La Galleria Roccatre presenta Linee d’invenzione, una mostra dedicata a due protagonisti assoluti dell’arte italiana e internazionale: Lucio Fontana e Fausto Melotti. Uniti da una profonda amicizia nata all’Accademia di Brera negli anni Venti, i due maestri hanno seguito percorsi diversi ma complementari. Fontana, fondatore dello Spazialismo, ha rivoluzionato il concetto di spazio e materia. Melotti, con la sua formazione musicale, ha trasformato la scultura in armonia e poesia. L’esposizione riunisce una selezione di opere inedite e di grande valore: disegni, tecniche miste, ceramiche e sculture che raccontano il dialogo tra due visioni dell’arte, diverse ma profondamente legate.
I galleristi, Alessandro e Viviana Toppino, ci hanno raccontato attraverso le opere esposte il profondo rapporto che legava i due artisti: “abbiamo deciso di realizzare questa mostra dedicata a Melotti e Fontana innanzitutto perché i due artisti erano legati da una profonda amicizia. Si erano conosciuti all’Accademia di Brera negli anni Venti e, pur intraprendendo percorsi artistici diversi, hanno mantenuto nel tempo un rapporto di stima reciproca. Entrambi hanno lavorato con la ceramica, ma in modo differente: Melotti con un approccio più musicale e poetico, Fontana invece con una visione più spazialista e concettuale”.
I fratelli Toppino ci hanno inoltre spiegato come l’idea della mostra sia nata grazie alla possibilità di avere a disposizione opere di grande qualità, alcune delle quali inedite, mai esposte prima, ancora con le cornici originali di Melotti. La mostra si concentra in particolare sulle opere su carta, ma sono state esposte anche alcune sculture e ceramiche, per offrire una panoramica completa del lavoro di entrambi gli artisti.
Per quanto riguarda l’influenza reciproca, i galleristi hanno affermato che: “Fontana abbia incoraggiato molto Melotti, soprattutto in un primo periodo, quando entrambi sperimentavano con la ceramica. All’inizio furono allievi di Adolfo Wildt, quindi condivisero le stesse basi formative, ma poi ognuno prese la propria strada. […] Quello che davvero li univa era l’amicizia, più che un’influenza diretta sul piano stilistico”.
La mostra rappresenta quindi un omaggio alla loro amicizia, al loro tempo e alla loro straordinaria eredità artistica. Sicuramente come hanno affermato i galleristi Toppino “mettendo insieme Fontana e Melotti, credo che siamo riusciti a creare qualcosa di molto riuscito”.
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