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Un prezioso Italo Cremona e altre rarità da Sant’Agostino a Torino

Le aste sono da sempre luoghi di preziose scoperte e non è raro che contengano pezzi di caratura museale che riemergono da lunghi periodi di oblio, conservati in collezioni private di difficile accesso e restituite alla notorietà di pubblico e critica.

Abbiamo avuto modo di vedere in anteprima una selezione delle opere che la Sant’Agostino Casa d’Aste porrà all’incanto lunedì 28 maggio, martedì 29 e mercoledì 30, ore 15 e ore 20, presso la sede di Torino: una selezione di dipinti, sculture, gioielli e orologi, divisa in sei sessioni per un totale di oltre 1450 lotti.

Marianna Carlevaris, Ritratto di Caterina Balbi

Salta subito all’occhio un raro pastello, il “Ritratto di Caterina Balbi”, opera di Marianna Carlevaris (Venezia 1703-1755), pastellista veneziana figlia del famoso pittore Luca Carlevaris, che operò nella stretta cerchia di Rosalba Carriera. Nella recente rivalorizzazione degli “orientalisti” (come confermato anche dai recenti ottimi risultati delle aste londinesi dello scorso aprile di Sotheby’s a Londra) importante la “Carovana nel deserto” di Alberto Pasini, 1860-67, pubblicato nella monografia di Botteri Cardoso. Rarissimo a trovarsi per qualità e caratteristiche il disegno di Boldini “Profilo di Emilia Boldini Cardona”, che reca al retro un nudo femminile.

Italo Cremona, La Libra, 1929

Tra le opere del Novecento spicca un raro quanto straordinario dipinto di Italo Cremona (Cozzo Lomellina, 1905 – Torino, 1979) di alta datazione, “La Libra”(olio su cartone, 72 x 72 , 5, 1929): un dipinto straordinario per qualità pittorica, che racchiude in sé molti dei temi cari all’artista, a partire dall’impianto cinematografico caratterizzato da un taglio prospettico obliquo su piani diversi e luci fredde, in grado di anticipare atmosfere dei film noir degli anni ’30 e ’40 . Cremona effettivamente collaborerà dal 1937 al 1952 a svariate produzioni cinematografiche come costumista e scenografo. L’opera è tutta giocata su gradazioni di toni neutri dei vari oggetti (una sinistra pistola e una carabina, un cappello maschile, una testa in gesso, una spazzola) interrotti da due squarci di colore in corrispondenza dei titoli delle riviste poste sul tavolo. Un’opera che rivela una grande autonomia di tematiche e riferimenti culturali, da suggestioni surrealiste e dadaiste all’interesse per la scultura e la disposizione architettonica dello spazio. Curioso il riferimento alla rivista La Libra: fondata a Novara nel 1928, fu diretta da Mario Bonfantini fino al 1930. Cremona si dedicò negli anni all’attività letteraria con la pubblicazione di diversi libri e saggi e collaborò con la rivista Il Selvaggio di Mino Maccari con il quale ebbe un lungo sodalizio di amicizia; nel 1959 e 1960 realizzò in autonomia un almanacco intitolato L’Antipatico.

Luigi Spazzapan, Natura Morta con colori

Spiccano anche due bellissime nature morte di Filippo de Pisis, una del 1927, l’altra del 1939, e due pregevoli opere di Luigi Spazzapan di decenni diversi, la notevole “Natura morta con colori” del 1934 e “La palude (ardente)” del 1957, che ha in sé molto dell’Arte Informale in virtù di una grande densità materica e cupe variazioni cromatiche, ben visibili nel dipinto. Non mancano importanti presenze internazionali come Marca-Relli, Carol Rama, Schifano, Giuseppe Uncini con un importante legno e ferro del 1957 di grande dimensioni, un raffinato disegno di Kounellis, Arman, Bill Jacklin, Kevin Kadar.

Cesar Santiano_Gli Amanti 1918

Tra le sculture, lo “Spartaco”, grande bronzo di Vincenzo Vela, e i modernissimi “Amanti” di Cesar Santiano, (1918) un bronzo di rara intensità emotiva. Santiano, nato a Buenos Aires nel 1886, scultore autodidatta in Argentina dove aveva già eseguito molte opere pubbliche, giunse a Torino alla scuola di Bistolfi, di cui fu tra gli allievi più dotati. Morì suicida a soli 33 anni. Di Giuseppe Tarantino si fa ammirare un grande bronzo (157 cm), mentre Mastroianni è presente con un raffinato cartone colorato.

Giovanni Boldini, Profilo di Emilia Cardona Boldini /Nudo femminile

Ben due sessioni d’asta saranno interamente dedicate ai gioielli tra cui spicca una strepitosa spilla in oro bianco firmata Buccellati di forma ovale interamente lavorata a pizzo con diamanti taglio brillante e 8/8 per totali 8 carati e certificato di autenticità della Maison. Non mancano le grandi firme: Cartier, Pomellato, Bulgari con gli iconici modelli della linea “B01”, rappresentati sia dagli anelli che da orecchini in oro rosa e bianco Tra gli orologi merita una menzione uno splendido Patek Philippe, modello “Gondolo”, anni ’40 e il modello “Calatrava” anni ’80.

 

Per info:    

Asta 146 Dipinti Sculture, Orologi, Gioielli

28-29-30 maggio 2018

Sant’Agostino Aste

Corso Tassoni 56 Torino

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.
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