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GestoZero, da Brescia Bergamo e Cremona una mostra per ripartire.

Ha inaugurato lo scorso 1 agosto con grande successo di pubblico la prima tappa della mostra GestoZero. Istantanee 2020, presso il Museo di Santa Giulia a Brescia, visibile sino al 20 settembre.

Andrea Mariconti_Gesto Zero

La mostra, grazie alla comunione di intenti tra i comuni co-promotori Brescia, Bergamo e Cremona, proseguirà al Museo del Violino a Cremona (1 ottobre – 1 novembre 2020) e all ’Ex Chiesa di Santa Maria Maddalena a Bergamo (18 marzo – 2 maggio 2021).

L’Arte, come da sua naturale vocazione, è da sempre strumento di rinascita: GestoZero è una vera chiamata alle armi per gli artisti dei paesi tra i più colpiti dalla pandemia, chiamati a rispondere alla “ripartenza dell’Arte” con la loro creatività: il primo passo  prende avvio dalla manualità, dalle mani, dai gesti a cui gli artisti ricorrono abitualmente per realizzare le loro opere; il primo pensiero, la prima azione con cui si inzia un nuovo progetto: il gesto zero. Un modo per rispondere a questo “tempo sospeso” o Tempo Anticipato (come il titolo di un’opera di Antonio Marchetti Lamera) e ritrovare un senso al proprio fare, inventando nuovi modi di vivere e affrontare la contemporaneità, quale essa sia.

Antonio Marchetti Lamera, Tempo Anticipato, veduta dell’intallazione

Nata da un  progetto ideato dallartista Maurizio Donzelli, la mostra è curata da Ilaria Bignotti insieme ad ACME Art Lab (Alessia Belotti, Melania Raimondi e Camilla Remondina), Giorgio Fasol e Matteo Galbiati, con la collaborazione di Antonio Marchetti Lamera e il sostegno del Comune di Brescia e della Fondazione Brescia Musei, presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov. L’esposizione raccoglie e confronta i linguaggi di oltre settanta artisti delle province di Brescia, Bergamo e Cremona, città lombarde particolarmente colpite dal Coronavirus sul tema dell’arte come strumento di rinascita e di ripartenza dopo la tragedia.

Maurizio Donzelli, artista bresciano, nell’aprile 2020 ha sentito l’urgenza di scrivere una riflessione sui drammatici eventi e sulle inevitabili conseguenze che la pandemia ha provocato anche nell’arte. Ne esce un vero e proprio Manifesto, intitolato GestoZero, inviato agli artisti di Brescia, Bergamo e Cremona, chiedendo di realizzare una fotografia delle proprie mani al lavoro nell’atto primigenio della creazione artistica. Gli artisti rispondono all’appello, inviando immagini di mani davanti a un foglio bianco, sporche di terra e colore, che cercano forme, che trovano parole, che pensano, che chiamano. L’arte continua a vivere, tra pensiero e intervento, attesa e azione: mentre prova a interpretare quanto accaduto, l’arte sta già immaginando un nuovo mondo.

Maurizio_Donzelli_O

A partire da maggio 2020 i curatori del progetto creano la pagina Instagram @GestoZero, dove giorno dopo giorno sono pubblicate le immagini raccolte, accompagnate da brevi pensieri che gli artisti stessi scrivono in risposta alla domanda: “Cosa c’è dopo il GestoZero?”. L’esito dell’appello porta Donzelli e il gruppo dei curatori della mostra a immaginare la Collettiva delle 71 fotografie e 41 opere esposte. Esse sono portavoci della volontà di ricominciare dall’arte interrogandosi sui temi della vita e dell’isolamento, sui concetti di casa e relazione, memoria e condivisione, conducendoci per mano in un percorso contemplativo e coinvolgente, intimo e profondo. Oltre cento fotografie d’artista e opere d’arte visuale (pittura, scultura, fotografia, video e performance) raccontano la genesi dell’opera, dal suo pensiero alla realizzazione, in risposta al dramma e all’isolamento dei mesi appena trascorsi.

