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Le raffinate cromie di Alessandro Twombly allo Studio Visconti di Milano

Sino al 31 gennaio 2020 lo Studio Giangaleazzo Visconti di Milano presenta un ciclo di lavori inediti di Alessandro Twombly.

Alessandro Twombly, installation view

Le opere, la maggior parte di grandi dimensioni realizzate su tela e su carta, sono state ideate appositamente per la mostra, unitamente ad una nuova scultura; accompagna l’esposizione un catalogo  introdotto da Gianluca Ranzi.

Alessandro Twombly, Linguaglossa, 2019 acrilico su tela

L’installazione complessiva colpisce per la raffinata capacità di ricreare con la pittura un ambiente rarefatto, sognante, eppure, al contempo, fortemente materico, carnale: la sovradimensionalità dei fiori costituisce un elemento nodale nella poetica dell’artista poiché trasferisce il significato puramente semantico dell’oggetto ritratto ad una dimensione emozionale, allusiva,  che rimanda ad altre categorie percettive, sottolineate da una palette cromatica acquosa, drammatica nei contrasti,  frammentata nei contorni, che si libra (non a caso uno dei titoli scelti dall’artista) sugli ampi fondali. Alla base del lavoro c’è una grande capacità di attingere ad un universo organico che prende forma in un ampio repertorio vegetale: stami, anemoni e diatomee vibrano e roteano nelle tele, conquistano lo spazio e si impongono alla vista, affiorando o immergendosi nello sfondo neutro, come ricordi di emozioni che ritornano a ondate successive per eclissarsi poi di nuovo.

Alessandro Twombly, Vegetazione Polimorfa 1, 2019 acrilico su carta

In questa sua ultima produzione Alessandro Twombly dà voce a un mondo interiore fatto di emozioni e di stati d’animo, le cui atmosfere sono ricreate da masse di colore lavorate a mani nude e lasciate fluire liberamente nello spazio della tela, in dialogo con lo sfondo in cui esse fluidamente trascorrono. Nelle opere su carta presenti in mostra la forma riconduce invece più direttamente all’immagine di un fiore, motivo per cui la produzione dell’artista è più nota a livello internazionale. Tuttavia anche in questi casi il fiore non è tanto rappresentato quanto evocato (e non è un caso che il titolo vegetazione polimorfa lasci immaginare una metamorfosi in atto, da vegetale ad animale) passato attraverso il filtro poetico dell’artista che lo smaterializza e lo riconduce a pura emozione, quasi presentandone un distillato di forma e colore.

Alessandro Twombly, Librarsi 2019, acrilico su tela 

Tecnicamente, come ben descritto dal testo di Ranzi in catalogo, […] Il tratto dell’artista è nervoso ed elettrico, spezzato e talvolta sensuale, a tratti memore della tradizione calligrafica orientale, ma mostra al contempo il raptus di un’energia incontaminata che non dà luogo a fraintendimenti o ripensamenti, con una tensione interna elastica e silenziosa che diviene la cifra di questo suo ultimo lavoro. Lo spazio è luminoso, possiede un lucore vibrante che circonda le pastosità del segno e che sembra immisurabile, inafferrabile e velato di incertezza: è un campo multidirezionale, fluttuante, che ribalta e schiaccia tutto in primo piano, sulla pelle di una pittura offerta senza mediazione e senza fraintendimenti allo sguardo del pubblico, oltre i simboli o i rimandi. Per questo la stesura pittorica è spesso emotiva e istintuale, a piccoli tratti, a picchiettii, a colpetti veloci che richiamano i contorni dei petali delle peonie quando ancora sono ripiegati nel loro bocciolo, frattalica infinità”[…] Alessandro Twombly volge fiori e cosmo nella forza che li anima e ugualmente li disfa, una tensione-torsione che si avviluppa tra la superficie della tela e il mondo naturale, tra il buio e la luce, tra la freddezza e l’euforia, tra la passione e la compassione. L’incanto sottile della pittura dell’artista sta tutto qui, nel mistero di un fiore che si schiude in ogni cosa, un fiore che non è più soltanto il germoglio sbocciato di una pianta e che non sta più in nessun bouquet, ma è divenuto pura emozione.

Alessandro Twombly, Vegetazione Polimorfa 3, 2019 acrilico su carta

Alessandro Twombly, figlio del famoso astrattista americano Cy Twombly (1928-2011), è noto per le sue sculture organiche e strutturate; appassionato di botanica dipinge spesso fiori con i suoi tratti caratteristici ampi ed espressivi. Nato Ciro Alessandro Twombly nel dicembre del 1959 a Roma, il neo-espressionista segue la carriera del padre e ha esposto regolarmente in esposizioni collettive e personali dagli anni ’80 in poi. Attualmente vive e lavora a Roma.

Per info 

Alessandro Twombly

Studio Giangaleazzo Visconti _ Milano

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.
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