mercoledì , 19 Marzo 2025

Arte, amore e rivoluzione. La terza edizione di Women è dedicata a Frida Kahlo

La locandina di "Women III - Frida Kahlo. Arte, amore e rivoluzione" realizzata da Annalisa Mandarino
La locandina di “Women III – Frida Kahlo. Arte, amore e rivoluzione” realizzata da Annalisa Mandarino

“Women” è un happening artistico giunto quest’anno alla terza edizione. A organizzare le iniziative, tutte legate all’esaltazione della donna e all’analisi della sua condizione nella società di oggi, è il MOA – Museum of Operation Avalanche di Eboli, il museo della cittadina campana dedicato allo sbarco alleato a Salerno durante la seconda guerra mondiale.

Quest’anno “Women” è dedicato a un’artista che nel XX secolo si è distinta, oltre che per le sue opere, anche per quello che ha rappresentato e rappresenta ancora, la pittrice messicana Frida Kahlo. Costretta a letto per molti anni dopo un terribile incidente avuto in giovane età, Frida soffrì di dolori per il resto della sua vita, anche quando riuscì di nuovo a camminare.

Al centro delle sue coloratissime opere, considerate vicine al surrealismo, l’erotismo represso e il dolore (anche quello emotivo dovuto al difficile rapporto con il marito, l’artista Diego Rivera). Morta il 13 luglio 1954, Frida è ancora oggi un esempio di resilienza, un concetto che in psicologia rimanda alla capacità di far fronte ai cambiamenti, talvolta drammatici, che la vita ci impone. Questo perché ha saputo reagire alle difficoltà usando l’arte come mezzo terapeutico.

Dino Ventura, "363 - Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare" (acrilici spatolati, collage e dripping su tela, cm. 100x100)
Dino Ventura, “363 – Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare” (acrilici spatolati, collage e dripping su tela, cm. 100×100)

Venerdì 11 maggio, negli spazi suggestivi del complesso monumentale di Sant’Antonio, ha preso il via l’edizione 2018 di “Women” intitolata “Frida Kahlo – Arte, amore e rivoluzione” con una mostra collettiva divisa in tre sezioni: pittura, fotografia e videoarte-cortometraggi. Le 32 opere in mostra sono visionabili ancora fino al 19 maggio. A selezionarle un comitato scientifico composto da figure del mondo dell’arte e della critica attraverso un bando indetto dal MOA cui hanno partecipato artisti da tutta Italia e anche dall’estero. Ognuno ha potuto prendere parte alla collettiva con una sola opera. Tutti sono stati lasciati liberi di esprimersi purché fosse chiaro il riferimento alla pittrice messicana, alle sue opere, alla sua vita, alla sua terra, alla sua rivoluzione.

Olimpia Campitelli, “Il volo di Frida” (inchiostro a gel e acquerello su carta, cm. 29,7×40)
Olimpia Campitelli, “Il volo di Frida” (inchiostro a gel e acquerello su carta, cm. 29,7×40)

Olimpia Campitelli, classe 1990, è tra gli artisti in mostra. La sua opera, “Il volo di Frida”, oltre che un omaggio alla Kahlo, è un inno alla vita. Raffigura un’aquila in volo su una terra arida, al cui planare avviene il miracolo: “la vita si fa spazio e fiorisce in un plotone di girasoli che vivono in funzione della luce che arriva dal lungo viaggio dell’aquila. È la metafora di libertà alla genesi del mio omaggio a un’artista come Frida”, spiega Campitelli. E continua: “una donna capace di far sbocciare fiori di bellezza con la propria arte, che ha nobilitato il suo animo in difficoltà restituendolo al mondo con un’esplosione di intelligenza e forza. Una vera e propria ascesa la sua che, da una condizione sfavorevole, l’ha elevata verso un volo libero e pieno di luce.”

Fuori selezione, la collettiva al MOA ospita anche una scultura dell’artista Pasquale Ciao dal titolo “NO alla violenza”, realizzata in legno di ulivo bruciato da incendi dolosi. Nel corso dell’inaugurazione, dopo i saluti istituzionali e gli interventi dei critici d’arte Gerardo Pecci, Noemi Manna e Antonella Nigro, a tutti i partecipanti è stata consegnata una pergamena di partecipazione da María Teresa Cerón Vélez, addetta Culturale e alla Cooperazione dell’Ambasciata del Messico in Italia. Una menzione speciale è stata riservata all’opera “Re-Evolution” di Pinella Palmisano, che ha ricevuto una scultura in legno rappresentante la Kahlo, sempre realizzata dal maestro Pasquale Ciao.

Pinella Palmisano, "Re-Evolution" (fotografia, cm. 100x55)
Pinella Palmisano, “Re-Evolution” (fotografia, cm. 100×55)

Le iniziative di “Women” non si limitano alla collettiva. Giovedì 17 maggio, alle 20.00, presso la chiesa di San Nicola de Schola Graeca, sarà presentato il libro d’arte “Non prendete il mio corpo” di Angela Panaro. Sabato 19 Maggio, alle 20.30, invece, andrà in scena negli spazi del MOA, la rappresentazione teatrale “Frida – Vissi d’arte, vissi d’amore”, di e con Claudia Balsamo e con accompagnamento musicale di Fede ‘n’ Marlen (Ingresso 12 euro).

ORGANIZZAZIONE

“Women III”, oltre che dal MOA – Museum of Operation Avalanche (Via Sant’Antonio 5 – Eboli), è realizzato in collaborazione con Mo’ Art, Sophis, Monochrome Arts e con il patrocinio del Comune di Eboli e dell’Ambasciata del Messico in Italia.

About Sabrina Colandrea

Giornalista professionista materana, classe 1986, ho vissuto, studiato e lavorato a Pisa, Genova, Torino e Roma. Dal 2013 ho scritto soprattutto di cultura, arte e spettacolo per Mentelocale, La Repubblica Torino, Uncò Mag, Goa Magazine, Il Quotidiano della Basilicata. Ho all’attivo una serie infinita di stage, degni di nota e zuppi di sudore i due mesi a Rainews24 e i tre mesi nell’ufficio stampa e relazioni esterne dell’Università di Torino. Dopo un’esperienza nella redazione del talk show “Avanti il prossimo” su TV2000, ho lavorato come addetta stampa e videomaker freelance per emittenti tv, festival e associazioni culturali. Dal 2019 sono in forze nella redazione della web radio Activa, dedita alla divulgazione tecnologica. Con Canale Arte torno al mio primo amore, la parola scritta.

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