Maurizio Donzelli

L’arte continua a vivere, tra pensiero e intervento, attesa e azione”, dichiara il Sindaco di Brescia Emilio Del Bono “questa mostra rappresenta proprio il forte desiderio delle città di Brescia, Bergamo e Cremona di ritornare a vivere e di recuperare i propri spazi – anche artistici – dopo i passati mesi di chiusura forzata. Le tre comunità più duramente colpite dalla pandemia hanno risposto con entusiasmo all’appello di Maurizio Donzelli: 71 fotografie e 41 opere testimoniano la grande volontà di fare memoria rispetto a quanto abbiamo vissuto. Un notevole impegno collettivo che accompagna lo spettatore in un cammino profondo, intimo e ricco di suggestioni. Un percorso che, ne sono certo, sarà molto apprezzato dai bresciani e dai turisti che avranno l’occasione di visitare questa esposizione così coinvolgente”.

Per la presidente di Fondazione Brescia Musei Francesca Bazoli “[…] è stato naturale in considerazione del nostro ruolo di piattaforma per la condivisione e riflessione sui grandi temi dell’arte antica e contemporanea accogliere la proposta e realizzare questa mostra nell’acme dell’incertezza e dell’inquietudine legata ai mesi recenti e alle incognite sul prossimo futuro. GestoZero deve essere percepito come un esercizio di ri-creazione continua e a suo modo emblema di una esperienza che ci ha profondamente segnati rendendoci più forti come le opere esposte in mostra testimoniano.

Albano_Morandi_Paesaggio polittico in tempo di coronavirus

Con GestoZero Fondazione Brescia Musei prosegue il format delle instant exhibition, progetti artistici allestiti intorno ai grandi temi sociali del nostro tempo. Dopo l’episodio di Porti Possibili. 6 artisti per l’accoglienza. Dalla Collezione San Patrignano – Work in progress, allestita dal 22 febbraio al 24 marzo 2019 nella Basilica di San Salvatore del Museo di Santa Giulia e focalizzata sull’accoglienza e l’integrazione del diverso, GestoZero. Istantanee 2020 riporta all’attenzione del pubblico con il linguaggio simbolico dell’arte una emergenza del nostro presente.

Mariella_Bettineschi_L’era successiva (Luini, Susanna e i vecchioni)

Il direttore di Fondazione Brescia Musei Stefano Karadjov dichiara che “il progetto GestoZero ha un valore simbolicamente molto alto per la nostra Istituzione: è il primo intervento espositivo temporaneo dalla riapertura dopo gli oltre 70 giorni di lockdown tra marzo e maggio e riveste rilevanza emblematica in una fase transitoria di ripresa delle attività con l’estensione degli orari di apertura all’intera settimana e la speciale gratuità prevista per la mostra nonché, limitatamente al periodo 11 – 23 agosto, per tutti i nostri musei. Con GestoZero la vita della Fondazione riacquisisce finalmente un ritmo e una organicità a cui eravamo disabituati.”

Ettore Favini_Gesto Zero

In coerenza con il percorso di promozione dell’arte e di sostegno agli artisti contemporanei, il progetto è sostenuto dal Fondo Romeda per l’arte contemporanea e dalla Fondazione Comunità Bresciana. Felice Scalvini, presidente della Fondazione ASM e consigliere della Fondazione Brescia Musei ricorda che “GestoZero esprime la determinazione a ripartire da ciò che è essenziale. Come Fondazione ASM abbiamo voluto associarci a questo messaggio per lavorare affinché i prezzi pagati ci aiutino ad essere migliori Insieme.” Giovanni Rizzardi, consigliere della Fondazione della Comunità Bresciana, dichiara che “attraverso il sostegno alla mostra GestoZero l’Istituzione vuole ancora una volta ribadire il ruolo di traino delle fondazioni comunitarie e manifestare un’attenzione a forme artistiche capaci sia di testimoniare la vicinanza alle vittime della pandemia, soprattutto quelle morte in solitudine, sia di smuovere l’energia per una vera rinascita perché, usando le parole del Manifesto di Maurizio Donzelli, sarebbe un buon modo per dire che siamo arrivati fin qui con la nostra storia; siamo qui adesso ognuno con la propria misura; ma da qui ripartiremo.”

