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MRBB. Sedie / Interazione Partecipata in Piazza Carlo Alberto a Torino

 

Gruppo MRBB, Sedie, ph. Ennio Bertrand

Il gruppo MRBB (Gianluca Maffoni e Marta Robiglio, Ennio Bertrand e Samuele Boscarino), accompagnato dai testi critici e teorici di June Anne Nuevo, presenta per la prima volta a Torino nella cornice di Piazza Carlo Alberto (domenica 20 gennaio a partire dalle 20,30) un’installazione interattiva partecipata dal titolo SEDIE. Per la traformazione del paesaggio urbano in soundscape. L’azione di strada ha un carattere di unicità garantito, non soltanto dalla collocazione, ma anche dal livello di interazione e dai tempi delle partecipazioni. Canale Arte presenta qui alcuni stralci del testo di June Anne Nuevo dedicato al lavoro dell’inedito gruppo MRBB.

Gruppo MRBB

Il gruppo MRBB, formato dagli artisti Gianluca Maffoni, Marta Roviglio, Samuele Boscarino e Ennio Bertrand, ci propone un’installazione interattiva nel contesto urbano. Si tratta di otte sedie disposte in modo circolare e rivolte verso l’esterno che funzionano come vere e proprie sedie musicali. Al di sotto di ciascuna sedia spuntano dei cavi che si intrecciano tra di loro e convergono nel punto centrale della struttura, nel quale è contenuto il meccanismo che regola il funzionamento dell’installazione. Ispirandosi alle composizioni del padre del minimalismo musicale, Steve Reich, le sedie vengono dotate di un suono che, grazie a dei sensori, viene emesso quando lo spett-attore si siede su una delle otto sedie. La partecipazione di più persone crea una moltitudine di suoni sfasati che nella loro totalità trasforma il paesaggio urbano in uno soundscap 

Con quest’opera, il gruppo MRBB introduce l’interattività nella Street Art, ma allo stesso tempo si differenzia dall’arte tradizionale poiché l’installazione non è completa senza la partecipazione del pubblico. Così come la sedia utilizzata da Joseph Kosuth nella sua opera concettuale del 1965, Una e tre sedie, le sedie sono tolte dal contesto quotidiano. Non sono più semplicemente un oggetto su cui sedersi ma diventano un’opera d’arte il cui senso si crea tramite l’intervento dello spettatore. Tuttavia, il significato emerge non tramite una mera contemplazione a distanza da parte del pubblico così come si sperimentava nel lavoro di Kosuth. Il senso viene creato invece quando vi è una interazione corporea, trasformando dunque le persone in partecipanti attivi. Un’altra caratteristica di quest’opera è  la sua mutabilità: ogni partecipazione genera un nuovo risultato e ogni spett-attore vive una propria esperienza artistica che può essere condivisa con gli altri.

 

 

About Ivan Fassio

Poeta, scrittore, curatore d'arte contemporanea.
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