORARI E GIORNI DI CHIUSURA: dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00. La biglietteria chiude alle 17.00.

GIORNI DI CHIUSURA: lunedì, 25 dicembre, 1° gennaio.

 

SEDE: Roma, Galleria Corsini, via della Lungara 10 – Roma

ORARI E GIORNI DI CHIUSURA: chiusa per lavori di manutenzione e riallestimento

 

BIGLIETTO: Intero 10 € – Ridotto 2 € (ragazzi dai 18 ai 25 anni). Gratuito: minori di 18 anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori dell’Unione Europea (previa prenotazione), studenti e docenti di Architettura, Lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), Conservazione dei Beni Culturali e Scienze della Formazione, Accademie di Belle Arti, dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, membri ICOM, guide ed interpreti turistici in servizio, giornalisti con tesserino dell’ordine, portatori di handicap con accompagnatore, personale docente della scuola, di ruolo o con contratto a termine, dietro esibizione di idonea attestazione sul modello predisposto dal Miur.

 

La prenotazione per i singoli è consigliata ma non obbligatoria. E’ invece obbligatoria per i gruppi. A questi link:

Palazzo Barberini: https://bit.ly/BigliettiPalazzoBarberini

Oppure contattando il numero: 06-32810

 

Facebook: @BarberiniCorsini | Twitter: @BarberiniCorsin | Instagram: @BarberiniCorsini 

 

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