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Il mercato dell’arte contemporanea a Milano – Parlano le Gallerie di Miart 2019 – II Parte

Miart 2019, la Fiera dell’arte contemporanea milanese, si è conclusa, ma la conversazione virtuale tra le Gallerie presenti, iniziata con l’apertura della Fiera, continua qui. In questa seconda trance di interviste ci saranno non solo altre testimonianze, per fare il punto sul mercato dell’arte contemporanea, ma soprattutto un primo bilancio di questa edizione 2019.

10 A.M. ART – MASTERS – Miart 2019


Sui quotidiani si legge che il mercato dell’Arte
è in crescita (Londra – New York – Pechino – Hong Kong), mentre l’Italia, e quindi Milano, resta indietro rappresentando solo l’1 per cento di quello globale (Report 2018 Art Basel). Quali sono le ragioni?

“Le motivazioni possono essere culturali o politiche, ma anche quelle economiche e burocratiche hanno il loro peso. Non dimentichiamo che stiamo parlando di potenze internazionali in forte sviluppo su tutti i piani; quindi il confronto è alquanto azzardato anche se ci costringe a riflettere. L’Italia ha un bacino di storia che Paesi come Londra – New York – Pechino – Hong Kong non possono nemmeno immaginare, ma di sicuro l’Italia è anche un Paese che molto spesso si è adagiato sugli allori di un passato glorioso tralasciando l’importanza del futuro.
Per esempio, uno dei fattori più impattanti sicuramente è una tassazione (dazi doganali, iva e imposte, Siae, etc..) molto alta rispetto agli altri Paesi europei; così come una presenza ingombrante e vessatoria di un ente pubblico come quello della Siae, che collabora ben poco nel sostenere il lavoro delle gallerie e che spesso porta solo a uno scoramento nell’investimento sugli artisti soggetti a diritto di seguito. Altra nota sicuramente dolente è l’eccessivo numero di Case d’Asta italiane nate negli ultimi anni e l’eccessivo numero di opere immesse sul mercato, che a lungo può generare un’offerta spesso non di qualità, creando confusione sul mercato e uno sfasamento degli indici di mercato. Risultato: prezzi non in linea con il percorso degli artisti; artisti storici con un grandissimo curriculum alle spalle messi nell’angolo da risultati d’asta non contestualizzati; un collezionismo piatto poco votato allo studio e che “misura” la grandezza di un artista solo in base a un indice di gradimento. Se il mercato tornerà a un equilibrio anche il collezionismo farà la sua parte, e viceversa.”
Andrea Sirio Ortolani, Direttore Osart Gallery

“Il mercato Italiano è in forte crisi mentre il mercato internazionale no, è un dato di fatto reale. Il dato dell’1% indicato dal Report è un dato complessivo e che sicuramente fa riferimento al volume di affari. In realtà l’Italia è uno dei mercati principali, come numero di collezionisti italiani, in una fascia precisa del mercato: fino a 20/30.000 euro. La crisi è evidente quando una galleria entra nel mercato dell’arte contemporanea di fascia alta, oltre i 40.000 euro. Gli italiani, che avrebbero la disponibilità economica, preferiscono acquistare beni di lusso come la macchina. Solo grandi nomi, pochi, dal mondo della moda ad esempio, acquistano opere d’arte di valore.
Christian Akrivos, Direttore 10 A.M. ART

“In Italia il numero di gallerie d’arte, collezionisti, fondazioni private, musei è sicuramente inferiore ai paesi leader economici, che hanno continuamente tassi di crescita positivi al loro interno. Noi siamo l’unico paese europeo, insieme alla Grecia, che non abbia ancora recuperato la crisi del 2007.
Poi non bisogna dimenticare due variabili importanti: il potere d’acquisto e la tassazione nel mercato dell’arte. Sicuramente alcune transazioni di artisti/collezionisti italiani avvengono in altri paesi per avere un risparmio economico consistente.”
Antonio Addamiano, Direttore Dep Art Gallery

Dep Art Gallery – MASTERS – Miart 2019


Come commenterebbe questi dati?

“Nella nostra realtà abbiamo a che fare soprattutto con i collezionisti stranieri, mancasse questa fetta del mercato sarebbe difficile vendere opere che superano una certa fascia prezzo. Il nostro fatturato è fatto del 60% di vendite in Italia e 40% di vendite all’estero.
Christian Akrivos, Direttore 10 A.M. ART

“Negli ultimi anni, in Italia, la legislazione ha favorito maggiormente il mercato delle aste e meno quello delle gallerie d’arte private. Basti pensare che abbiamo la tassa di importazione al 10%, rispetto al confine francese, dove si paga il 5%; già soltanto questo dato oggettivo, fa capire le difficoltà del nostro mercato a competere con paesi esteri.”
Antonio Addamiano, Direttore Dep Art Gallery

“Sono dati con i quali la nostra galleria ha a che fare ogni giorno, perché conosciamo bene come si muove il mercato estero, oltre al fatto che molti dei nostri collezionisti provengono da tutto il mondo. Loro stessi spesso restano esterrefatti da quanta rigidità c’è da parte del nostro Paese nel capire come tantissimi paletti burocratici non sono adatti e non si sono mai adattati a una società che cambia faccia ogni giorno e che ogni giorno deve fare i conti con realtà internazionali contro le quali si sente lontana anni luce, ma che culturalmente non è seconda a nessuno.”
Andrea Sirio Ortolani, Direttore Osart Gallery

OSART Gallery – MASTERS – Miart 2019 (Courtesy: OSART Gallery)


Quali sono le tendenze del mercato dell
arte contemporanea a Milano?

