Sabato 18 gennaio 2020 inaugura al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma la personale di Angela Palmarelli dal titolo Geoarcheografie # Narrazioni.

Il progetto espositivo, selezionato dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia quale Evento di alto profilo culturale, è curato da Domenico Iaracà e Francesco Santaniello, in collaborazione con l’Associazione Culturale Cavourart di Terni e con lo stesso Museo.
Con il progetto Geoarcheografie, Angela Palmarelli trascrive in forme plastiche le categorie del tempo. Così facendo, volumi, piani e segni delle sue sculture divengono tracce sedimentate di un discorso estetico atto a veicolare profondi significati etici. Paradigmatica in tal senso l’installazione GAP, realizzata appositamente per l’occasione, nella quale propone una riflessione, culturale e geopolitica, su quanto sta accadendo nel Mediterraneo. In essa lo spettatore-fruitore potrà scegliere se vedere un susseguirsi di orizzonti via via più ristretti, se si guarda da Sud verso Nord, o un
cannocchiale ottico accecato, se si guarda all’opposto da Nord verso Sud.
Il “Mare nostrum” è ed è stato porta e crocevia e sulle sue sponde sono approdate le epoche della nostra civiltà. La porta è un varco, un passaggio, un limite, un confine effettivo o simbolico che sia, segna un punto di partenza o d’arrivo. È uno spazio (de)limitato, emblema di quella condizione di erranza, tanto materiale quanto spirituale, che da sempre contraddistingue l’essere umano. Simbolo del desiderio di superare i limiti (de)finiti per proiettarsi verso un altrove: geografico, temporale, trascendentale.

La mostra Geoarcheografie # Narrazioni propone, inoltre, una serie di sculture inserite nel percorso museale in un discorso visivo articolato come un dialogo a due voci, quella dell’archeologia e quella dell’arte contemporanea, inducendoci a una profonda riflessione sul modo di leggere l’attualità e le varie realtà della vita e dell’Essere. Oggi, come nel passato, il linguaggio polisemico dell’arte, sostanziato dalla materia plasmata e sublimata dall’artista-demiurgo, ci guida attraverso le tappe di un percorso segnato dalla percezione, dalla sensazione e dalla memoria. Sono narrazioni sul tempo e sul sacro che traspaiono, sottotraccia, nei segni geologici impressi sull’argilla, grafemi di un alfabeto primordiale in orizzonti cronologici all’interno dei quali l’Uomo sembra quasi una presenza trascurabile.
“Il mio lavoro – ha dichiarato l’artista – è rivolto alla ricerca di linguaggi remoti, veri e propri codici geologici che interpreto e riproduco in stratigrafie e segni impressi nell’argilla. Modellata in lastre, questa materia, oltre a fornire supporto e superficie, da ai miei segni la possibilità di penetrarvi, conferendo loro una profondità e una casualità che, in altro modo, sarebbe impossibile ottenere. Poi il fuoco fa il resto, con le sue mille possibili varianti e fascinazioni.”
Per richiedere maggiori informazioni o fotografie delle opere: angela.palmarelli@gmail.com

Mostra d’arte contemporanea presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma
Genere: Personale di ANGELA PALMARELLI
Titolo: GEOARCHEOGRAFIE#NARRAZIONI
A cura di: Domenico Iaracà e Francesco Santaniello
Inaugurazione: sabato 18 gennaio 2020 alle ore 17,30. (ingresso gratuito)
Durata: 18 gennaio – 23 febbraio 2020 negli orari di apertura del museo.
Ingresso: compreso nel biglietto d’ingresso del Museo (gratuito la prima domenica di ogni mese)