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Picasso, Dora Maar e Silvie Fleury inaugurano il nuovo corso della Pinacoteca Agnelli

Nel ventennale dalla sua apertura è stato presentato il nuovo corso della Pinacoteca Agnelli a Torino che inaugurerà la programmazione il prossimo 27 maggio.

Sarah Cosulich_foto di Alessandro Cantarini

 

Con la nomina di Sarah Cosulich nel ruolo di direttrice, l’istituzione si propone di trasformarsi in un centro culturale dinamico, aperto ai linguaggi multidisciplinari del presente rimanendo in stretto dialogo con la storica collezione di Pinacoteca.La nuova Pinacoteca sarà un luogo dedicato alla produzione di mostre inedite e di progetti site-specific commissionati ad artiste e artisti italiani e internazionali: attraverso progetti espositivi di ricerca e collaborazioni con istituzioni italiane e internazionali, Pinacoteca diviene un luogo aperto alla riflessione sulle tematiche della contemporaneità, votato all’inclusione e alla partecipazione di una molteplicità di pubblici diversi. La nuova programmazione si estende anche sull’iconica pista sul tetto del Lingotto, già al centro di una recente ristrutturazione che ha visto la creazione di un parco pensile: lo spazio esterno si arricchisce di installazioni di artiste e artisti internazionali pensati per dialogare con l’architettura industriale, con lo spettacolare paesaggio sulla città. Grazie al progetto di riconversione di FIAT, la Pista 500 è oggi il parco pensile più alto d’Europa con le sue 40.000 piante di oltre 300 specie autoctone diverse: un polmone verde a 28 metri di altezza che, coerente alla sua identità originale di circuito storicamente dedicato al collaudo delle automobili, è oggi anche suggestivo test drive per la Nuova 500, la prima all-electric di casa FIAT.

Collezione Gianni e Marella Agnelli

Tra le linee programmatiche la prima verte sulla valorizzazione del nucleo della Pinacoteca, la Collezione Giovanni e Marella Agnelli: a vent’anni dall’inaugurazione dell’allestimento dello Scrigno di Renzo Piano, per la prima volta Pinacoteca introduce un inedito progetto espositivo continuativo dedicato alla rilettura e riattivazione della scollezione permanente attraverso le sue presenze; partendo ogni volta da un’opera diversa messa in relazione con altre, provenienti da istituzioni internazionali, la Collezione Agnelli diviene punto di partenza privilegiato per una riflessione sulla storia dell’arte e sulla storiografia, oltre che strumento critico per approcciarsi al presente. Il primo progetto di Beyond the Collection è dedicato a Pablo Picasso e Dora Maar e prende forma grazie alla preziosa collaborazione con la Fondation Beyeler di Basilea.

 

Pablo Picasso, Buste de femme au chapeau (Dora), 1939, olio su tela, 55 x 46, 5 cm. Fondation Beyeler, Riehen/Basel, Sammlung Beyeler © Succession Picasso, by SIAE 2022, ph. Robert Bayer

 

Il ritratto di Picasso Homme appuyé sur une table (1915-1916) conservato in Pinacoteca viene messo per la prima volta in dialogo con la serie di ritratti di Picasso degli anni Trenta raffiguranti Dora Maar, provenienti dalla Fondation Beyeler. Allo stesso tempo, insieme alle tele, viene presentata anche una selezione di fotografie della stessa Maar. Tre grandi capolavori di Pablo Picasso, provenienti da una delle più prestigiose istituzioni del mondo, entrano in Pinacoteca per ampliare letture e interpretazioni e raccontare nuove storie.

 

Dora Maar, Self-portraits, 1935 ©Galerie Johannes Faber, Vienna

 

Il progetto espositivo porta alla luce Dora Maar non solo come soggetto della rappresentazione di Pablo Picasso ma come artista centrale nella storia dell’arte del Novecento e importante punto di riferimento intellettuale per la pratica artistica di Picasso. Il progetto, PABLO PICASSO E DORA MAAR Un dialogo con la Fondation Beyeler, è a cura di Sarah Cosulich, Lucrezia Calabrò Visconti, Beatrice Zanelli e sarà visibile sino al 25.09.22.

Il Terzo Piano ospiterà mostre ideate e prodotte da Pinacoteca: sia progetti monografici dedicati ad artiste e artisti contemporanei che collettive focalizzate su percorsi multigenerazionali, per aprire nuove letture della storia dell’arte in relazione alle pratiche artistiche contemporanee. La mostra che inaugura il nuovo corso di Pinacoteca è dedicata all’artista Sylvie Fleury.

