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Bellini e Mantegna: capolavori a confronto

Dal 21 marzo alla Fondazione Querini Stampalia a Venezia le “Presentazioni di Gesù al Tempio” di Bellini e Mantegna

I due dipinti “Presentazione di Gesù al Tempio” sono identici nella struttura compositiva, ma realizzati da due artisti diversi del Rinascimento italiano, Andrea Mantegna e Giovanni Bellini.

Due opere geniali, uguali eppure diverse, che sarà possibile mettere a confronto, per la prima volta nella storia, a partire dal 21 marzo nella mostra organizzata dalla Fondazione Querini Stampalia, a Venezia, in collaborazione con la Gemäldegalerie di Berlino (a cui appartiene la tempera su tela del Mantegna) e la National Gallery di Londra (che ha offerto una consulenza scientifica).

Andrea Mantegna, Presentazione di Gesù al Tempio

I dipinti di Bellini e Mantegna, a un’osservazione superficiale, sembrano uguali, ma in realtà propongono visioni e interpretazioni del tutto personali del celebre tema biblico. Chi fu l’ideatore della composizione? Il veneziano Bellini e il padovano Mantegna senza dubbio si conobbero, visti anche i legami familiari che li unirono – il secondo sposò Nicolasia, sorellastra del primo.

““Sarebbe sbagliato – spiega Giovanni Carlo Federico Villa, co-curatore della mostra – immaginarli l’’uno accanto all’’altro, intenti a dipingere il medesimo soggetto. Certo la composizione stregò entrambi, ma un lasso di tempo non piccolo separa i due capolavori””.

Probabile che la composizione sia stata concepita nella bottega padovana del Mantegna. La sua “Presentazione”, più raccolta e minimale, dovrebbe precedere l’altra di circa una ventina d’anni. Andrea e Nicolasia si sono sposati nel 1453, da poco. Sembrano proprio loro, l’artista e la moglie, i due personaggi che chiudono la scena biblica sui lati.

La versione veneziana di Giovanni Bellini, invece, si allarga, facendo spazio ad altre due figure. Registrata nell’inventario della Fondazione Querini Stampalia dal 1809, quando entrò a far parte della collezione era attribuita a Mantegna.

La mostra – allestita dall’architetto Mario Botta – ha nelle due “Presentazioni” il suo punto focale, ma non si riduce solo a questo, permettendo al pubblico di scoprire i tesori della Fonazione Querini Stampalia, istituita a Venezia nel 1869 partendo dal lascito della potente famiglia veneziana.

Nel museo d’ambiente mobili, porcellane, sculture, globi e dipinti dal XIV al XX secolo, per lo più di scuola veneta, tramandano l’’atmosfera della dimora patrizia tra specchi e lampadari di Murano e stoffe tessute su antichi disegni. Tra le opere esposte, pitture di Lorenzo di Credi, Jacopo Palma il Vecchio, Bernardo Strozzi, Luca Giordano, Marco e Sebastiano Ricci, Giambattista Tiepolo, Pietro Longhi, Gabriel Bella.

Le “Presentazioni” sono precedute da due sale introduttive che, attraverso un singolare allestimento, creano un percorso molto suggestivo partendo dall’immagine del bambino Gesù in fasce. La stoffa, posta su pannelli didascalici a tutta altezza, si dipana in tre “nastri” che scorrono paralleli, raccontando l’’ambito storico, le biografie degli artisti, i temi trattai nei due dipinti. Quello superiore e quello inferiore raccontano di Bellini e Mantegna separatamente, quello centrale restituisce le vicende in comune e offre elementi di lettura e di confronto delle due opere.

I quadri sono disposti su due piani convergenti al centro, in modo da guardarsi l’’un l’’altro, stabilendo una sorta di dialogo a cui il pubblico è chiamato ad assistere. Utilizzando luce proiettata e non più riflessa si esaltano le caratteristiche e le dimensioni delle opere, mentre grazie alla luce digitale è possibile regolare l’intensità e calibrare con precisione i valori di illuminamento così da favorire la conservazione delle opere nel tempo.

Grazie all’introduzione e a questo accostamento che non ha precedenti nella storia, le “Presentazioni di Gesù al Tempio” di Andrea Mantegna e Giovanni Bellini si presentano al pubblico in questa cornice particolarissima, pronte a svelare somiglianze ma soprattutto diversità.

E il loro viaggio non si ferma a Venezia – dove rimarranno esposte dal 21 marzo fino al 1 luglio -, come ha spiegato il direttore della Querini Stampalia, Mariagusta Lazzari.

““L’’impossibile è diventato possibile nel dipanarsi della complessa trattativa che ci ha portato a concedere il prestito del nostro Bellini alla grande mostra su Andrea Mantegna e Giovanni Bellini, che il 1 ottobre aprirà alla National Gallery di Londra per poi trasferirsi alla Gemäldegalerie di Berlino il 1 marzo 2019. Il raffronto tra le due “Presentazioni al Tempio” sarà il fulcro di queste esposizioni”.

 

CAPOLAVORI A CONFRONTO
BELLINI / MANTEGNA

Presentazione di Gesù al Tempio

Fondazione Querini Stampalia
Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252, Venezia

21 marzo –- 1 luglio
Da martedì a domenica 10-18
Chiuso lunedì

About Roberta Turillazzi

Giornalista per passione e professione dal 2015. Mamma e moglie giramondo, che attualmente vive a Londra. Lettrice a tempo pieno. Amo l'arte, il cinema, i libri e il calcio.
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