giovedì , 18 Aprile 2024
Live!
Home / Video / Reportage / Mostre / I gioielli di Ugo Nespolo da BABS Art Gallery a Milano

I gioielli di Ugo Nespolo da BABS Art Gallery a Milano

Fino all’8 novembre da BABS ART GALLERY la sorprendente produzione orafa del Maestro Ugo Nespolo.

Non sorprende che Ugo Nespolo, artista che ha fatto della sperimentazione e dell’eclettismo una vera e propria vocazione e la cui carriera è stata recentemente celebrata in una bella mostra a Palazzo Reale a Milano (qui la recensione di Canale Arte TV), si sia misurato con la consueta energia nel campo del gioiello contemporaneo: un tema che in realtà aveva esplorato in passato, ma i cui esiti, come egli stesso racconta, erano rimasti nell’ambito di una fruizione familiare, con spiccato carattere affettivo e quindi privato.

Oggi, in collaborazione con la galleria BABS diretta da Barbara Lo Bianco, che affianca gli artisti nella realizzazione di produzioni inedite di “sculture da indossare” in pezzi unici o edizioni numerate, l’artista presenta una serie di gioielli che declinano con arguzia, senso cromatico e un innato senso per il ludico quelli che sono i leit motiv della sua pluridecennale ricerca. Per questa sua prima volta l’artista ha realizzato una serie di opere nelle quali il sapiente utilizzo di smalti, le nette campiture di colori -principalmente primari- le linee definite e modulari concorrono ad esaltare l’inconfondibile tratto segnico, prossimo al cartoon, e richiamano perfettamente la tarsia lignea e in generale il grande senso per la composizione musiva in chiave “pop”, la capacità citazionista e sperimentativa di cui Nespolo è riconosciuto maestro.

Una “corrispondenza”, nella mostra a cura di Ermanno Tedeschi, ben raccontata dalle opere scultoree, pittoriche e in legno con le quali, come è tradizione per la galleria, i gioielli sono chiamati a dialogare, in un raffinato gioco di rimandi che racconta l’eclettico universo dell’artista. Nespolo ha sempre visto nelle arti applicate un modo per avvicinarsi alle persone, rendendo l’arte e il design un elemento “vivo”della vita quotidiana. Come ben riportato dal testo che accompagna la mostra “[…]dalla fine degli anni ’70 l’artista piemontese, fedele al dettato avanguardista di “portare l’arte nella vita”, individua nel design e nelle arti applicate la via per far scendere l’artista dal suo piedistallo e ricondurlo in mezzo alla gente; […] non esiste supporto materico e non esiste linguaggio (da quello colto dell’arte a quello popolare della televisione) che egli non abbia voluto esplorare: dalla grafica pubblicitaria per la Campari e per la Rai, ai coloratissimi set di tazzine in maiolica per Richard Ginori, alla collaborazione con la storica vetreria d’arte Barovier & Toso di Murano, passando per le edizioni limitate della BMW K1 e della Fiat 500, fino ad arrivare agli orologi Swatch.

Nei gioielli realizzati per BABS tornano alcuni temi ricorrenti che rimandano  all’incanto teatrale dei suoi assemblaggi come gli orecchini ispirati ai celebri puzzle, anelli che raffigurano paesaggi urbani, bracciali-pennello dalle sofisticate chiusure, solidi geometrici, pendenti ironici e evocativi come la tartaruga portafortuna…: un esercizio di stile che parla di giocosità ma che rivendica anche l’importanza del ruolo dell’artista come deus ex machina, attivatore di creatività e meraviglia nella vita di tutti coloro che si lasciano catturare da tale magia, e in questo caso, ne fanno prezioso ornamento da portare con sè.

Ugo Nespolo è nato a Mosso (Biella). Laureato in Lettere Moderne all’Università di Torino e diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti della stessa città. Artista versatile, lavora in un ampio campo di discipline, dalla pittura al cinema, alla scultura. Nei tardi Anni Sessanta ha fatto parte della Galleria Schwarz di Milano che contava tra i suoi artisti Duchamp, Picabia, Schwitters, Arman. La sua prima mostra milanese presentata da Pierre Restany, dal titolo “Macchine e Oggetti Condizionali” – in qualche modo – rappresenta il clima e le innovazioni del gruppo che Germano Celant chiamerà Arte Povera. Nel 1967 è pioniere del Cinema Sperimentale Italiano a seguito dell’incontro con Jonas Mekas, P. Adams Sitney, Andy Warhol, Yōko Ono, sulla scia del New American Cinema. A Parigi Man Ray gli dona un testo per un film che Nespolo realizzerà col titolo “Revolving Doors”. Baj, Fontana, Pistoletto, Boetti e Merz sono fra gli interpreti dei suoi film proiettati e discussi in importanti musei tra i quali il Centre Pompidou a Parigi, la Tate Modern a Londra, la Biennale di Venezia. Una delle maggiori autorità patafisiche fonda con Baj L’Istituto Patafisico Ticinese. Nei tardi Anni Sessanta con Ben Vautier dà il via ad una serie di Concerti Fluxus, tra questi il primo concerto italiano dal titolo “Les Mots et les Choses”. Sicuro che la figura dell’artista non possa non essere quella di un intellettuale, studia e scrive con assiduità dei fatti e delle discipline che hanno da fare con l’estetica e il sistema dell’arte. Il 29 gennaio 2019 l’Università di Torino gli conferisce la Laurea Honoris Causa in Filosofia.A Torino è stato Presidente del Museo del Cinema. Ha esposto in gallerie e musei in Italia e nel mondo. L’ultima grande retrospettiva è “Fuori dal coro”, presentata nel luglio 2019 al Palazzo Reale di Milano.

Per info

BABS Art Gallery

Ugo Nespolo exhibition

About Paola Stroppiana

Paola Stroppiana (Torino, 1974) è storica dell’arte, curatrice d’arte indipendente e organizzatrice di eventi. Si è laureata con lode in Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, città dove ha gestito per più di dieci anni una galleria d'arte contemporanea. Collabora con diverse testate per cui scrive di arte e cultura. Si interessa a nuovi percorsi d’indagine come il gioiello d’artista e le ultime tendenze del collezionismo contemporaneo, argomenti sui quali ha tenuto conferenze presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, Il Museo Civico di Arte Antica e la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Politecnico di Milano.

C'è anche questo...

La poesia visiva di Ezio Gribaudo in mostra al Museion di Bolzano

The Weight of the Concrete è il titolo della mostra personale di Ezio Gribaudo al …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni (privacy policy)

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi