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Eve Arnold. Retrospettiva sarà aperta fino al 27 aprile 2014 a Palazzo Madama,Torino.
Appartenente ad una famiglia di ebrei russi, Eve Arnold (1912-2012) nacque negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni razziali. Divenuta fotografa all’età di 32 anni, fu la prima donna ad essere ammessa alla più grande agenzia fotografica del mondo: la Magnum Photos. Eve Arnold fu una professionista instancabile, solitaria, rassicurante; e una donna dall’eleganza sobria, umile e discreta. Numerosi sono i premi e le onoreficenze che le sono stati riconosciuti.
Il servizio fotografico che la portò alla ribalta fu la Sfilata di moda nella Chiesa Battista Abissina, ad Harlem. Seguirono le numerose foto scattate a Malcolm X durante i suoi comizi, i riti voodoo di Haiti e i numerosi divi del cinema immortalati durante le riprese cinematografiche. Il reportage I primi cinque minuti di un neonato nacque in seguito all’enorme dolore per la perdita del suo primo figlio. Dopo il trasferimento a Londra, Eve Arnold cominciò sempre più a dedicarsi ai reportage di viaggio, collaborando anche con il Sunday Times; per il quale realizzò un servizio sulle donne afgane e di cui redasse gli articoli. Viaggiò instancabilmente portando il suo obiettivo in Cina, Mongolia, India e paesi del Nord Africa. Prima di ogni reportage di viaggio Eve Arnold aveva una cura minuziosa nel documentarsi, in modo da riuscire ad afferrare veri e propri momenti di vita vissuta e non semplici cartoline di viaggio.
La bellezza delle sue immagini risiede nell’aver saputo catturare momenti significativi nella storia della società, in modo emozionante e non asettico. Riuscì a farsi largo in un ambiente lavorativo dominato da uomini, ingannando i pregiudizi sull’età ma soprattutto restando sempre fedele a sé stessa.
