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Il gigante timido ad ArtGallery37

Ecco cosa succede quando l’arte incontra il mondo del digitale: sui social spopola l’illustrazione digitale. Arriva a Torino questo sabato, all’Artgallery 37 che si apre al mondo dell’illustrazione con “Il gigante timido” . A tre passi dalla Mole, la galleria in Via Buniva ospita illustratori emergenti.

I due illustratori ospiti: Marco Tallone, con le sue incisioni di periferie e costruzioni industriali; e Fernando Cobelo, che da il titolo all’esposizione con il suo Il gigante timido.

Il gigante timido – Fernando Cobelo

Fernando attribuisce un valore potente al segno, infatti i tratti quasi infantili dei personaggi che ha presentato vogliono esprimere la timidezza dell’arte.

In realtà la forza comunicativa che ha, è tanto potente che anche elementi semplici possono esprimere concetti complessi.

 

L’amore e il viaggio si respirano nelle vivacissime illustrazioni. Non è stato dato un tema all’esposizione, e gli illustratori selezionati dalla galleria hanno espresso momenti intensi della loro vita rimanendo su questi due temi.

Come fa Pietro Tenuta, alias Maniaco D’Amore che mostra cosa accade ai nostri organi quando ci innamoriamo:
“il cervello fa pace, nel cuore c’è lei, i respiri sono profondi, il fegato è inebriato dal vino e nello stomaco cresce un giardino rigoglioso.”

Leonardo Traversa

Stefano Sogno Fortuna e Roberto Gentili aprono le porte a mondi sconosciuti: popolati da mostri marini ispirati a stampe ottocentesche, ed inoltre mondi fantastici popolati da creature ibride composte in modo disordinato e originale. Da viaggi onirici si passa al racconto della calda estate di Leonardo Traversa, che lascia la sua valigia aperta a nuove avventure. Ivan Pantaleo ci regala dettagli di monumenti architettonici realizzati dal vivo, portandoci da Torino, a Madrid e Porto.

Silvia Gariglio fa brillare il suo progetto con esplosioni di stelle e meteoriti realizzati a tempera e acquerello. Il progetto è basato sull’esplosione che porta a perdere pezzi di se stessi. Mariolina Suglia racconta con un tuffo nel blu, una diatriba tra sogno e nostalgia.

Carolina Zuniga propone un’interpretazione della Giuditta di Klimt in digitale. Alessandro Boasso, dalle braccia tatuate, porta lo stile Old School con la china su tela in cotone tinta di caffè, con il progetto “Come una rosa che sgocciola vita” dando una cruda interpretazione della realtà.

 

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