“Il mercato dell’arte italiano è particolarmente vivo e dinamico, in particolare quello milanese. Negli ultimi anni Milano ha acquisito un’importanza fondamentale per il mercato dell’arte sia a livello nazionale che internazionale. Ciò è dimostrato dal fatto che Milano è diventata una città che esercita un forte interesse nel pubblico italiano e straniero grazie alle variegate attività offerte da gallerie, fondazioni e spazi pubblici.”
Epicarmo Invernizzi, Direttore A arte Invernizzi

“Negli ultimi anni, i collezionisti stanno seguendo le Fondazioni private, le case d’aste, acquistando artisti internazionali, sia italiani che stranieri. L’artista senza una visibilità in più mercati interessa molto meno.”
Antonio Addamiano, Direttore Dep Art Gallery

“Milano è uno scalo aereo molto importante e una piazza molto felice, perché il collezionista straniero è in città per fare business, è un imprenditore. Anche eventi come il Salone del mobile portano potenziali acquirenti e collezionisti stranieri in Galleria. In occasione di questi eventi non aderiamo alle aperture serali, perché la Galleria lavora su appuntamento o durante la settimana ad orario continuato.
Christian Akrivos, Direttore 10 A.M. ART

“Le tendenze dell’arte contemporanea in Italia oggi sono imprevedibili, proprio perché non sembra si possa parlare di una vera e propria tendenza. Si passa da un lavoro di ricerca storico a un altro più avanguardista e prettamente contemporaneo. La mia galleria da 10 anni fa una ricerca artistica sia sul contemporaneo che sullo storico, per l’esattezza artisti che hanno cominciato il loro percorso negli anni ’60 – ’70, e spesso, paradossalmente, troviamo più contemporanee le opere degli artisti storici rispetto ai veri contemporanei. Ma forse il fatto che non esista ad oggi una vera e propria tendenza è anche un bene. La ricerca è più libera e meno condizionata. Molti dei nostri artisti storici ci affascinano proprio perché sono stati i pionieri di correnti oppure talmente geniali da risultarne “apolidi” artisticamente.”
Andrea Sirio Ortolani, Direttore Osart Gallery

A arte Invernizzi – CONTEMPORARY – Miart 2019


Come vi siete preparati a questa edizione di MiArt 2019?

“Noi siamo una galleria che opera nel mercato primario. Promuoviamo, in tutte le fiere che facciamo e così a Miart, gli artisti che rappresentiamo e con cui lavoriamo da anni. A Miart 2019 abbiamo portato il meglio, l’opera più significativa per ogni artista. Solo di Luigi Veronesi abbiamo presentato due opere, perché il 9 Maggio inauguriamo una mostra retrospettiva di questo artista. Certo c’è dietro un progetto, come richiesto dai curatori di Miart, legato al concetto di schema. Lo schema utilizzato per fare arte. Il bianco e nero ad esempio è uno schema puro, matematico.”
Christian Akrivos, Direttore 10 A.M. ART

“Offrendo al pubblico i nostri migliori artisti italiani e tedeschi; tutti con un’impronta internazionale.”
Antonio Addamiano, Direttore Dep Art Gallery

“Osart Gallery quest’anno ha presentato una collettiva dedicata alla fotografia concettuale, come verifica di un’azione artistica dal titolo: ACTION/PHOTOGRAPHY [AZIONE E FOTOGRAFIA]. Con questo progetto, abbiamo voluto sottolineare come la fotografia abbia avuto un ruolo fondamentale di documentazione e narrazione di azioni artistiche avvenute negli anni ’70 da parte di alcuni dei suoi artisti di maggior rilievo come: Vito Acconci, Vincenzo Agnetti, Peter Hutchinson, Allan Kaprow, Duane Michals, Dennis Oppenheim, Gina Pane, Emilio Prini, Aldo Tagliaferro. Guardando le opere proposte si evidenzia una certa similitudine tra i vari movimenti artistici sviluppati negli anni ’70 con i quali questi artisti si sono confrontati, partendo ad esempio dalla body art delle azioni di Gina Pane e Vito Acconci, passando dall’Happening con Alan Kaprow fino alla “land art” di Dennis Oppenheim. Con ciò si vuole dimostrare come il mezzo fotografico non sia stato un mero medium tecnico, ma al contrario abbia fissato e finalizzato l’opera dettandone il tempo della narrazione.”
Andrea Sirio Ortolani, Direttore Osart Gallery

“Per questa edizione di Miart, così come per le precedenti, è stato realizzato un progetto espositivo pensato appositamente per lo stand. Quest’anno abbiamo deciso di presentare lavori di artisti italiani quali Francesco Candeloro, Carlo Ciussi, Riccardo De Marchi, Mario Nigro, Pino Pinelli, Bruno Querci e Nelio Sonego in dialogo con opere di artisti europei come Alan Charlton e Günter Umberg.”
Epicarmo Invernizzi, Direttore A arte Invernizzi

 

E’ possibile fare già un bilancio di questa edizione di Miart?

