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Mélodie Mousset, HanaHana Full Bloom, 2018, Arcate Ex-MOI, Torino, courtesy Dear Onlus e Treti Galaxie. Photo: Marco Cappelletti e Delfino Sisto Legnani

Melodie Mousset. HanaHana, Full Bloom. Quando l’arte diventa esperienza condivisa di libertà e cura, strumento d’innovazione sociale.

Visitabile fino a giovedì 15 novembre presso le Arcate dell’Ex-Moi di Torino HanaHana: Full Bloom – a VR Experience è la prima mostra personale dell’artista Mélodie Mousset (1981, Abu Dhabi), una proposta d’arte virtuale che coinvolge ed emoziona modificando la percezione della realtà.

Mélodie Mousset, HanaHana Full Bloom, 2018, Arcate Ex-MOI, Torino, courtesy Dear Onlus e Treti Galaxie. Photo: Marco Cappelletti e Delfino Sisto Legnani

“Crediamo che l’arte abbia il potere di migliorare la vita di chi ne fa esperienza. Il nostro obiettivo è fare in modo che la ricerca di un artista possa raggiungere e ispirare il maggior numero di persone possibile”. Questo è l’intento che fin dall’inizio della propria attività, nel 2016, muove la ricerca di Treti Galaxie il progetto artistico e curatoriale, fondato da Matteo Mottin, Ramona Ponzini e Sandro Mori.

HanaHana: Full Bloom – a VR Experience è la loro ultima “creatura”, la prima personale italiana dell’artista francese Mélodie Mousset, nata in sinergia con DEAR – Design Around Onlus – associazione che si occupa di umanizzazione degli ambienti di cura – e allestita negli spazi abbandonati dell’Ex-MOI di Torino.

Mélodie Mousset, HanaHana Full Bloom, 2018, Arcate Ex-MOI, Torino, courtesy Dear Onlus e Treti Galaxie. Photo: Marco Cappelletti e Delfino Sisto Legnani

“Cercavamo un luogo con cui l’opera di Melodie, interessata al corpo come veicolo di interazioni fisiche e rituali potesse dialogare”– sostiene Ramona Ponzini – “ In particolare HanaHana è una rappresentazione dell’inconscio corporeo dell’artista come mondo-laboratorio in realtà virtuale. Per questo l’ambientazione dell’Ex-MOI, con il suo ipnotico ripetersi di archi catenari e la sua memoria di scambi e mutamenti ci sembrava l’ideale sfondo per l’opera, nonché un possibile varco per il passaggio tra reale e virtuale”

Melodie Mousset (1981, Abu Dhabi) indaga le condizioni che portano alla formazione dell’identità nel contesto della biotecnologia e dei nuovi media attraverso esperienze immersive, in cui i confini tra realtà e finzione si annullano, conducendo il fruitore in mondi immaginifici, anche al di fuori del proprio corpo.

Il progetto consiste in una nuova versione di HanaHana, una rappresentazione virtuale, in progress, dell’inconscio corporeo dell’artista, che ha iniziato questa ricerca nel 2016. Fruendo dell’opera, ovvero indossando visori Acer Windows Mixed Reality e manovrando un joy-stick, lo spettatore viene catapultato in un luogo sconosciuto, fatto di sabbia, acqua colorata e misteriose sculture di pietra, con cui può interagire, attraversandole o creando all’infinito vertiginose architetture composte da mani di forme e colori diversi. La mano, il primo e più antico strumento creativo dell’intera umanità, diventa qui un modulo costruttivo attraverso cui liberare la fantasia e comporre realtà sempre nuove.

HanaHana Full Bloom, 2018, documentazione dei workshops presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino, courtesy Dear Onlus and Treti Galaxie. Photo: Marco Cappelletti e Delfino Sisto Legnani

Si tratta di un lavoro sperimentale, durato circa un anno e realizzato in stretta collaborazione con i ragazzi ospedalizzati, presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, nell’ambito di Robo&Bobo, un innovativo percorso didattico-laboratoriale nato per avvicinare alle nuove tecnologie e alle discipline STEAM (Science, Technology, Engineering, Arts, Math) i ragazzi tra gli 11 e i 18 anni costretti in ambienti di cura.

Treti Galaxie e il team multidisciplinare di Dear Onlus, composto da professionisti attivi nell’ambito dell’arte, del design, della pedagogia, della psicologia e dell’antropologia, hanno ideato e condotto alcuni workshop attraverso i quali i ragazzi, interagendo con il lavoro dell’artista, le hanno suggerito nuove funzionalità da inserire nell’opera. Sono diventati così i suoi assistenti, contribuendo in maniera attiva alla fase creativa del progetto.

Mélodie Mousset, HanaHana Full Bloom, 2018, screenshot da VR experience, Torino, courtesy l’artist e Treti Galaxie

HanaHana: Full Bloom – a VR Experience è stata un’esperienza formativa unica per i ragazzi in cura nel contesto ospedaliero, che in questo modo hanno potuto abbattere le barriere fisiche dell’ospedale e raggiungere nuove realtà in cui libertà e bellezza prendono forma.

Mélodie Mousset
HanaHana: Full Bloom – a VR Experience
a cura di Treti Galaxie
Arcate dell’Ex-MOI – via Giordano Bruno 181, Torino

Fino al 15 novembre 2018
su appuntamento: info@tretigalaxie.com
www.tretigalaxie.com

About Elena Inchingolo

Elena Inchingolo (Torino, 1976) è storica dell'arte, curatrice e archivista d’arte contemporanea. Laureata in Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Università degli Studi di Torino, città dove vive e lavora, è stata coordinatrice del progetto di ricerca e sviluppo degli Archivi della Collezione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e ha gestito una galleria d’arte contemporanea in Torino, come responsabile della curatela e dell’allestimento di progetti espositivi e fieristici in Italia e all’estero. Si dedica all’ideazione e alla curatela di proposte espositive d’arte contemporanea per istituzioni e gallerie. Collabora con diverse testate giornalistiche scrivendo di arte, cultura e design. Si interessa di conservazione e catalogazione del patrimonio storico-artistico contemporaneo e, nell’estate 2017, è stata selezionata per partecipare al primo Workshop per Archivisti d’Arte Contemporanea attivato dal CRRI - Castello di Rivoli Research Institute.
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