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On line il bando del Premio Matteo Olivero per Cappella Cavassa a Saluzzo

Al via la 40ª edizione del Premio Matteo Olivero che si rivolge ad artisti italiani e internazionali, senza limiti di età e di utilizzo di mezzi espressivi, con opere edite o inedite, per la realizzazione di una mostra personale sul tema della Memoria.

Il vincitore realizzerà il suo progetto nella prestigiosa Cappela Cavassa di Saluzzo, una sala rinascimentale inserita nel chiostro del convento di San Giovanni, di grande valore storico e artistico. Gli artisti, già in fase di candidatura, dovranno ideare, sviluppare e visualizzare in rendering il loro progetto artistico. La scadenza per presentare le candidature è fissata per il 20 marzo 2018.

Casa Cavassa Saluzzo

Il Premio è dedicato al pittore Matteo Olivero, esponente di rilievo del divisionismo italiano. L’artista nasce nel 1879 a Pratorotondo di Acceglio, una piccola località della provincia cuneese, che ritrae in molti dei suoi quadri. Olivero ebbe un rapporto contraddittorio con le avanguardie artistiche, in particolar modo prese le distanze dal movimento futurista, che rifiutò categoricamente. Partecipò invece alle maggiori rassegne dedicate al movimento divisionista, esponendo i propri lavori alla Biennale di Venezia, a Parigi e a Bruxelles. I suoi capolavori testimoniano e manifestano l’amore che provava per il paesaggio e la cultura locali, in particolare per le “sue” montagne, dove fece frequentemente ritorno soprattutto nell’ultima parte della sua vita, sconfortato da un riconoscimento mai pieno. A Saluzzo, dal 2013, in quello che fu il suo studio, è ospitata la Pinacoteca Matteo Olivero.

Matteo Olivero

Il tema per il 2018 è la Memoria, intesa come capacità di ricordare ciò che è stato, di rievocare il passato non in chiave passivamente nostalgica ma di reinterpretazione attiva del futuro.

Memoria come ricordi, identità, percorso storico, problematica tecnologica, smaterializzazione, eterna giovinezza, perdita e controllo.

Il Premio è organizzato dalla Fondazione Amleto Bertoni, in collaborazione con l’associazione The Blank Contemporary Art e i coordinatori del progetto Paolo Infossi e Roberto Giordana. Il curatore è Stefano Raimondi, Direttore di The Blank e curatore della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

I progetti degli artisti candidati verranno esaminati da un comitato scientifico presieduto da Stefano Raimondi e composto da curatori di fama internazionale, che saranno resi noti il 20 marzo 2018, al termine di invio delle candidature, e da membri della Fondazione Amleto Bertoni e del consiglio comunale di Saluzzo. Al miglior progetto verrà assegnato un premio di Euro 5.000,00 per la realizzazione della mostra.

La Cappella Cavassa fa parte degli ambienti del chiostro del convento di S. Giovanni a Saluzzo. Il chiostro del convento fu edificato nel 1466 per volere del marchese Ludovico I, ed è annesso alla chiesa omonima, che inizialmente fu luogo di culto dei Domenicani. Cappella Cavassa è stata voluta come luogo di sepoltura di Galeazzo Cavassa – vicario generale del marchesato di Saluzzo il cui monumento funebre fu realizzato dallo scultore Matteo Sanmicheli,– in un ambiente che in origine era la sala del capitolo, e realizzata nei suoi apparati decorativi nei decenni successivi alla morte di Galeazzo (1483) per volontà del figlio Francesco Cavassa, alla quale passò il titolo.

Il Premio Matteo Olivero s’inserisce all’interno di Start/storia e arte – Saluzzo, contenitore di eventi artistici e di ricerca transdisciplinare tra l’arte contemporanea, l’arte antica, il design e l’artigianalità, promosso dalla città di Saluzzo. Le candidature dovranno essere inviate a premiomatteiolivero@gmail.com

Info:

Fondazione Amleto Bertoni, The Blank Contemporary Art

Tel. – 0175/43527; 035/19903477

Email – eventi@fondazionebertoni.it; premiomatteoolivero@gmail.com

 

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.
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