Michael Fliri, The Light Never Sees a shadow 2018– Galleria Raffaella Cortese – CONTEMPORARY – Miart 2019

“Si, è possibile. Siamo estremamente soddisfatti perché ci rendiamo conto che il mondo del collezionismo italiano, nonostante la conoscenza capillare che già abbiamo, è ancora da approfondire. Il mercato è ancora più ricco di quanto pensavamo, e lo abbiamo realizzato scoprendo e creando ancora oggi nuovi contatti, nonostante la nostra galleria abbia alle spalle venticinque anni di attività. Anche la presenza di collezionisti stranieri è stata significativa.”
Raffaella Cortese, Galleria Raffaella Cortese
https://raffaellacortese.com

Luigi Veronesi, RITMI VISIVI – 10 A. M. ART – MASTERS – Miart 2019

“Sul fronte delle fiere Miart è la numero uno in Italia, senza ombra di dubbio, sicuramente la più importante, tra le prime 10 forse in Europa. Le Gallerie più potenti al mondo come Hauser & Wirth sono presenti. Questa edizione è stata molto positiva! Lo confermo! Fiera molto “vivace” per vendite e trattative aperte, che si potranno concretizzare in questi giorni. Luigi Veronesi il più venduto e richiesto in assoluto, subito dopo, Marina Apollonio.”
Christian Akrivos, Direttore 10 A.M. ART
www.10amart.it

 

Scanavino – Dep Art Gallery – MASTERS – Miart 2019

“E’ stata un’edizione che ha espresso il nuovo concetto di “Milano” degli ultimi anni, sempre più internazionale e pronta ad ospitare i visitatori con un’offerta di alto livello, un’ottima selezione di gallerie d’arte in fiera ed un’ottima serie di eventi esterni. Rispetto all’edizione 2018, abbiamo notato una presenza più numerosa, ma meno interessata all’acquisto, situazione evidente dell’attuale crisi italiana e di assestamento sul mercato di alcuni artisti italiani che negli anni scorsi erano cresciuti molto.
Considerando MiArt rispetto alle iniziative di Bologna e Verona, in questo momento non esistono paragoni; inoltre, per noi
è la fiera della nostra città, quindi esponiamo qui il meglio ed invitiamo anche i nostri clienti stranieri. Simeti è stato l’artista più acquistato dai clienti stranieri (Francia, in particolare Costa azzurra, Montecarlo, Germania e Belgio); mentre Scanavino, Ullrich e Pinelli da ottimi nuovi collezionisti italiani.”
Antonio Addamiano, Direttore Dep Art Gallery
www.depart.it

 

Duane Michals, Portrait of Bill Brandt, 1973 (Courtesy OSART Gallery)

“Ad oggi è molto difficile fare un bilancio perché molto spesso il lavoro che comincia in stand continua dopo in galleria. Anzi, molto spesso si lavora nel dopo fiera sia con collezionisti già fedeli al lavoro della galleria sia con nuovi contatti. Sicuramente possiamo dire che questa edizione ha portato un collezionismo interessato nuovo e internazionale (Europa, soprattutto Germania, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Francia, Sudafrica, Marocco, Stati Uniti, Hong Kong…), sia privato che pubblico. Questo ci fa ben sperare in un futuro prossimo promettente. Tra l’altro la mostra che abbiamo in programma su Emilio Prini sicuramente ha portato una maggiore visibilità allo stand, e viceversa.”
Andrea Sirio Ortolani, Direttore Osart Gallery
www.osartgallery.com

 

Carlo Ciussi, Senza titolo, 2011 – A arte Invernizzi – CONTEMPORARY

“A Miart 2019 abbiamo riscontrato un forte interesse da parte dei visitatori, sia italiani che stranieri, e siamo soddisfatti della nostra partecipazione. Penso che in generale Miart possa essere valutata positivamente per il ruolo svolto nel promuovere l’arte.”
Epicarmo Invernizzi, Direttore A arte Invernizzi
www.aarteinvernizzi.it

 

Abdoulaye Konate, Primo Marella Gallery – CONTEMPORARY – Miart 2019

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About Diana Cicognini

Diana. Dea cacciatrice! Il mio territorio è Milano, la mia preda l'Arte ... che racconto, scrivo, disegno e metto in mostra. Giornalista pubblicista, la mia Nikon mi accompagna sempre per testimoniare la bellezza e là dove il mio obiettivo fotografico non arriva...un grazie dichiarato ad artisti, gallerie ed uffici stampa che mi concedono "uno scatto" per le mie parole.

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