martedì , 14 Maggio 2024
Il nuovo Skyline dell’Arte Contemporanea in VIETNAM
Il nuovo Skyline dell’Arte Contemporanea in VIETNAM - Photo by Simone Russo
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Il nuovo Skyline dell’Arte Contemporanea in VIETNAM

Nello scenario artistico del Vietnam la capitale Hanoi, seguita da Saigon e Huè, ha sicuramente il mercato dell’arte più sviluppato. Qui si muove il volume maggiore di opere d’arte. Qui la scena artistica è più vivace. Molti artisti, infatti, si formano proprio nella capitale all’Accademia di belle arti voluta fortemente dai francesi nel 1925 sul modello dell’École des beaux arts di Parigi. La piccola città imperiale di Huè, invece, è una realtà fuori dagli schemi che ospita l’iniziativa di Art Residency “New Space Arts Foundation” dei fratelli Le Ngoc Thanh e Le Duc Hai, molto conosciuta nel mondo dell’arte vietnamita.

Ma è proprio verso Saigon che dovremmo rivolgere lo sguardo, là dove si sta delineando un nuovo orizzonte, oltre i confini più battuti dagli art advisor.

La città ospita la comunità più unita e promettente del mondo dell’arte contemporanea in Vietnam. Una comunità in fermento dove le gallerie cercano location più grandi per dare spazio a nuovi talenti, dove programmi di formazione e dibattiti con ospiti internazionali sono la risposta alla necessità di educare un pubblico in crescita e qualificare le competenze degli operatori del settore.

 E come un territorio vergine, non c’è competizione anzi intorno allarte contemporanea si è creata una vera e propria piccola comunità di attori che collaborano e si supportano a vicenda uniti da un unico obiettivo far crescere larte vietnamita locale e portare le radici culturali di una nazione ricca di storia, attraverso lespressione dellarte contemporanea, a livelli mai raggiunti prima. Céline Alexandre, Direttore Associato Galerie Quynh (Saigon)

E’ l’alba di un nuovo giorno nel mondo dell’arte contemporanea vietnamita? Si e, se ve lo state chiedendo increduli, lo ripeto ancora Si. Nell’era della globalizzazione esistono orizzonti inesplorati dove il mercato dell’arte muove i suoi primi passi. Non ci sono ancora prassi cristallizzate, non ci sono gallerie d’arte che segnino il passo. I collezionisti iniziano a guardarsi intorno. Tutto è nuovo, tutto è da sviluppare, tutto è scoperta e per questo eccitante sia per chi opera nel mondo dell’Arte sia per il pubblico.

Negli ultimi tre anni è stato proprio il mercato dell’arte contemporanea a cambiare il passo. C’è stata una crescita nel numero dei collezionisti, degli artisti, delle gallerie. Ma l’identità artistica di questo paese, che è lo specchio delle diverse fasi della sua storia, deve ancora affermarsi sul mercato dell’arte internazionale. Il Vietnam è poco presente nelle grandi fiere d’arte contemporanea.

Non esistono finanziamenti pubblici, nessuna Istituzione Vietnamita che promuova l’Arte Contemporanea. Tutte le iniziative sono private o gestite da istituzioni straniere. Sandrine Llouquet, Curatrice e Direttore artistico di Salon Saigon

Le figure più attive sono gli artist-curator, artisti affermati che curano mostre o gestiscono spazi espositivi e che in alcuni casi, consapevoli delle sfide da affrontare per emergere in Vietnam, hanno deciso di dedicare tutta la loro creatività e le conoscenze del mercato internazionale ad altri artisti di talento.

Il cambiamento che si registra oggi è stato accelerato dall’entrata di nuovi capitali esteri e da un conseguente maggiore benessere nel paese. Sta aumentando il numero di collezionisti d’arte vietnamiti, un fenomeno decisamente nuovo e non ancora abbastanza diffuso da sostenere il mercato locale. All’inizio furono principalmente europei ed americani ad affacciarsi al mercato dell’arte vietnamita, arte moderna e tradizionale principalmente. Solo a partire dal 2000 iniziarono ad acquistare opere d’arte anche buyers e collezionisti provenienti dai paesi asiatici.

Il segnale di un’attenzione maggiore del mercato per l’arte moderna era già arrivato nel 2017.

