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Top lots di Design alla Casa d’Aste Sant’Agostino, in arrivo l’Asta Dipinti e Sculture

Il mondo delle aste ha ripreso vigore: la possibilità di organizzarle on line, pratica già percorsa con successo negli ultimi anni, spesso come unica formula, non ha mai, di fatto, interrotto un trend positivo; anzi, per certi versi, ha permesso ai clienti finali, mercanti e collezionisti privati, di dedicare in queste settimane “sospese” più tempo alla ricerca sul web.

Top Lot: Carlo Scarpa, Lampada a sospensione a doppia calotta in vetro cordonato e metallo cromato, produzione Venini, anni ’30

Secondo quanto riportato dalla direzione della Casa D’Aste Sant’Agostino, che all’inizio di giugno ha realizzato tre aste dedicate al design e una alla grafica, le prime in presenza dopo il lockdown, la risposta è stata molto buona: alcune persone hanno partecipato  di persona (il tutto rispettando il distanziamento sociale, anche grazie agli ampi spazi della sede di Corso Tassoni) ma il dato più interessante è che è stato registrato un altissimo numero di persone collegate sul sito, con alcune sorprese: una rimarchevole presenza, rispetto a galleristi e mercanti, di nuovi clienti privati italiani e stranieri, alcuni anche piuttosto noti; di contro si è rilevata una leggera flessione della presenza di clienti dalla Germania. Certamente può aver premiato l’aver adottato una modalità più agile: l’asta è stata suddivisa in tre sessioni di durata più breve, con minor numero di lotti per ogni sessione, e questo è stato apprezzato dal pubblico. Anche l’aver scelto una differente collocazione pomeridiana è stato ritenuta una scelta vincente. La Case d’Aste Sant’Agostino è sempre stata pioniera nell’adottare le nuove tecnologie e anche in questo caso, constatando la crescente tendenza dell’utente a collegarsi dal cellulare, si è deciso di inserire la possibilità, primi in Europa, di visualizzare il banditore anche nello schermo del telefono, il che rende l’asta più coinvolgente ed emozionante anche da dispositivo mobile.

Top Lot: Carlo Mollino, poltroncine in velluto per Auditorium Rai di Torino, 1951

Più di un oggetto ha più che quadruplicato il valore di partenza e sono andati bene sia i lotti “di punta” che i pezzi meno conosciuti. Tra i top lots si segnalano la serie di quattro poltroncine rivestite realizzate per l’Auditorium della Rai di Torino nel 1951 da Carlo Mollino, venduta a 9.760 euro, la coppia di lampadari modello Carciofo di Gianni Celada prodotta da Fontana Arte nel 1970 (7.600 euro);

Top Lot: Gianni Celada, coppia di lampadari modello Carciofo prodotta da Fontana Arte, 1970

il tavolo in marmo nero Marquigna degli anni ‘70 di Angelo Mangiarotti (5.000 euro). Di Mangiarotti ha avuto un ottimo risultato anche la splendida consolle della serie Eros in marmo bianco di Carrara prodotta da Skipper negli anni ‘70, venduto a 5.080 euro.

Top Lot: Angelo Mangiarotti, tavolo in marmo nero Marquigna, anni ‘70

Grande successo anche per la sedia a dondolo in legno di faggio curvato a vapore, seduta e schienale in paglia di Vienna realizzata ai primi del ‘900 da Antonio Volpe e prodotta dalla Società Anonima Antonio Volpe (4.636 euro), tre lampade modello Kd51/R  (Teli) di Achille Castiglioni degli anni ‘70 su disegno del 1959 (3.900 euro) e, di Carlo Scarpa, la lampada a sospensione a doppia calotta in vetro cordonato e metallo cromato realizzato da Venini negli anni ‘30 (3.900 euro).

Top Lot:Antonio Volpe, Sedia a dondolo, primi ‘900

Tra gli invenduti si segnalano alcuni arredi particolarmente interessanti, la dormeuse con imbottitura rivestita in velluto, piedi conici in legno anni ’50, corredato della Perizia Gio Ponti Archives, la cui base d’aste è stata fissata in 6.000 euro, il divano modello Fasce Cromate di Luigi Caccia Dominioni, prodotto da Azucena nel 1963  (base d’asta 2.000 euro) e il Tavolo Reale, Omaggio a Carlo Mollino, struttura in rovere naturale verniciato noce, piano in cristallo con bordi bisellati, prodotto da Zanotta nei primi anni 2000 (base d’asta 1800 euro).

Archivi Giò Ponti, Dormeuse, anni ’50

Ai dipinti sarà invece dedicata l’asta del prossimo 30 giugno con una selezione di importanti opere e sculture firmate dai grandi Maestri dell’800 del ‘900 e contemporanei.

Nella sezione Maestri dell’800 spicca “Un mattino di mercato in Piemonte” 1884 di Giovan Battista Quadrone, dipinto appartenente alla fase di maturità artistica del pittore; al realismo e alle mutazioni della luce è il dipinto “Il porto di Genova” eseguito da Enrico Reycend nel 1886. Spostando l’attenzione su temi legati all’orientalismo, spiccano “L’ora della preghiera” eseguito da Alberto Rossi e “Carovana nel deserto” firmato Alberto Pasini.

Giovan Battista Quadrone, “Un mattino di mercato in Piemonte”, 1884

Di rilievo ancora “Tardo meriggio in Val Varaita” del Maestro divisionista Matteo Olivero. Passando alla sezione Maestri del ‘900 partendo dagli anni ‘30 troviamo un bel “Paesaggio” eseguito da Pietro Marussig, tra gli iniziatori del movimento Novecento, “Costruzione della Torre Littoria di Torino ” del torinese Italo Cremona e “Il fabbricone III” opera di Ardengo Soffici eseguito negli anni ‘50. Di particolare interesse  anche l’opera “Contadino al ruscello” di Giuseppe Migneco, uno tra i maggiori esponenti dell’espressionismo del ‘900.

Mario Schifano, “Senza titolo”, 1987

Nella sessione dedicata all’arte moderna e contemporanea vengono presentati al pubblico un bellissimo dècollage “Marilyn Cosmopolitan” di Mimmo Rotella; verranno esitate opere di Tano Festa tra cui “La finestra” eseguita negli anni ’70, “Simboli” di Franco Angeli e “Senza titolo (Schifano rivisitato)” di Mario Schifano, realizzato con una particolare vernice luminescente.

Franco Angeli, “Simboli”, 1975

Meritano ancora particolare attenzione l’opera pittorica di Carla Prina legata al gruppo degli Astrattisti Comaschi e un olio su tela firmato Giuseppe Zigaina.

L’ asta legata al mondo della pittura si terrà il 30 giugno alle ore 16.

È possibile partecipare all’asta tramite il sito internet, il telefono, l’offerta scritta o venendo in sala, solo su prenotazione.

Esposizione su appuntamento telefonando allo 011.437.77.70 o scrivendo a info@santagostinoaste.it

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.
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