martedì , 14 Maggio 2024
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I vincitori della Prima Edizione del Premio Alberto Nurisso all’Accademia Albertina di Torino

Alberto Nurisso, Work in progress 2, 2012

Mirko Andreoli e Daniel Carletto (in arte Charlie) sono i vincitori ex aequo della prima edizione del Premio “Alberto Nurisso”, istituito in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Torino.

Martedi 4 giugno, nel Salone d’onore dell’Accademia e di fronte ad una platea sinceramente emozionata (molte le persone che hanno voluto condividere un pensiero), sono stati proclamate le opere vincitrici tra tutte quelle giunte attraverso il bando pubblicato sul sito dell’Accademia Albertina.

Il Premio nasce nel 2018 in memoria di Alberto Nurisso (1979-2014) giovane talentuoso artista diplomatosi nel 2008 presso l’Accademia Albertina con il massimo dei voti, prematuramente scomparso. Il Premio, a cadenza biennale, è rivolto ai soli studenti dell’Accademia Albertina di Torino, ed è istituito e sostenuto dalla famiglia in sinergia con l’Associazione Culturale Blitz di Torino e  l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, motivata a incentivare e sviluppare la ricerca, la didattica e le opportunità di formazione professionale per i suoi studenti. Al vincitore  la famiglia ha messo a disposizione la somma di € 2.000 e la possibilità di esporre congiuntamente in una mostra presso la galleria GSF nella stagione espositiva 2019 / 2020, in dialogo con le opere di Nurisso.

Alberto Nurisso, dalle serie REE. B, 2013-2014

Per questa Prima Edizione gli studenti hanno risposto al bando  che proponeva di sviluppare i temi cardine della ricerca di Alberto, indagando il rapporto tra il segno grafico e la pittura e la contaminazione nello spazio dell’opera (collage, graffito, assemblaggio).

Le dieci opere finaliste sono state esposte in una mostra presso la Sala Azzurra dell’Accademia Albertina dal 28 maggio al 4 giugno, periodo al termine del quale si è riunita la commissione tecnica, composta dal Presidente Paola Gribaudo, dal Direttore dell’Accademia Albertina Salvo Bitonti e da due rappresentanti della Famiglia Nurisso.

Disegnatore e pittore, ma anche scultore di accrochage, Alberto Nurisso si è sempre misurato con media diversi e ha trovato nel disegno (declinato sul fumetto, il collage, la street-art) un territorio di espressione matura e articolata, in grado di esprimere un acuto senso per la narrazione visiva. Le sue opere mescolano cultura alta e bassa, rielaborano i codici del fumetto, della letteratura, del cinema, a cui attinge con raffinata disinvoltura; a questi si aggiungono elementi non privi di un certo spirito post-dadaista, come nel gusto per il collage o l’inserimento di oggetti sulla tela.

Alberto Nurisso, Lo strozzapreti, tecnica mista su pasta, 2011

Un linguaggio originalissimo che non perde in freschezza e attualità perché capace di cogliere lo spirito del tempo con tratto veloce, arguzia, facilità di restituire volti, situazioni, vita quotidiana, colta nel suo aspetto paradossale, con consapevolezza e un sorriso.

Alberto Nurisso, Work in progress, 2012

Partendo da tali considerazioni la commissione ha quindi scelto le opere di Mirko Andreoli e Daniel Carletto; Mirko Andreoli ha vinto con l’opera  “L’appuntamento”, 2019: in piena coerenza con il tema proposto dal bando, ossia Il rapporto tra il segno grafico, la pittura e la contaminazione nello spazio nell’opera di Alberto Nurisso, ha realizzato con la sua opera un vero e proprio collage a china, dove il fumetto, altra grande passione di Alberto, è inteso come racconto per immagini, felice sintesi grafica tra rappresentazione e parola scritta che ne conferma o confuta il contenuto, ed è declinato e rielaborato con acuto senso spaziale.

Mirko Andreoli, L’Appuntamento, 2019

 

La ricerca di Daniel Carletto, in arte Charlie, si focalizza sulle icone reali/virtuali che caratterizzano il nostro tempo e la nostra società, sino a farle diventare immagini il cui confine tra vero e falso è volutamente sfuggente, ambiguo, così come la tecnica che suggerisce la frammentazione dell’immagine. Il titolo tre dell’opera presentata gioca con la pronuncia in inglese del nome del protagonista del film Boyz n The Hood del 1991 diretto da John Singleton, a cui l’immagine fa esplicito riferimento. Anche nell’opera di Aberto Nurisso nutrita è la citazione di personaggi del nostro tempo, reali e fittizi, rivisti con ironia e disincanto; nodale è, inoltre, il ruolo dei titoli che accompagnano il suoi lavori, spesso illuminanti squarci del suo universo letterario e poetico. Questi elementi pongono le ricerche dei due artisti su un medesimo piano concettuale in cui si colgono parallele visioni sia in termini di linguaggio che di significato.

Daniel Carletto, 3, 2019

L’appuntamento con la seconda edizione del Premio Alberto Nurisso è sul sito dell’Accademia Albertina per l’anno accademico 2020/2021

Per info

Premio Alberto Nurisso_ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.
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