Alcuni dipinti di artisti laureati all’Accademia di Belle Arti dell’Indocina all’inizio del XX secolo hanno recentemente richiamato molta attenzione nelle aste internazionali. Ad esempio,  “Family Life” il dipinto su seta dell’artista Le Pho è stato venduto nel 2017 a circa 1.2 milioni di dollari americani durante una vendita all’asta di Sotheby ad Hong Kong, superando il record di 844.000 dollari stabilito da un altro dei suoi dipinti nel 2014. Tuttavia, in occasione delle aste regionali in altri paesi asiatici (Singapore, Macau,  Shangai,  Indonesia o Corea del Sud),  i dipinti Vietnamiti sono spesso quotati ad un prezzo più basso. Si potrebbe spiegare con il fatto che le opere d’arte dei pittori vietnamiti del XX secolo vengono spesso falsificate. Sandrine Llouquet, Curatrice e Direttore artistico di Salon Saigon

Le potenzialità del mercato dell’arte vietnamita sono molto alte ed è destinato a giocare un ruolo importante nella Regione del Sud Est Asiatico. Sarà veramente molto interessante seguire quanto avverrà nei prossimi anni, ma ora, nelle logiche di un nuovo mercato, è fisiologica una fase in cui i diversi attori si studino a vicenda. Prima dell’acquisto di un’opera d’arte di un artista vietnamita gli acquirenti locali cercano di assicurarsi che questa abbia un potenziale mercato internazionale; contemporaneamente gli acquirenti internazionali prima di investire guardano ad un aumento delle transazioni e del valore delle quotazioni del mercato locale.

Stiamo assistendo ad un maggiore interesse per lArte Contemporanea, rispetto a quella decorativa, tra i collezionisti locali e allemergere di giovani artisti non motivati dal guadagno ma piuttosto da una forma più pura di creatività.
La maggior parte degli acquirenti arriva ancora dai paesi occidentali, anche se c
’è un grande interesse dei paesi asiatici più sviluppati come Giappone, Sud Corea, Taiwan e, recentemente, Singapore. Fino a poco tempo fa i collezionisti vietnamiti benestanti compravano soprattutto opere degli artisti occidentali più quotati, preferendo quelli contemporanei affermati ai grandi maestri europei del passato, e dei pittori moderni vietnamiti, ma ora sono più prudenti nellacquisto di questi ultimi a causa del proliferare sul mercato dellarte di falsi. Sicuramente si sentono più sicuri acquistando i lavori di artisti ancora in vita, dal momento che è più facile accertarne lautenticità. Daltra parte, iniziano a rendersi conto di come il mondo internazionale dellarte stia dando un maggiore riconoscimento agli artisti contemporanei locali. Quynh Pham, Titolare e Direttore Galerie Quynh (Saigon)

Questo è il momento per investire nell’arte Vietnamita, perché il valore delle opere d’arte sta crescendo trascinato anche dal successo della carriera di alcuni artisti. Le opere d’arte degli artisti contemporanei della Regione del Sud Est Asiatico (Cina, Indonesia, Malesia, Tailandia, Singapore), però, raggiungono quotazioni molto più alte rispetto a quelle degli artisti vietnamiti. Ciò accade perché il loro valore è proporzionale alla solidità del mercato locale. In questo momento l’arte contemporanea vietnamita è ancora sottovalutata rispetto alla qualità degli artisti.

Uno sbocco importante per larte vietnamita è sicuramente lAsia, ma credo che la vera partita si giocherà qui in Vietnam, il miglior mercato per noi è Saigon. Qui oggi vivono molti esperti darte, che stanno seguendo gli avvenimenti di questa parte del paese. Il mercato dellarte contemporanea a Saigon sta crescendo insieme alla città, anche se ci sono ancora poche gallerie. Siamo solo allinizio di un processo che nel giro di 5 anni trasformerà il volto del mercato dellarte vietnamita, come è accaduto in Cina in passato. Craig Thomas, Direttore Craig Thomas Gallery (Saigon)

Il prezzo delle opere d’arte contemporanee vietnamite, destinate a rivalutarsi molto nei prossimi anni, è una forte motivazione all’acquisto, ma è da considerare anche il grande valore culturale: la reinterpretazione di fatti storici e tecniche antiche in chiave contemporanea, la sensibilità artistica e le radici culturali insite nello stile e nella visione degli artisti vietnamiti.

La storia del Vietnam ha reso il paese un terreno fertile per l’arte. Sin dai tempi leggendari della sua nascita il paese si è sempre confrontato con le grandi civiltà asiatiche. Dieci secoli di dominazione cinese hanno lasciato il segno tanto quanto la migrazione nei suoi confini di popolazioni minoritarie provenienti dalla Regione del Sud – est asiatico, dal Tibet e dalla Polinesia.

