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Luigi Spazzapan. Metempsicosi dell’Esperienza Astratta

Cavallo in Movimento

L’ispirazione di Luigi Spazzapan risponde a un’urgenza che cerca subito la forma, in cui la materia filtrata e metabolizzata echeggia gravida di estetica informale. Tra i vari richiami alle correnti moderniste del tempo, l’artista riesce a trovare sorprendente ricchezza inventiva, andando ad incidere una traccia profonda sull’esperienza astratta.

Autoritratto, 1937

Luigi Spazzapan, (in sloveno Lojze Spazzapan, Gradisca d’Isonzo, 1889 – Torino , 1958 ), è stato un
pittore italiano, ritenuto uno dei più importanti esponenti della pittura astratta nel primo dopoguerra.
Nel 1920 trova lavoro come insegnante di Matematica alle scuole medie di Idria, incarico che lascia
presto per dedicarsi completamente alla pittura. Nel 1923 partecipa a Padova ad una mostra sul
futurismo, movimento artistico che aveva conosciuto attraverso il gruppo futurista giuliano fondato
dagli artisti Giorgio Carmelich e Mirko Vucetich.
La sua formazione artistica si compie attraverso alcuni viaggi nei maggiori centri della cultura
figurativa del tempo fra cui Vienna e Monaco, che gli permettono di accrescere e sviluppare la sua
formazione artistica assimilando gli stili delle secessioni, dell’Art Nouveau, fino a intendere
precocemente le esperienze dell’astrattismo.

Luigi Spazzapan

Nel 1928 si stabilisce a Torino dove si accosta agli ideali del gruppo dei Sei di Torino che gli
permette di creare uno stile personale. Tra i vari richiami alle correnti moderniste del tempo, Luigi
Spazzapan riesce a trovare spunti di sorprendente ricchezza inventiva, andando ad incidere una
traccia profonda sull’esperienza informale, senza perdere la propria originale poetica. Nel 1936
viene invitato alla Biennale di Venezia dove, nel 1954, avrà una sala dedicata. Distinguendosi
sempre come ottimo disegnatore con delle mostre di estrema sensibilità pur nel tratto nervoso
dell’opera, Spazzapan si adopera anche in progetti ad uso industriale per decorazioni murali e
disegni astratti per stoffe.
La sua ispirazione risponde a un’urgenza che cerca subito la tela dove la materia raccolta, filtrata,
metabolizzata ritorna gravida dell’estetica dell’autore. Lo stesso vale per quei ritratti, quei dipinti
che raffigurano delle figure umane. Non possiedono un’identità definita: si tratta di figure, dove il
soggetto rappresentato rivive nell’opera d’arte una nuova vita per una sorta di metempsicosi. Non è
infrequente imbattersi in corpi di uomo madidi di colore da cui, in un groviglio di linee, lo
spettatore può riconoscere l’emergere di tratti animali e selvaggi.

Luigi Spazzapan

Luigi Spazzapan è più volte citato dall’architetto e designer Ettore Sottsass nel libro Scritto di notte, che ricorda quando da bambino passava lunghe giornate nello studio dell’artista, ammirandone le capacità tecniche e concettuali.

Determinante per la valorizzazione dell’opera negli anni successivi alla scomparsa del pittore è stato il contributo di Eugenio Giletti, collezionista torinese, grande amico di Luigi Spazzapan, che ha
donato 87 opere della sua collezione alla Cassa di Risparmio di Gorizia perché fossero esposte al
pubblico. Queste tele costituiscono tuttora la collezione permanente della Galleria Regionale d’Arte
Contemporanea “Luigi Spazzapan”. Attraverso chine, tempere ed oli viene ripercorsa l’intera
produzione del pittore gradiscano.

About Ivan Fassio

Poeta, scrittore, curatore d'arte contemporanea.
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