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Brahim Achir a Roma con ACHIR – “Azzurri lini”

Dal 29 settembre al 12 ottobre 2017 la Galleria della Tartaruga ospita per la prima volta “Azzurri lini” mostra personale di Brahim Achir, artista e poeta di origini algerine

Achir – “Azzurri lini”, 2017, olio su tela, cm 70×50

Così sapientemente scrive della sua pittura Nilla Zaira D’Urso: “…In ogni molecola dei colori ad olio di Brahim Achir si propaga la poesia della terra nei suoi paesaggi onirici, in accoglienti ed enigmatiche forme femminili, che avvolgono i confini del reale e del sogno con un intenso inno di gratitudine alla madre terra…”. Per poi proseguire: “…Volti femminili dallo sguardo immobile, seducente, magnetico, come divinità eteriche senza carne, in forme ovali e geometriche, sembra che incarnino le attese del tempo, la nostalgia del passato, la sensualità dell’eros, il fascino della poesia, la nudità silente dell’essere, la bellezza dell’intelletto e il mistero della creazione. Queste donne sono delle muse che affascinano l’animo dell’artista algerino Achir, poeta e pittore, che non solo dipinge con notevole padronanza tecnica, ma riesce ad imprimere sulle tele l’incanto della donna facendo emergere il sapore di un forte piacere sensuale e allo stesso tempo infinitamente spirituale.”

Achir – “Del blu”, 2015, olio su tela, cm 70×50

Brahim Achir nasce in Algeria il 21 gennaio 1956. Nel 1976 consegue in Algeria il diploma di laurea di perito tecnico superiore. Vinta una borsa di studio, si trasferisce in Italia dove studia presso l’Accademia Navale di Livorno (anno 1977-78) che però lascia per dedicarsi alla pittura e alla poesia. Nel 1979 torna a Roma per proseguire la sua ricerca pittorica, esponendo in diverse mostre collettive e personali.

I soggetti iconografici di Brahim Achir sono semplici: primi piani o figure stanti; deserti; falansteri solitari come l’animo umano… nulla di più di questo, eppure molto altro ancora: la memoria; la percezione fisica di braccia, gambe stanche e gola arsa; la conoscenza di sé nel silenzio spietato di un paesaggio desertico.

Achir – “Tappeto volante”, olio su tela

Il tema delle opere di Achir è soltanto uno: la rappresentazione del non-luogo che ognuno porta nella propria mente. È nell’osservazione dell’immobilità, che siamo obbligati a far tacere quanto di estraneo viene elaborato ogni giorno dalla mente per naturale dovere. Questo specchio immobile è composto da paesaggi o da un bel volto che guarda chi osserva con ferma dolcezza e riesce a riflettere la conoscenza di sé attraverso un’esperienza intima. Nulla delle forme reali rappresentate da Achir hanno l’intento di una narrazione determinata e voluta dall’artista, tutto è lasciato all’interpretazione empatica dell’osservatore.

 

Oggetto: Mostra personale di Achir – dipinti

Mostra a cura di: Marco Pezzali

Brahim Achir nel suo studio

Luogo: Galleria della Tartaruga – via Sistina, 85/a – 00187 Roma

Telefono/fax: 06 6788956

Sito web galleria: http://www.galleriadellatartaruga.com/new/

Sito web artista: http://brahimachir.com/index.html

E-mail: info@galleriadellatartaruga.com

Inaugurazione: venerdì 29 settembre 2017 dalle ore 18.00 alle 24.00

Durata della mostra: dal 29 settembre al 12 ottobre 2017

Orario d’apertura: 10-13  e  16.30-19.30  –  Chiuso i festivi ed il lunedì mattina

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