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L’Accademia Russa delle Belle Arti in mostra al Vittoriano

La mostra “Heac est civitas mea”,  inaugurata il 3 marzo presso il Monumento a Vittorio Emanuele II di Roma prevede l’esposizione di lavori dei diplomati dell’Accademia russa di pittura, scultura e architettura “I.S. Glazunov” di Mosca.

L’Accademia Russa delle Belle Arti in mostra al Vittoriano | 3 MARZO – 2 MAGGIO 2018

L’evento si svolge nel contesto del progetto culturale internazionale “Stagioni Russe”, una manifestazione che coinvolgerà per tutto il 2018 il territorio italiano con più di 250 appuntamenti, in una logica di interscambio culturale tra i due paesi.

Vladimir Medinskij, Ministro della cultura della Federazione Russa afferma: “Nella Russia di oggi l’educazione artistica accademica ha un ruolo di enorme rilievo. Nella cornice del progetto “Stagioni russe”, sono davvero lieto di presentare al pubblico italiano l’esposizione di opere di giovani artisti studenti e diplomati dell’Accademia russa di pittura, scultura e architettura di Il’jà Glazunòv. Gli ambienti di questa rinomata Accademia già da trent’anni custodiscono gli alti ideali della scuola del realismo russo. Fondata dal grande artista e pedagogo russo Il’jà Glazunòv, essa può essere considerata a pieno titolo l’erede dell’Imperiale Accademia di Belle Arti. E i suoi diplomati, dopo aver studiato per sei anni il retaggio pittorico russo ed europeo, sono oggi il fiore all’occhiello dell’arte nazionale. È una gioia che giovani donne e uomini si dedichino alla realizzazione di progetti tanto impegnativi, obbedendo al richiamo del cuore. Ecco perché nelle loro opere non sono presenti solo soggetti ispirati a episodi e personalità della storia, ma altresì raffinati motivi lirici. Sono persuaso che, durante le “Stagioni russe” in Italia, i colori nazionali torneranno a risplendere sulle tele di questi artisti. E le splendide immagini da loro create, presentate all’esposizione «Haec est civitas mea», certo avranno riscontro e desteranno vivo interesse nei cuori dei visitatori italiani.”

Il’ja Glazunov nell’atelier della facoltà di pittura
I legami culturali tra Russia e Italia hanno una storia plurisecolare. All’inizio del XVIII secolo, epoca di Pietro il Grande, in Russia nacque la consuetudine d’inviare gli artisti a perfezionarsi all’estero. L’Italia, va da sé, godeva tra loro di enorme popolarità. L’apertura della Russia e la sua tensione verso la cultura europea diedero a molti compatrioti l’opportunità di conoscere, in modo diretto, il ricchissimo retaggio culturale del paese che incarnava l’arte del Rinascimento. Un momento determinante per le tradizioni della scuola accademica russa, che influì sull’organizzazione di un sistema educativo classico nel campo dell’architettura e dell’arte figurativa. L’esito dell’interazione culturale tra Russia e Italia è sotto gli occhi di tutti nei capolavori architettonici di San Pietroburgo, Mosca e altre città, nella bellezza delle tenute russe, nella ricchezza delle collezioni d’arte dei principali musei nazionali.
L’Accademia russa di pittura, scultura e architettura, fondata all’inizio del XIX secolo e riportata in vita, più di trent’anni orsono, da Il’jà Glazunòv, è patrimonio, gloria e orgoglio del paese. Custode della tradizione della scuola accademica russa, che si è sempre distinta perla sua fedeltà alrealismo, alla bellezza e all’armonia, l’Accademia ha coltivato diverse generazioni di pittori, scultori e architetti, molti dei quali sono oggi riconosciuti maestri di livello internazionale.
L’ACCADEMIA RUSSA DI PITTURA, SCULTURA E ARCHITETTURA

L’esposizione «Наес est civitas mеа» presenta, nelle sale del Vittoriano, i migliori lavori di diploma di studenti dell’Accademia di Il’jà Glazunòv di varie annate. Questi lavori sono l’emblema della schietta lealtà degli autori verso la patria, con la sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni. Il progetto susciterà vivo interesse da parte degli estimatori italiani dell’arte figurativa, a dimostrazione della saldezza e proficuità dei plurisecolari legami culturali tra Russia e Italia.

Sergej Razov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Federazione Russa dice: “Si tratta di una delle prime iniziative nel contesto delle “Stagioni russe” in Italia, un progetto che nel corso del 2018 farà conoscere al pubblico italiano tutto ciò per cui la cultura russa è famosa: balletto, opera, teatro, pittura, cinema…
Sono certo che l’esposizione «Haec est civitas mea» desterà vivo interesse tra gli abitanti e gli ospiti della Città eterna. I lavori presentati raccontano la vita popolare e la storia russa, talvolta s’ispirano a soggetti evangelici. La storia della scuola pittorica russa è strettamente legata all’Italia. È qui che venivano, e continuano a venire, i nostri pittori, per studiare i migliori modelli artistici e perfezionare la propria maestria. Lo svolgimento stesso dell’esposizione «Haec est civitas mea» evidenzia la vicinanza tra i nostri popoli e le nostre culture e rappresenta un
evento di grande rilievo e un nuovo capitolo nelle relazioni tra Russia e Italia in campo culturale.”
L’atelier di pittura

HAEC EST CIVITAS MEA
Opere di giovani artisti dell’Accademia “I.S. Glazunov” di Mosca
Roma, 3 marzo – 2 maggio 2018
Monumento a Vittorio Emanuele II
Sala Zanardelli

Per maggiori info: http://www.ilvittoriano.com/index.html

CURATORI DEL PROGETTO
Ivan Glazunov, Julija Glazunova
OPERE ESPOSTE FORNITE DA
Accademia Statale Russa di pittura, scultura e architetturam di Il’ja Glazunov
COORDINAMENTO DEL PROGETTO
Nikolaj Sidorov, Prorettore alla didattica
Ekaterina Skorobogačeva, Titolare della cattedra di disegno anatomico
Michail Šan’kov, Docente della facoltà di pittura
Con la collaborazione di
Fondazione Internazionale Accademia Arco, Roma
Larissa Anisimova, Presidente

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Un commento

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