Filippo_Berta_Livello 0

L’identità visiva della mostra, ricercata e concettuale, è parte integrante del progetto ed è curata dallo studio di design Liberink. La proposta muove da un focus tipografico di forte impatto visivo che si concentra sulla simbologia del vettore e dello zero come sintesi del gesto primordiale della creazione. La mostra, il cui accesso, considerato il valore sociale del progetto, è gratuito, è corredata da un catalogo edito da Skira che raccoglierà prioritariamente le installation view della mostra dando conto nella testimonianza dell’allestimento di un dialogo corale che si sviluppa tra le opere allestite nonostante esse rispondendo al Manifesto siano state sviluppate dagli artisti nell’isolamento dei propri atelier. Il progetto si completa con i laboratori didattici e le visite guidate oltre che in un intervento performativo appositamente ideato.

La mostra è patrocinata da AAB (Associazione Artisti Bresciani), che nel 75° anno organizza Rigenerazioni (19 settembre – 15 ottobre 2020) mostra che esplora il tema dell’elaborazione di un trauma e della rinascita, con doppio allestimento nella sede dell’Associazione e presso la stessa Fondazione della Comunità Bresciana.

 

ARTISTI IN MOSTRA

Alessandro Alghisi, Erminando Aliaj, Piero Almeoni, Marco Amedani , Viveka Assembergs, Dario Bellini, Filippo Berta, Giorgio Bertelli, Mariella Bettineschi, Fabio Bix, Giovanna Bolognini, Nicole Bolpagni, Beppe Bonetti, Audelio Carrara , Monica Carrera, Filippo Centenari, Angelica Consoli, Renato Corsini, Mario Cresci, Francesca Damiano, Ken Damy, Andrea Della Sala , Maurizio Donzelli, Salvatore Falci, Ettore Favini, Paolo Ferreri, Dino Ferruzzi, Nicola Fornoni, Patrizia Fratus, Annamaria Gallo, Armida Gandini, Marco Grimaldi, Ilaria Grin, Duccio Guarneri, Giuliano Guatta, Silvia Inselvini, Natasa Korosec, Marco La Rosa, Mauro La Rosa, Raffaella La Vena, Giulio Lacchini, Fabio Lombardi, Francesca Longhini, Clara Luiselli , Luca Macauda, Antonio Marchetti Lamera, Andrea Mariconti, Camilla Marinoni, Vincenzo Marsiglia, Felice Martinelli, Eros Mauroner, Albano Morandi, Serena Nicolì, Giovanni Oberti, Adriano Pagani, Giorgio Palù, Alberto Petrò, Paola Pezzi, Gabriele Picco, Marta Pierobon, Valentina Regola, Tiziano Ronchi, Camilla Rossi, Giovanni Rossi, Marco Rossi, Paola Sabatti Bassini, Sara Scaramelli, Rita Siragusa, Aldo Spoldi, Massimo Uberti, Vera Vera.

LABORATORI
A cura di Chiara Rossi, educatrice, psicologa, psicoterapeuta e arteterapeuta.
La pandemia, con i tragici accadimenti che ha causato, ha lasciato in ognuno di noi tracce e emozioni. La conduzione da parte della psicoterapeuta Chiara Rossi offre l’opportunità ai partecipanti di trasformare il proprio vissuto, rendendolo visibile, comunicabile e condivisibile.

Sabato 22 agosto, ore 15.30
Laboratorio per giovani adulti (18-25 anni)

Sabato 12 settembre, ore 15.30
Laboratorio per adulti (più di 25 anni)

Costo: la partecipazione ai laboratori è gratuita ma con prenotazione obbligatoria.
I laboratori verranno attivati con un minimo di 4 partecipanti e un massimo di 15.

Durata: circa due ore

VISITE GUIDATE

La visita guidata curata dalla sezione educativa di Fondazione Brescia Musei indaga l’uomo e la sua identità di fronte alla morte e al rischio, che ci rendono tutti uguali riportandoci a un “grado zero”. Gli artisti hanno sublimato le proprie paure, emozioni, pensieri attraverso gesti concreti e offrono allo spettatore il “gesto zero”, personalissimo punto di vista, ideale gesto di cura.

Ogni sabato mattina, ore 11.00

Costo: €5 a persona. La visita sarà attivata con un minimo di 10 partecipanti. Durata: circa un ora

 

Per info

GESTO ZERO. ISTANTANEE 2020

Museo di Santa Giulia,

Via Musei 81/b Brescia

1 agosto – 20 settembre 2020

Ingresso gratuito

 

Orari di apertura

Da martedì a venerdì, dalle ore 12:00 alle 17:30

Sabato, domenica e festivi, dalle ore 11:00 alle 18:00

 

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.
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