Tralasciamo la storia delle dinastie che regnarono sulla sua terra, cambiando ogni volta nome al paese (che è Việt Nam dalla proclamazione dell’indipendenza nel 1945). Se consideriamo solo una piccola parte della sua storia, quella recente, il Vietnam, oggi Repubblica socialista, è passato attraverso tre diversi sistemi politico-economici – il colonialismo francese, la Repubblica Democratica ed il comunismo – senza contare che è stato diviso in due ed ha affrontato anche la guerra e le sue conseguenze. Ma prima delle dominazioni e delle influenze culturali straniere, le più numerose e le più diverse rispetto a tanti altri paesi asiatici, il Vietnam esisteva già come entità culturale autoctona capace di assimilare le diverse culture rimodellandole sulla propria. Una cultura plurale, mai uniforme, una lunga storia che si racconta ogni volta in modo diverso.

L’arte vietnamita ha mantenuto questa caratteristica distintiva propria delle radici culturali del paese e questo è il motivo per cui, se posta in un contesto globale, ha senza dubbio un grande valore culturale oltre che economico.

Non ci aspettiamo di vedere i prezzi arrivare alle vertiginose altezze del mercato dellarte cinese di 10 anni fa, di certo assisteremo ad un incremento simile, sebbene su scala più ridotta.  Quynh Pham, Titolare e Direttore Galerie Quynh (Saigon)

Tra gli astri nascenti del panorama artistico Vietnamita, giovani artisti che vale la pena seguire nei prossimi anni, citiamo: Truong Cong Tung, Nguyen Huy An, Do Thanh Lang, Le Hoang Bich Phuong, Ngo Dinh Bao Chau, Phan Thao Nguyen e Vo Tran Chau.

Gli artisti Vietnamiti più quotati e famosi a livello internazionale, che hanno esposto anche qui in Europa, sono: Danh Vo, Tiffany Chung, Tuan Andrew Nguyen, Dinh Q. Le, The Propeller Group e ancora Richard Streitmater-Tran. Sono tutti artisti o collettivi di artisti della “Diaspora” (avvenuta nel 1975), chiamati dai connazionali “Overseas Vietnamese” (Việt Kiêu) ovvero Vietnamiti di nascita ma formatisi fuori dal paese soprattutto negli stati Uniti, ma anche in Europa. Alcuni di loro sono tornati recentemente a vivere in Vietnam.

Anche gli artisti vietnamiti locali, certo con qualche difficoltà in più, iniziano ad esporre i loro lavori in mostre internazionali e ad avere una maggiore notorietà, specialmente nella regione del Sud-est asiatico, anche se non allo stesso livello.  Il loro successo non è ancora paragonabile a quello degli artisti della Diaspora. Volendo fare, quindi, alcuni nomi tra i più importanti artisti Vietnamiti viventi, nati e cresciuti in Vietnam, citiamo: Truong Tan, Nguyen Trung, Tran Van Thao, Hoang Duong Cam, Nguyen Manh Hung, Bui Cong Khanh e Ha Manh Thang.

Il mercato dell’arte contemporanea in Vietnam è una realtà che merita attenzione.  Nella sezione Reportage di Canale ARTE continueremo a parlarne con:

Le Gallerie d’Arte

Galerie Quynh,  Saigon.  Intervista con Céline Alexandre, Direttore Associato >>

Art Vietnam Salon Gallery,  Hanoi.  Intervista con Suzanne Lecht, Direttore Artistico >>

Craig Thomas Gallery, Saigon. Intervista con Craig Thomas, Direttore >>

CUC GalleryHanoi.  Intervista con Pham Phuong Cuc, Titolare e Direttore artistico >>

Gli Artisti

<< Gang’s of five
Collettivo di artisti che ha aperto le porte del Vietnam all’arte contemporanea e internazionale

Le Brothers
Artisti contemporanei (video arte) legati alle radici culturali vietnamite

Truong The Linh
 Giovane artista emergente

About Diana Cicognini

Diana. Dea cacciatrice! Il mio territorio è Milano, la mia preda l'Arte ... che racconto, scrivo, disegno e metto in mostra. Giornalista pubblicista, la mia Nikon mi accompagna sempre per testimoniare la bellezza e là dove il mio obiettivo fotografico non arriva...un grazie dichiarato ad artisti, gallerie ed uffici stampa che mi concedono "uno scatto" per le mie parole.
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