Ritratto di Sylvie Fleury Foto: Diego Sanchez

 

 

Pioniera e punto di riferimento importante per le pratiche emergenti, negli ultimi trent’anni Fleury ha portato avanti una ricerca poliedrica che elude correnti e categorie. Attraverso una molteplicità di media – dalla scultura alla pittura al neon all’installazione, Fleury attinge nel suo vocabolario a oggetti e immaginari provenienti dall’ambito della moda, della fantascienza, delle sottoculture pop, indagando i meccanismi di costruzione del valore e la fabbricazione di desideri della società contemporanea. Fleury produce opere che con intelligenza e ironia affrontano la tensione tra le politiche di genere, il consumismo e la cultura contemporanea – prima tra tutte, la storia dell’arte. Il suo lavoro risuona con la volontà di Pinacoteca di ampliare la narrazione tradizionale del Lingotto, segnata dall’immaginario maschile della fabbrica e dell’automobile, ma anche con quello di una collezione storica rappresentata da artisti uomini. SYLVIE FLEURY Turn Me On, a di cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, sarà visibile dal 27 maggio  al 15 gennaio 2023.

Sylvie Fleury, Gold Fountain LKW, 2003 Courtesy Sprüth Magers Gallery, Berlino

 

 

La Pista 500 sarà invece al centro di un progetto di sculture e installazioni esterne commissionate ad artiste e artisti internazionali sulla storica pista automobilistica sul tetto del Lingotto. Divenuto un giardino pensile grazie alla riconversione di FIAT nel progetto degli architetti Camerana&Partners, la Pista 500 viene aperta alla città come spazio inclusivo e multifunzionale dedicato all’arte pubblica. I progetti sulla Pista includono installazioni ambientali, opere luminose, installazioni sonore e di cinema espanso, progetti architettonici funzionali alle necessità di chi attraversa la pista. Lo spazio è costruito con le artiste e gli artisti coinvolti, ragionando sulla trasformazione dell’archeologia industriale del Lingotto da circuito chiuso a strada cittadina, da luogo produttivo a spazio aperto da abitare insieme. I progetti, interattivi e coinvolgenti, invitano chi visita la pista a riflettere su quale sia il significato di spazio pubblico oggi, e quali le storie e i monumenti con cui vogliamo abitarlo. Le opere si confrontano con l’eredità della fabbrica, per esplorare le implicazioni sociali, culturali e politiche della sua trasformazione, o entrano in dialogo con il paesaggio naturale e urbano che circonda l’edificio, facendo emergere la tensione tra naturale e artificiale che lo caratterizza. Il programma si arricchirà di nuove installazioni gradualmente nel corso dei prossimi tre anni, costruendo un percorso espositivo sempre in evoluzione disseminato nei diversi spazi della Pista.

Pinacoteca Agnelli_ Pista del Lingotto

 

I progetti espositivi sono mirati a costruire una forte identità programmatica per l’istituzione, risultato anche di un confronto con la specificità del luogo che la ospita: la storia culturale e sociale del Lingotto; la relazione con l’immagine dell’automobile, quale simbolo della velocità e dell’innovazione e con il contesto produttivo di Torino; la presenza dell’archeologia industriale e il suo sviluppo architettonico. Il nuovo corso di Pinacoteca Agnelli identifica il museo come luogo depositario di una molteplicità di storie e allo stesso tempo motore di nuove narrazioni: un luogo che guarda al passato con gli occhi del presente, per riattivare esperienze, raccontare figure dimenticate e complicare la narrazione canonica della storia dell’arte alla luce delle esigenze della società contemporanea. I progetti di Pinacoteca nel 2022 mettono anche in discussione il racconto tradizionalmente maschile della storia dell’arte fino al ventunesimo secolo ma anche dell’immaginario dell’automobile, portando prospettive plurali in un luogo storicamente connotato da iconografie, simboli e narrazioni fatte da uomini. A portare avanti la nuova missione di Pinacoteca insieme alla nuova direzione artistica, anche una nuova squadra articolata nei dipartimenti curatoriale, comunicazione, collezione ed educazione, con l’inserimento di figure di staff responsabili delle singole attività. Pinacoteca riconosce un ruolo centrale all’educazione, coerentemente con una prospettiva che vede l’arte come strumento fondamentale per conoscere il mondo e affrontare la sua complessità. L’attività dell’istituzione prevede anche un public programme performativo e discorsivo, volto ad approfondire ed espandere la programmazione espositiva e a renderla accessibile ad un vasto pubblico.

PER INFO

Pinacoteca Agnelli

Via Nizza Torino 262 /103

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.
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