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Dario Ottolino. L’Illustrazione, il Fumetto, il Videogioco

Dario Ottolino, The Tower of Heresy
Dario Ottolino, The Tower of Heresy

Nell’ambito della mostra Iconologia Illustrata, Dario Ottolino presenta “The Tower of Heresy”, vero e proprio concept e work in progress: un’ideazione che, attraverso le tradizionali categorie del fumetto, dell’illustrazione e dell’animazione, ci trasporta in una realtà fantastica con cui interagire. In esposizione, tavole, stampe e la possibilità di sperimentare per la prima volta le funzionalità del Videogioco progettato e realizzato da Dario Ottolino. Canale Arte presenta oggi uno stralcio del testo di presentazione dell’intero lavoro.

Accanto a “Tower of Heresy” di Dario Ottolino, saranno presentate le Architetture Sensuali “Angie En” di Rossella Dellavalle, i fumetti di Riccardo Cecchetti dedicati a Adriano Olivetti, Gigi Meroni, Bruce Springsteen editi de BeccoGiallo Edizioni e le illustrazioni di Michaela D’Astuto dedicate al libro di poesie “I Processi di Ingrandimento delle Immagini” di Paola Silvia Dolci. Durante l’inaugurazione, anche il concerto  SELF MADE MAMAS canzoni femminile plurale di Michaela D’Astuto e Michelanelo Zorzit. Presso Spazio Parentesi in via Belfiore 19 a Torino. In collaborazione con Periferia Letteraria di Salvatore Sblando e Anna Maria Scala. Domenica 21 gennaio 2018, a partire dalle 19. Fino a domenica 28 gennaio.

“In principio, Lui, creatore demiurgo, prese le molecole del mondo e generò due esseri viventi senzienti, donando loro un mondo in cui prosperare. Lui, suprema entità, si occupò di dare loro uno scopo, un motivo per vivere: dipendere, specularmente, l’uno dall’altro.

A uno di essi, diede un’insensata brama di sangue e il bisogno delle carni dell’altra sua creazione. Al secondo essere, Lui procurò una fede incrollabile, capace di fornirgli nutrimento, alimentandone l’odio nei confronti del primo.

I due esseri si propagarono generando altrettante stirpi: i Danmat e gli Unmak.

Un giorno, Lui, attingendo dal suo stesso corpo, costruì una immensa torre, per concedere il potere di dominio a entrambe le sue creazioni, scatenando una guerra senza fine.

Un guerriero dei Danmat, bramoso di possesso, conquistò la torre, raggiungendo il potere più grande: le Leggi del Mondo e i suoi segreti. Diventò dententore delle conoscenze più alte e, quindi, Giudice.

Da allora, il Giudice della Torre dell’Eresia; sentenziando la stirpe perdente: gli Unmak; ordinerà ai suoi fratelli un genocidio. Ma la loro fede è incrollabile, così grande da farli accedere alla grazia: perlomeno, a una frustrante e agghiacciante discesa in un baratro, che rallenterà soltanto la loro agonia.

Perciò, i saggi Unmak, elessero dei campioni. Per 10’000 anni li mandarono al macello. Si trattava ormai di valorosi, fedeli a un credo invisibile e incerto… ma la loro fede è intatta ancora: incrollabile.

Nel 10’608 dell’Era del Sangue, un’altra spedizione si compie, altri cinque valorosi entrano nella Torre.”

About Ivan Fassio

Poeta, scrittore, curatore d'arte contemporanea.

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