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Il collezionismo di Epoca Song come ispirazione della creazione artistica nei secoli successivi

“Uno sguardo al passato: il collezionismo di Epoca Song (960-1279) come ispirazione della creazione artistica nei secoli successivi”, giovedì 11 maggio presso la Sant’Agostino di Torino


Il periodo della storia cinese che molti definiscono “Rinascimento Song” viene considerato uno spartiacque tra antichità e modernità: molte delle caratteristiche sociali e culturali che oggi riconosciamo come tipicamente cinesi si sono affermate proprio a partire da questo periodo dinastico, circa mille anni or sono.

Anche in ambito artistico, la riaffermazione del confucianesimo e la diffusa ammirazione per un’antichità idealizzata hanno portato la Cina a guardare al passato più di prima per trovare ispirazione nella creazione di manufatti e di opere d’arte. Questo fenomeno culturale ha promosso la formazione delle più antiche collezioni dettagliatamente catalogate di oggetti arcaici e con esse tutto un indotto di imitazioni, reinterpretazioni, e persino contraffazioni da parte di artisti e artigiani del tempo. Tale tendenza è divenuta un tratto caratterizzante della produzione artistica cinese anche sotto le dinastie successive fino alla caduta dell’impero nel 1911. Comprenderla significa inquadrare meglio l’arte cinese più recente.

Durante l’incontro si spiegheranno i motivi storici e sociali che hanno fatto scaturire e supportato la propensione sopra descritta, durante e dopo i Song, presentando esempi concreti dei meccanismi in atto soprattutto negli ambiti della creazione di dipinti, bronzi, ceramiche e giade.

Marco Guglielminotti Trivel è stato il Conservatore per l’Asia Orientale del MAO Museo di Arte Orientale di Torino, dove ha lavorato dal 2006 al 2023 occupandosi principalmente delle collezioni cinese e giapponese. Tra il 2018 e il 2021 ha anche ricoperto la carica di Direttore del Museo. Ha contribuito alla prima apertura al pubblico del MAO nel 2008 e al riallestimento della galleria dedicata alla Cina nel 2015; nel corso degli anni ha progettato e curato mostre nazionali e internazionali, e i loro rispettivi cataloghi; ha promosso e partecipato a progetti di studio e ricerca con partner italiani e stranieri.
È autore di svariate pubblicazioni su riviste sia accademiche sia divulgative, nonché di saggi e schede per cataloghi di mostre. Ha inoltre insegnato Arte dell’Asia Orientale all’Università di Genova prima e Arte Cinese all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia poi per due anni e mezzo complessivi. È membro del consiglio di amministrazione dell’Asia Collections Network (ACN – Europe) e socio dell’European Association of Chinese Studies (EACS).

La partecipazione in sala è gratuita fino ad esaurimento posti ed è subordinata all’iscrizione.

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